Cleanin' Out My Closet
Cleanin' Out My Closet singolo discografico | |
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Screenshot tratto dal video del brano | |
Artista | Eminem |
Pubblicazione | 29 luglio 2002 |
Durata | 4:57 |
Album di provenienza | The Eminem Show |
Genere | Hardcore hip hop Rap rock |
Etichetta | Shady, Aftermath, Interscope |
Produttore | Eminem, Jeff Bass |
Formati | CD, download digitale |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Brasile[1] (vendite: 20 000+) Belgio[2] (vendite: 25 000+) Danimarca[3] (vendite: 45 000+) Svezia[4] (vendite: 15 000+) |
Dischi di platino | Australia (2)[5] (vendite: 140 000+) Nuova Zelanda[6] (vendite: 10 000+) Regno Unito[7] (vendite: 600 000+) Stati Uniti (3)[8] (vendite: 3 000 000+) |
Eminem - cronologia | |
Cleanin' Out My Closet è un singolo del rapper Eminem, pubblicato il 29 luglio 2002 come secondo estratto dal quarto album in studio The Eminem Show.
Il brano fa anche parte del greatest hits del rapper, Curtain Call (2005). Un'altra versione del brano contiene un campionamento dei Blondie, quello di "Atomic". Questo è uno dei brani più significativi per il rapper di Detroit.
Il 28 febbraio 2018, la RIAA lo certifica singolo di multiplatino, avendo venduto oltre due milioni di copie nel mercato statunitense.[9]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il brano, a differenza del precedente singolo dell'album Without Me, non è a sfondo umoristico, poiché il titolo della canzone, che in italiano diverrebbe "Pulizie nel mio armadio", lascia immediatamente capire l'intenzione di Eminem: sbarazzarsi dei suoi "scheletri nell'armadio" e cioè portare la verità alla luce elencando le esperienze familiari, dall'abbandono da parte del padre quando era ancora in fasce (lasciando trasparire in lui un dubbio, la sofferenza che gli ha arrecato l'abbandono, come dice nella canzone, " I wonder if he even kissed me goodbye", e cioè " mi chiedo se mi abbia dato il bacio d'addio", sentimento d'abbandono che reprime subito dopo attraverso la rabbia dicendo "No I don't, on second thought I just fucking wished he would die", " Anzi no, non me lo chiedo, pensandoci bene desideravo solo che morisse"), alla continua assunzione di droghe della madre a partire da quando Marshall era solo un ragazzino, che però tiene a precisare " Non avrei mai insultato mia madre solo per avere maggiore fama", ma in questa canzone ha però deciso di liberarsi. Alla fine dell'ultima strofa della canzone Eminem rivela un ulteriore dolore inflittogli dalla madre; alla morte di Ronnie, lo zio che per Marshall era in realtà come un fratello al quale era molto legato data la poca differenza di età, la madre lascia in lui un altro doloroso ricordo che Eminem esprime con le parole " Remember when Ronnie died and you said you wished it was me? Well guess what, I am dead, dead to you as can be", "Ricordi quando Ronnie morì e tu dicesti che avresti voluto che fossi stato io al suo posto? Indovina un po', io sono più morto che mai per te".
Note di produzione
[modifica | modifica wikitesto]La musica è di Eminem e Jeff Bass, mentre il testo è stato scritto solo da Eminem. Il brano inizia con un sintetizzatore ed il beat è prodotto da una batteria elettronica, tipica nella musica rap. Ad accompagnare la batteria, vi sono un basso e chitarra elettrica. Entrambi gli strumenti, sono suonati in modo grave. Nel ritornello si aggiunge anche un'arpa. Il brano è considerato uno dei più drammatici e cupi della discografia di Eminem.
Video musicale
[modifica | modifica wikitesto]Nel video si vedono un Marshall Mathers ragazzino, già allora in difficili rapporti con la madre, e suo padre (che però non ha mai conosciuto). Alla fine il giovane Mathers scava una fossa, in cui possa seppellire la madre.
I volti dei due genitori non si vedranno mai nel corso del video, a sottolineare la loro indifferenza nei confronti di Marshall e la loro assenza nella sua vita.
Parodie
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2003 il duo comico australiano Scared Weird Little Guys ha rappato il brano folk "Waltzing Matilda" e l’ha trasformato in "Cleanin' Out My Tuckerbag", che parodia sia "Lose Yourself" che "Cleanin' Out My Closet". Tuttavia i due comici non intendevano prendere in giro Eminem, quanto piuttosto le due canzoni[senza fonte].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (PT) Eminem – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 17 giugno 2024.
- ^ (NL) GOUD EN PLATINA - singles 2002, su Ultratop. URL consultato il 29 maggio 2021.
- ^ (DA) Cleanin' Out My Closet, su IFPI Danmark. URL consultato l'11 agosto 2020.
- ^ (SV) Eminem – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 29 maggio 2021.
- ^ Welcome to Aria, su aria.com.au.
- ^ RIANZ: recording industry association of new zealand, su rianz.org.nz. URL consultato il 25 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2010).
- ^ (EN) Cleanin' Out My Closet, su British Phonographic Industry. URL consultato il 10 ottobre 2022.
- ^ (EN) Eminem - Cleanin' Out My Closet – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato l'8 marzo 2022.
- ^ (EN) Gold & Platinum, riaa.com.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Eminem - Cleanin' Out My Closet (Official Music Video), su YouTube, 16 giugno 2009.
- (EN) Cleanin' Out My Closet, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Cleanin' Out My Closet, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Singoli hardcore hip hop
- Singoli di Eminem
- Singoli del 2002
- Singoli rap rock
- Singoli certificati disco d'oro in Brasile
- Singoli certificati disco d'oro in Belgio
- Singoli certificati disco d'oro in Danimarca
- Singoli certificati disco d'oro in Svezia
- Singoli certificati due volte disco di platino in Australia
- Singoli certificati disco di platino in Nuova Zelanda
- Singoli certificati disco di platino nel Regno Unito
- Singoli certificati tre volte disco di platino negli Stati Uniti d'America
- Brani musicali sul maltrattamento dei minori