Damiq-ilishu
Damiq-Ilishu | |
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Tavoletta cuneiforme con indicazione del nome e della durata del regno di Damiq-Ilishu CBS 19797, published as Hilprecht’s BE 20 no. 47 (1906). Fonte | |
15 ° Re di Isin (I dinastia di Isin) | |
In carica | ca 1816 a.C. – 1794 a.C. |
Predecessore | Suen-magir |
Successore | Rim-Sîn I |
Damiq-Ilishu (... – Isin, 1794 a.C.) è stato un sovrano amorreo del periodo pre-babilonese[1].
Damiq-Ilishu, scritto in cuneiforme d da-mi-iq ì -li- šu, ha regnato, secondo la cronologia media, dal 1816 ca. al 1794 a.C. fu il quindicesimo ed ultimo re della Prima dinastia di Isin. Egli succedette al padre Sin-magir e regnò per 23 anni[2]. In alcuni reperti archeologici, il suo regno sembrerebbe essere stato di minore durata, ma è probabile che le liste esaminate fossero in corso di stesura, durante il suo regno. Il suo declino iniziò con le sconfitte che subì, prima da Sin-muballit di Babilonia (vissuto dal 1812 ca. al 1793 a. C.), poi da Rim-Sin di Larsa, (vissuto dal 1822 ca. al 1763 a.C.)[3].
Cronaca del regno
[modifica | modifica wikitesto]Alcune notizie riferite a questo monarca, sono state estrapolate da alcune iscrizioni cuneiformi, rinvenute su tavolette e cilindri di argilla. In particolare, ci è pervenuta una descrizione allegorica che lo descrive come il "contadino che accumula i prodotti (della terra) nei granai".
Nel sesto anno del suo regno fu scavato un grande canale di irrigazione, chiamato "il canale dell'abbondanza reale di Damiq-ilishu".
Nel nono anno fu costruito per dio Utu, un tempio per la sua venerazione, chiamato "E-diku-kalamma / Casa giudice della terra". Nel quattordicesimo anno fu costruita la grande muraglia della città di Isin, chiamata "Damiq-ilishu-hegal-migir-Ninurta / Damiq-ilishu, il favorito di Ninurta, dona abbondanza".
Altre iscrizioni ricordano la costruzione di numerosi templi[4]
Gli eventi politici ci sono stati tramandati soprattutto attraverso le iscrizioni cuneiformi riferire a RIM-Sin I, re di Larsa[5].
Nel 1813 a.C., Damiq-Ilishu, prende il controllo della città santa di Nippur, tenendola fino al 1801 a.C., anno in cui, fu riconquistata dal re di Larsa.
A causa del progressivo aumento del potere di quest'ultimo, si formò una coalizione delle città della Bassa Mesopotamia e gli eserciti di Uruk, Babilonia, Sutum, Rapiqum, Irdanene e dello stesso Damiq-Ilishu di Isin, gli mossero guerra, ma furono battuti (1808 a.C.)[3].
Nel 1796 a.C. il re di Babilonia, Sin-Muballit, mise al sacco la città di Isin[3].
Tra il 1797 e il 1792 il territorio di Isin fu più volte devastato dall'esercito di Larsa ed il potere di Damiq-Ilishu, ne uscì seriamente indebolito[3].
Dopo queste rovinose sconfitte il suo regno terminò, e, con esso, anche la prima dinastia di Isin.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ L'indicazione degli anni è redatta secondo la cronologia media
- ^ Cuneiform Digital Library Initiative (cdli), Damiq-ilishu Università di Oxford - Oxford, 2008 . Fonte
- ^ a b c d M. Fitzgerald, The Rulers of Larsa, pp. 139–144. Yale University Dissertation. Yale 2002 . Fonte Archiviato il 21 ottobre 2012 in Internet Archive.
- ^ John Frederick Lewis, The John Frederick Lewis Collection of Cuneiform Tablets, First Dynasty of Isin, Damiqilishu . Fonte
- ^ M. Fitzgerald, op cit., pag. 140.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- M. Fitzgerald, The Rulers of Larsa, pp. 139–144. Yale University Dissertation. Yale 2002
- Cuneiform Digital Library Initiative, Damiq-ilishu Università di Oxford - Oxford, 2008
- Douglas Frayne, Old Babylonian Period (2003-1595 BC). University of Toronto Press, 01/gen/1990
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- C.d.l.i., su cdli.ox.ac.uk.
- La John Frederick Lewis Raccolta di Tavolette cuneiforme, su notsincenineveh.wordpress.com.