Hamburger
Hamburger | |
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Grigliata di hamburger | |
Origini | |
Altri nomi |
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Luogo d'origine | Germania |
Regione | Amburgo |
Diffusione | mondiale |
Creato da | Otto Kuasw[1] |
Dettagli | |
Categoria | secondo piatto |
Ingredienti principali | carne di bovino |
Varianti | hamburger di bufalo, veggie burger |
L'hamburger (lett. "amburghese", in italiano detto anche svizzera,[2][3] o medaglione,[4]) è una polpetta di carne macinata e pressata, solitamente bovina, cotta prevalentemente su piastra.[5]
Col diffondersi delle catene internazionali di fast food, il termine è passato a identificare anche l'omonimo panino imbottito.[6]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]La parola è frutto di un prestito linguistico fra tedesco e inglese, in tedesco infatti hamburger è il demotico di Amburgo. Le polpette di carne bovina erano probabilmente comuni nella città e nel porto di Amburgo verso l'inizio del XIX secolo dove nel 1891 un cuoco tedesco di nome Otto Kuasw concepì una nuova tecnica di cucinare la salsiccia: Otto aveva deciso di levare la salsiccia dal suo budello per poi appiattirla, cuocerla nel burro e inserire la salsiccia appiattita tra due fette di pane, aggiungendo anche un uovo all'occhio di bue.[1]
La ricetta fu portata a New York dai numerosi tedeschi immigrati negli Stati Uniti a partire dal 1894, la gran parte dei quali partiva dal porto di Amburgo, il maggior porto commerciale della Germania, e si diffuse con il nome di hamburger steak, ossia "bistecca amburghese".[7]
La prima apparizione della ricetta[8] in un menu americano viene fatta risalire al 1836, anche se il primo uso documentato del termine Hamburg steak risale al 1884. L'uso della variante hamburger appare per la prima volta nel 1889 su Walla Walla, quotidiano di Washington. Nel 1902 si ha traccia di una descrizione della Hamburg steak simile alla moderna concezione dell'hamburger. L'etimologia della parola italiana "svizzera", con il significato di polpetta di carne macinata e pressata, è probabilmente parallela a quella della parola inglese hamburger, anche in questo caso sta a indicare la provenienza della ricetta dall'area germanica nord-europea.
Diffusione mondiale
[modifica | modifica wikitesto]L'hamburger dagli Stati Uniti d'America si è diffuso in tutto il mondo tramite le multinazionali statunitensi ed europee di ristorazione veloce, ovvero fast food, divenendo anche simbolo dello stile di vita frenetico e consumistico della società moderna.[9] L'hamburger è stato copiato da diverse società alimentari sparse per il mondo, il che ne ha ampliato la conoscenza. La popolarità e la diffusione dell'hamburger hanno raggiunto livelli paragonabili a quelli della pizza.[10]
Il 27 novembre 2006 la catena di fast food McDonald's brevetta i propri hamburger, in modo da uniformare il processo di realizzazione dei panini in ogni ristorante della catena e rendere il procedimento esclusivo per i suoi prodotti.[11][12]
Casi d'intossicazione
[modifica | modifica wikitesto]Il 22 settembre 2007 a Saint Cloud, nel Minnesota, dopo aver mangiato un hamburger poco cotto Stephanie Smith rimase intossicata da Escherichia coli O157: H7, da cui conseguirono gravi patologie e un persistente stato di coma. Ne uscì paralizzata dall'addome ai piedi.[13][14][15] Per il caso sono state incriminate una società e due dipendenti a causa della contaminazione dei prodotti in un impianto del Nebraska, nel 2009,[16] ed è stata introdotta la disinfezione della magra di manzo finemente strutturata con ammoniaca[17] e una cottura più calda e prolungata degli hamburger.[18] L'infezione da escherichia coli in seguito all'ingestione di hamburger tossici[19] viene descritta nel libro Sindrome fatale di Robin Cook[20] e ha colpito circa 40 000 statunitensi.[21][22]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Hamburgers in History (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2011)., BBC, h2g2. Meet and fish. 16th May 2003.
- ^ Svizzera, su grandidizionari.it. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato il 12 maggio 2016).
- ^ Svizzera, su dizionari.repubblica.it. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato il 1º giugno 2016).
- ^ Medaglione, su dizionari.repubblica.it. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato il 1º giugno 2016).
- ^ Preparare gli hamburger (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2012)., Corriere della Sera, Cucina.
- ^ Hamburger - Radio2, su rai.it, 27 febbraio 2013. URL consultato il 9 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2013).
- ^ L'hamburger, su ricetteecooking.com, 7 aprile 2010. URL consultato il 9 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2010).
- ^ La ricetta per l’hamburger perfetto, su cosefatteincasa.it, 1º febbraio 2014. URL consultato il 9 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2014).
- ^ Consumi alimentari: Aumenta la carne nei piatti degli italiani, su newsfood.com, 23 giugno 2010. URL consultato l'11 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2010).
- ^ Menu: hamburger, su santavacca.com. URL consultato l'11 marzo 2018 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2012).
- ^ McDonald's brevetta gli hamburger, su corriere.it, Corriere della sera. Economia, 27 novembre 2006. URL consultato il 1º ottobre 2013 (archiviato l'8 maggio 2012).
- ^ (EN) How to Make Sure the Ground Beef You Serve Is Safe (PDF), su dels.nas.edu, 24 marzo 2011. URL consultato il 9 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2014).
- ^ Stephanie, la ventiduenne paralizzata da un hamburger, in Corriere della Sera, 5 ottobre 2009. URL consultato il 9 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2012).
- ^ (EN) The Burger That Shattered Her Life, in New York Times, 3 ottobre 2009. URL consultato il 9 maggio 2020 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2017).
- ^ (EN) Real Life Impacts: The Story of Stephanie Smith, su about-ecoli.com. URL consultato il 9 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2014).
- ^ (EN) U.S. Indicts Producer of Contaminated Beef, in New York Times, 17 dicembre 1998. URL consultato il 9 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2017).
- ^ Scandalo hamburger negli Usa, il 70% è ottenuto da scarti macellazione. Pink slime lavata con ammoniaca, su sivempveneto.it, 30 aprile 2012. URL consultato l'11 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2013).
- ^ Dal sushi al carpaccio: i pericoli che si annidano nel piatto, in Corriere della Sera, 14 ottobre 2009. URL consultato il 9 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2012).
- ^ (EN) Toxic Hamburgers, in New York Times, 10 ottobre 2009. URL consultato il 9 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2017).
- ^ Robin Cook, Sindrome fatale, Sperling Paperback, 2001.
- ^ (EN) Ban on E. Coli in Ground Beef Is to Extend to 6 More Strains, in New York Times, 13 settembre 2011. URL consultato il 9 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2019).
- ^ (EN) Emily Green, The Bug That Ate The Burger, in Los Angeles Times, 6 giugno 2001. URL consultato il 9 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Il Libro di cucina di Wikibooks contiene ricette relative a questo argomento
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «hamburger»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'hamburger
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- hamburger, su Vocabolario Treccani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- hamburger, su sapere.it, De Agostini.