Utente:Gehadad
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Ho iniziato a contribuire a Teknopedia (en) il giorno 1 Novembre 2008. Non avendo molto tempo a disposizione, generalmente mi limito (oltreché alla consultazione) a miglioramenti stilistici, correzioni grammaticali ed inserimento di fonti. Ho creato qualche pagina (poche in verità); mi piace inoltre aggiungere fotografie di mia realizzazione dove queste possano rendere le pagine più suggestive.
Gli utenti che ignorano sistematicamente i messaggi che altri utenti lasciano nella loro pagina di discussione sono detti "utenti write-only" ("solo scrittura"). Tale comportamento è considerato problematico, in quanto manifesta una scarsa attitudine alla collaborazione, elemento essenziale per il funzionamento di un progetto wiki. Non è obbligatorio rispondere ma in caso di comportamenti contrari alle linee guida, come tutti gli atteggiamenti problematici, sarà considerato un'aggravante e potrebbe contribuire in modo rilevante al blocco dell'utenza, in quanto viola il quarto pilastro. (Citazione da questa pagina)
Consapevole di ciò - e anche per buona educazione - risponderò a tutti gli utenti registrati che lasceranno un messaggio, sempreché non diventino troppi (a mio giudizio) e siano in buona fede (si capisce facilmente se lo sono o no...).
p.s.: Anche voi avete incontrato almeno una volta un "write-only", vero? Di solito sono quelli che poi si lagnano per il mancato rispetto della Wikiquette nei loro confronti...
Wikipausa...perché?
[modifica | modifica wikitesto]Quando si scrive su Teknopedia. i minuti passano veloci e le ore volano senza che nemmeno ce ne accorgiamo. Dato che non voglio sacrificare la mia vita su un altare costituito da uno schermo ed una tastiera, preferisco pormi dei limiti prima che sia troppo tardi.
Come tanti, ho ingenuamente creduto che Teknopedia fosse semplicemente “L’enciclopedia libera”. È vero che al termine “libero” ed al concetto di “libertà” si possono dare diversi significati; avviene però – tanto per fare un esempio – che alcune fonti (chiamiamole A) siano a priori ritenute attendibili mentre altre (chiamiamole B) vengono svalutate come diffusori di “disinformazione” (a detta di A) e di conseguenza ogni affermazione fondata su B viene censurata. Poco importa che A possa essere un quotidiano proprietà di imprenditori, orientati (come tutti) a non compromettere i propri interessi, personali o politici. Se si affrontano temi, diciamo così, “controversi”, non c’è spazio per chi riporta fatti alieni al messaggio di A; i disinteressati difensori dell’enciclopedicità si muovono in gruppo, assieme magari a qualche alias (per chi ama gli anglicismi: i sockpuppets) e fanno a pezzi il malcapitato. Così vanno le cose, oggi, su it.Teknopedia.
Un wikipediano solitario ha vita dura. In situazioni come quella appena descritta, si esprime al massimo il disagio di chi ha sempre operato con il proprio unico nome utente, da individuo che non cerca appoggi né si presta a scambi di favori. In altri termini, l’approccio ideale per rimanere ai livelli più bassi dell’utenza – su it.Teknopedia, beninteso. Questa, comunque, è una mia scelta, libera e consapevole.
Ho cominciato anni fa a contribuire, spinto dal desiderio di migliorare (bando alla modestia) il progetto; oggi ci sarebbe ancora più bisogno di lavoro, perché it.Teknopedia sta decadendo in modo rapido e, credo, irreversibile. Contenuti e linguaggio subiscono un degrado evidente. Personalmente faccio le mie ricerche su altri progetti (soprattutto quello in tedesco, rigoroso e ottimo specialmente per le trame cinematografiche, poi quello in inglese, padre di tutti, poi altri), da sempre superiori; non tutti però possono permetterselo ed è giusto che esista anche it.Teknopedia. Quando però il tentativo di sostituire un termine inglese inutile ed usato a sproposito viene cassato con affermazioni come “Non siamo all’Accademia della Crusca”, cadono le braccia e ci si chiede perché perdere altro tempo. Credo che avrei potuto vivere anche se Teknopedia non fosse mai nata; sicuramente posso fare a meno di it.Teknopedia, di oscurantisti più o meno in buona fede e di operatori della tastiera che, anziché diffondere cultura, demoliscono le basi della lingua italiana. È facile distorcere le generiche regole di Teknopedia per imporre un unica linea di pensiero fondata su interessi di parte, come è pure facile tacciare di pedanteria chi si ostina a non utilizzare un italiano cialtrone che disonora l’idea stessa di enciclopedia. A mio parere, Teknopedia non può essere un mero magazzino di informazioni (alcune della quali “certificate” da fonti la cui attendibilità è risibile), ma deve servire ad innalzare il livello culturale degli utilizzatori sotto tutti i punti di vista. O no?
Un’ultima osservazione: mi spiace che in Teknopedia sia permesso intervenire da IP, cioè senza registrarsi come utenti, sia sulle voci sia nelle discussioni. Questa forma di “libertà” è in assoluto contrasto con il “rigore” riservato, appunto, agli utenti, che possono venire bloccati in modo efficace. Il blocco di un IP ha invece l’effetto di impedire l’accesso ad altri utenti innocenti ai quali lo stesso IP sia assegnato ad un successivo collegamento. A mio avviso, però, è grave soprattutto il fatto che con un @ip non è possibile dialogare: non ha una pagina di discussione e se si risponde alle sue corbellerie sulla pagina di discussione della voce sulla quale le ha scritte si rischia di essere redarguiti… o peggio. @ip, nel frattempo, la fa franca. Nessuno ci chiede il passaporto per creare un’utenza; l'operazione richiede solo pochi minuti; perché qualcuno preferisce continuare a giocare con carte truccate? Perché glielo si permette?
Spero che qualcosa o qualcuno mi convincano che mi sto sbagliando; spero di vedere rinascere il progetto; spero...