Tombe minori della Valle dei Re
Circa trenta delle tombe esistenti nella Valle dei Re possono essere considerate minori vuoi per le scarse informazioni reperibili, vuoi perché i diari di scavo relativi alla loro scoperta sono lacunosi, vuoi, ancora, perché molte di tali tombe, note fin dall’antichità, sono state nei millenni depredate e poche o nulle informazioni sono ricavabili sui loro titolari originali[1][2][3].
In alcuni casi, le tombe sono state riutilizzate, in tempi storici, come rifugio di anacoreti o cappelle, o come abitazioni e nascondigli. In altri, si tratta di siti particolarmente piccoli costituiti da un'unica camera o esclusivamente da un pozzo di accesso che non si sviluppa in un complesso funerario (ad esempio WV A).
Sono annoverati tra le tombe minori anche palesi progetti di scavo mai portati a conclusione o fosse predisposte solo come depositi di materiale da utilizzarsi in sepolture in fase di realizzazione (ad esempio KV53) o sfruttate dai ladri come nascondiglio temporaneo di refurtiva.
Pur trattandosi della Valle dei Re, alcune tombe vennero originariamente destinate a personaggi non facenti parte degli entourage reali; in altri casi le sepolture sono intrusive e i corpi contenuti non appartengono ai titolari per cui furono scavate.
Alle tombe della Valle, siano esse quelle considerate principali, o le minori, vennero assegnate sigle alfanumeriche[N 1] a seconda che si trovassero nella valle principale (sigla KV seguita da un progressivo) o nella valle occidentale (sigla WV, ovvero West Valley, seguita da un progressivo). Anche queste ultime, tuttavia, sono ugualmente oggi contrassegnate, più usualmente, con la sigla KV seguita dal progressivo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla n.ro 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.
- ^ Benché considerata “minore”, la KV54 ha una particolare importanza poiché conteneva materiale di imbalsamazione relativo alla KV62 di Tutankhamon
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Nicholas Reeves e Richard Wilkinson, The complete Valley of the Kings, New York, Thames & Hudson, 2000, ISBN 0-500-05080-5.
- Christian Jacq, La Valle dei Re, traduzione di Elena Dal Pra, O. Saggi, n. 553, Milano, Mondadori, 1998, ISBN 88-04-44270-0.
- Alessandro Bongioanni, Luxor e la Valle dei Re, Vercelli, White Star, 2004, ISBN 88-540-0109-0.* Siloitti, Alberto - Guida alla Valle dei Re, ai templi e alle necropoli tebane - White Star
- Alberto Siliotti, La Valle dei Re, Vercelli, White Star, 2004, ISBN 88-540-0121-X.
- Alberto Siliotti, Guida alla Valle dei Re, ai templi e alle necropoli tebane, Vercelli, White Star, 2010, ISBN 978-88-540-1420-6.
- Erik Hornung, La Valle dei Re, traduzione di Umberto Gandini, ET Saggi, n. 1260, Torino, Einaudi, 2004, ISBN 88-06-17076-7.
- Alessandro Roccati, L'area tebana, Quaderni di Egittologia, n. 1, Roma, Aracne, 2005, ISBN 88-7999-611-8.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Theban Mapping Project, su thebanmappingproject.com. URL consultato il 24 febbraio 2006 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2006).