Jimena Sánchez di Navarra

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Jimena Sánchez
Regina consorte di León
Stemma
Stemma
In carica1034 –
4 settembre 1037
PredecessoreElvira
SuccessoreFerdinando di Castiglia
Luogo di sepolturaBasilica di San Isidoro a León
PadreSancho III Garcés
MadreMunia di Castiglia
ConsorteBermudo III
FigliAlfonso

Jimena Sánchez di Navarra (10201062) fu una principessa di Navarra e regina consorte di León e di Castiglia.

Jimena, secondo studi recenti, come riporta il Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia, era figlia del re di Pamplona, conte d'Aragona, conte di Sobrarbe e Ribagorza, conte di Castiglia, Sancho III Garcés il Grande e della contessa indipendente di Castiglia, Munia[1], che secondo la Chronica latina regum Castellae[2], era figlia del conte indipendente di Castiglia, conte di Burgos, di Lantarón, di Cerezo e di Álava, Sancho Garcés[3] e di Urraca Gomez[4][5].
Sancho III Garcés, secondo lo storico basco Jean de Jaurgain, come riporta nel suo La Vasconie, era figlio del re di Pamplona García II Sánchez e di Jimena Fernández[6], figlia del conte Fernando Vermúndez (discendente del re delle Asturie Ordoño I) e della moglie Elvira[7]; la discendenza da Fernando Vermúndez viene confermata dal documento n° V del Cartulario del Monasterio de Eslonza, Parte 1, inerente una donazione del suo pronipote, Alfonso VI[8].

Suo padre, Sancho III, nel 1034 aveva occupato Astorga e León, capitale del regno di León, costringendo il re di León, Bermudo III a rifugiarsi in Galizia. Sancho III governò quindi anche il regno di León, per grazia di Dio[9], riunendo la quasi totalità della cristianità in un unico stato che si estendeva, a nord del fiume Duero, dalla Galizia alla contea di Barcellona e comprendeva: il regno di Navarra, la contea di Aragona, le contee di Sobrarbe e Ribagorza, la contea di Castiglia e il regno di León, per cui si fece chiamare Imperator Totus Hispaniae, come riporta La web de las biografias[10] e con questo titolo batté moneta.

Regno di León
León

Garcia I
Ordoño II
Fruela II
Figli
Alfonso IV
Figli
Ramiro II
Ordoño III
Figli
Sancho I
Figli
Ordoño IV
Ramiro III
Figli
  • Ordono
Bermudo II
Figli
Alfonso V
Figli
Bermudo III
Sancha I con Ferdinando I
Figli
Alfonso VI (deposto, nel 1072, per pochi mesi, da Sancho II)
Figli
Urraca I
Figli
Alfonso VII
Ferdinando II
Figli
Alfonso IX
Figli
Sancha II e Dolce I
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In quello stesso anno Sancho e Bermudo si rappacificarono e Jimena, figlia dello stesso Imperator Totus Hispaniae, venne data in sposa nel 1034 al re di Castiglia e León Bermudo III, come riportano sia Jaime de Salazar Acha[11] che Memorias de las reynas catholicas[12].
Il matrimonio viene confermato dal documento n° LXXIX della Apéndice del Tomo II de la Historia de la Santa A. M. Iglesia de Santiago de Compostela (Scemena Regina, Urraca regina, Veremudus rex)[13], che sostengono anche che Bermudo III ebbe un'unica moglie: Jimena Sánchez di Navarra[11][12], anche giustificato dal fatto che Bermudo III aveva circa 16 anni (nel gennaio del 1036, secondo la Historia del Real Monasterio de Sahagún Bermudo aveva 18 anni[14]).
Nei due anni seguenti Jimena e Bermudo fecero alcune donazioni[11].

Solo dopo la morte di suo padre, Sancho III, avvenuta nel 1035, suo marito, Bermudo III, poté recuperare i suoi territori, ma si dovette scontrare con il cognato, il conte Ferdinando I di Castiglia, fratello di sua moglie Jimena e marito di sua sorella, Sancha, che reclamava la successione sul León e nel 1037 Ferdinando invase il Leon; Bermudo morì in questo stesso anno, (1037), nella battaglia di Tamarón, dove le truppe di Ferdinando ebbero la meglio su quelle di Bermudo, come riporta la Historia silense[15], come riporta anche il documento n° XCII, datato 1055, della Apéndice del Tomo II de la Historia de la Santa A. M. Iglesia de Santiago de Compostela[16], dopo aver regnato 9 anni, come riporta il Chronicon Compostellani[17].

Rimasta vedova ed essendo morto prematuramente l'unico figlio, si fece suora a Vega, essendo citata, in un documento datato 1062 come Regina Xemena tenente del monasterio de Veiga[11].

Non si conosce l'anno esatto della sua morte.
Dopo la sua morte, il corpo della regina Jimena fu sepolto nel pantheon dei re della Basilica di San Isidoro a León. Sul coperchio della tomba che conteneva le spoglie mortali della regina, appariva l'effigie giacente della sovrana, vestita con un manto reale e incoronata, e recante una croce nella mano sinistra e uno scettro sormontato da un giglio. alla sua destra. Aveva un'iscrizione latina in cui era scritto:

«H.R. DOMNA XEMENA,UXOR REGIS VEREMUNDI JUNIORIS.FILIA SANCTII COMITIS[18]»

Jimena a Bermudo diede un solo figlio[12]:

  • Alfonso di León, nato e morto in fasce[12].
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Sancho II Garcés di Navarra García I Sánchez di Navarra  
 
Andregoto Galíndez  
García II Sánchez di Navarra  
Urraca di Castiglia Ferdinando Gonzales  
 
Sancha Sánchez di Navarra  
Sancho III Garcés di Navarra  
Fernando Bermúdez  
 
 
Jimena Fernández  
Elvira  
 
 
Jimena Sánchez di Navarra  
García Fernández Ferdinando Gonzales  
 
Sancha Sánchez di Navarra  
Sancho Garcés  
Ava di Ribagorza Raimondo II di Ribagorza  
 
Garsenda di Fezensac  
Munia di Castiglia  
Gomez Diaz  
 
 
Urraca Gomez  
Muniadomna Fernandez di Castiglia  
 
 
 
  1. ^ (ES) #ES Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia - Jimena Sánchez
  2. ^ La Chronica latina regum Castellae è la storia, scritta in latino, durante il regno di Ferdinando III di Castiglia (1199-1252), verso la metà del secolo XIII (dal vescovo di Osma e poi anche di Burgos, Juan de Soria, cancelliere di Ferdinando III dal 1217 al 1239) dei regnanti castigliani dal 970, morte del conte Fernan Gonzales, al 1236, conquista di Cordova.
  3. ^ (ES) #ES Crónica latina de los reyes de Castilla
  4. ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy : CONDES de CASTILLA 932-1035 - SANCHO García de Castilla
  5. ^ (EN) ES Genealogy : Iberia 7 - King Sancho III "the Great"
  6. ^ (FR) #ES La Vasconie, pag. 207
  7. ^ (ES) #ES Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia - García II Sánchez
  8. ^ (LA) #ES Cartulario del Monasterio de Eslonza, Parte 1, doc. n° V, pagg. 8 - 10
  9. ^ Rafael Altamira, "Il califfato occidentale", in "Storia del mondo medievale", vol. II, 1999, pag. 498
  10. ^ (ES) La web de las biografias - Sancho Garcés III, Rey de Navarra (circa 988-1035).
  11. ^ a b c d (ES) #ES UNA HIJA DESCONOCIDA DE SANCHO EL MAYOR REINA DE LEON, pagg. 183 e 184
  12. ^ a b c d (ES) #ES Memorias de las reynas catholicas, dona Gimena, pagg. 138 - 140
  13. ^ (LA) #ES Historia de la Santa A. M. Iglesia de Santiago de Compostela, Tomo II, Apéndice, doc. LXXXVI, pagg. 219 e 220 (781 e 782)
  14. ^ (LA) #ES Historia del Real Monasterio de Sahagún, Lib. II, Cup. II, pag. 56
  15. ^ (LA) #ES Historia silense, pagg. 66 e 67)
  16. ^ (ES) #ES Historia de la Santa A. M. Iglesia de Santiago de Compostela, Tomo II, Apéndice, doc. XCII, pagg. 225 - 227 (787 - 789)
  17. ^ (LA) #ES España sagrada. Volumen 23, Chronicon Compostellani, pag. 326
  18. ^ (ES) #ES UNA HIJA DESCONOCIDA DE SANCHO EL MAYOR REINA DE LEON, pag. 185

Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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