Ernesto Vighi
Ernesto Vighi (San Secondo Parmense, 1º aprile 1894 – Parma, 14 ottobre 1950) è stato uno scultore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato da una famiglia di agricoltori, frequenta l'accademia d'arte Parma grazie ad una borsa di studio diplomandosi nella sezione cultura nel 1912. Ad appena 18 anni collabora con il maestro Ettore Ximenes alla realizzazione del monumento che Parma dedica a Giuseppe Verdi, sua infatti è la statua che rappresenta il Rigoletto, oltre ad essa partecipa alla realizzazione della quadriga che è posta sopra l'arco centrale[1]. Partecipa alla prima guerra mondiale durante la quale con il grado di ufficiale viene ferito e decorato, al termine del conflitto ritorna a San Secondo dove realizza il Monumento ai Caduti inaugurato nel 1923. Nel 1922, frattanto, Vighi si trasferisce a Roma dove viene nominato professore di plastica decorativa nel Regio Istituto Professionale. L'incarico didattico però non gli impedisce di continuare nella sua professione di scultore. Nel 1923 viene eletto nel CDA dell'Associazione Artisti Internazionale, mentre nel 1924 la Commissione giudicatrice per il "Concorso per le Fontane di Roma" gli assegna un premio per una bozzetta pensato per la piazza dei Quirini[2]. Nel 1933 infine diviene assistente di Angelo Zanelli all'Accademia delle Belle Arti di Roma.[1]
Attività artistica
[modifica | modifica wikitesto]Opere
[modifica | modifica wikitesto]Fra le opere principali di Ernesto Vighi si ricordano:
- L'Annunciazione e Santa Chiara nella facciata di Santa Maria degli Angeli ad Assisi
- La Didattica sul frontespizio del Ministero della Pubblica Istruzione a Trastevere
- Un bassorilievo sul monumento ai Caduti di Pontecorvo
- Gli sportelli bronzei istoriati della cappella del Fonte Battesimale della basilica dei santi Pietro e Paolo all'EUR
- La statua del Rigoletto del Monumento (scomparso) dedicato a Verdi a Parma
- Il monumento ai Caduti di San Secondo Parmense[1][2]
Mostre
[modifica | modifica wikitesto]Vighi partecipò inoltre a numerose mostre ed esposizioni:
- II Mostra delle arti decorative svoltasi a Monza nel 1925
- Terza biennale d'Arte di Roma nel 1925, dove espone l'opera "Maternità"
- Giugno 1933, mostra personale al circolo della stampa romana
- Quadriennale d'Arte Nazionale di Roma nel 1939, dove partecipa con l'opera "Afrodite"
Partecipa inoltre ad mostre dell'Arte sacra a Roma e alla Mostra internazionale di Firenze.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Ubaldo Delsante, Articolo su Ernesto Vighi, su rstampa.pubblica.istruzione.it (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ a b c ERNESTO VIGHI, su borgodelpozzo.it. URL consultato il 21 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cavazzini G. San Secondo. Antologia di personaggi 1700-1900, Biografia di Vighi Ernesto, Comune di San Secondo Parmense, 1982