Raimondo Garcés di Navarra

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Raimondo Garcés di Navarra (dopo il 1039 – Saragozza, dopo il 1079) fu un principe reale di Navarra e signore di Murillo e Cameros, una comarca della Rioja.

Regno di Navarra
Jiménez

Sancho I
Figli
Jimeno II
Figli
  • García
  • Sancho
  • Dadildis
  • Munia
  • García, figlio naturale
García I
Sancho II
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García II
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Sancho III
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García III
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  • Ramón, figlio naturale
  • Urraca, figlia naturale

Sancho V

Pietro I

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  • Pietro
  • Isabella

Alfonso I

García IV

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Sancho VI

Figli

Sancho VII

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Come conferma il documento n° 9 della Collecion diplomatica del Monastero di Santa Maria la Real de Nájera era figlio del re di Pamplona García III Sánchez e di Stefania di Foix[1], figlia del conte di Carcassonne e di Couserans, primo conte di Foix[2] e poi conte di Bigorre, Bernardo Ruggero, come ci viene confermato dal documento n° XXXVII dei Documents de la Histoire du Comté et de la Vicomté de Carcassonne[3], e della contessa di Bigorre, Garsenda, come ci viene confermato dal documento n° XXXVIII dei Documents de la Histoire du Comté et de la Vicomté de Carcassonne[4].
García III, secondo gli Annales Toledanos, era il figlio primogenito del re di Pamplona, conte d'Aragona, conte di Sobrarbe e Ribagorza, conte di Castiglia, Sancho III Garcés il Grande e della contessa indipendente di Castiglia, Munia[5], che secondo la Chronica latina regum Castellae[6], era figlia del conte indipendente di Castiglia, conte di Burgos, di Lantarón, di Cerezo e di Álava, Sancho Garcés[7] e di Urraca Gomez[8][9].

Nel 1054, suo padre, Garcia III invase la Castiglia[10], ma fu sconfitto in battaglia ad Atapuerca, morendo di fronte al fratello, Ferdinando il 1º settembre 1054[11]. Secondo la Historia Silense[12] e il Chronicon regum Legionensium[13] Garcia fu ucciso in battaglia dal fratello, Ferdinando, che occupò il regno di Pamplona[14]; anche il Chronicon Burgense riporta che Garcia fu ucciso dal fratello (occisus est Garsea rei à fratre suo Ferdinando in Ataporca)[15].
Secondo il codice di Roda[16] e la Cronaca piniatense[17], suo fratello il primogenito, Sancho, succedette a Garcia III[18][19], come Sancho IV.
Secondo il The Kingdom of León-Castilla under King Alfonso VI, Ferdinando I non volle annettersi la Navarra, si accontentò di riannettersi la Bureba e parte della Rioja, portando il confine orientale della Castiglia al fiume Ebro[20], e, nel 1055, Sancho IV fece una donazione (restituzione di terreni sottratti al monastero dal padre) al monastero di San Millán de la Cogolla, in cui viene citato Raimondo[21].
Nel 1058, Raimondo viene citato nel documento n° 41 del Cartulario de Albelda[22].
Nel 1065, Raimondo viene citato nel documento n° 349 del Cartulario de San Millán de la Cogolla I[23].

Nel 1066, morì la madre, Stefania, che in quello stesso anno lasciò un testamento datato giugno[24][25], in cui Raimondo viene ricordato, come riportato il cartulario del Monastero di Santa Maria la Real de Nájera[26] e la Collecion diplomatica del del Monastero di Santa Maria la Real de Nájera[27].

Tra il 1070 ed il 1075, Raimondo viene citato in diversi documenti, tra cui, tre del Cartulario de San Millán de la Cogolla I:

  • il n° 377, anno 1070[28]
  • il n° 391, anno 1071[29]
  • il n° 425, anno 1075[30]

e tre del Cartulario de Albelda:

  • il n° 56, anno 1071[31]
  • il n° 58, anno 1073[32]
  • il n° 61, anno 1075[33].
Il Regno di Pamplona dopo la morte di Sancho IV Garcés di Navarra, el de Peñalén, nel 1076.
Viola la zona occupata da Alfonso VI di Castiglia
Ocra la zona occupata da Sancho Ramírez
Verde il Regno di Pamplona, tenuto dal monarca aragonese vassallo della Castiglia

Con la complicita della sorella Ermessinda, organizzò il 4 giugno 1076 a Peñalén una congiura ai danni del fratello maggiore Sancho IV Re di Pamplona, come riportano il Códice de Roda[18] e la Crónica de San Juan de la Peña[19]; anche il Chronicon Burgense riporta che Sancho fu ucciso a Peñalén (occisus fuit Sancius Rex Garsea in Pennalem)[15]
Secondo il The Kingdom of León-Castilla under King Alfonso VI, durante una partita di caccia fu fatto precipitare da una roccia dal fratello Raimondo, che da quel giorno fu soprannominato il Fratricida, aiutato dalla sorella Ermessinda[34].
Essendo l'erede maschio di Sancho IV un bimbo, il regno di Navarra venne invaso dai suoi cugini, Alfonso VI di Castiglia e da Sancho Ramírez di Aragona:

  • Alfonso VI, succeduto, nel 1072 al fratello, Sancho il Forte, sul trono di Castiglia, che portò a termine l'occupazione della Rioja, rientrando quindi in possesso dei territori ceduti dal padre Ferdinando I al fratello e re di Navarra, García Sánchez III, come conferma il documento n° 1 del cartulario del monastero di San Millán de la Cogolla[35]
  • Sancho Ramírez, re d'Aragona, che occupò la Navarra e si fece proclamare re di Navarra assumendo il nome di Sancho V di Navarra, come riporta la Cronaca piniatense[19].

Raimondo compare per l'ultima volta in un documento, il n° 26 del cartulario del monastero di San Millán de la Cogolla II, datato 1079, inerente una sua donazione[36].
Dopo il 1079 Raimondo andò in esilio a Saragozza presso al-Muqtadir, dove morì[37][38].

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
García II Sánchez, re di Pamplona Sancho II Garcés, re di Pamplona  
 
Urraca Fernández di Castiglia  
Sancho III Garcés, re di Pamplona  
Jimena Fernández Fernando Vermúndez, conte di Cea  
 
Elvira Díaz  
García III Sánchez, re di Pamplona  
Sancho Garcés, conte di Castiglia García Fernández, conte di Castiglia  
 
Ava di Ribagorza  
Munia, contessa di Castiglia  
Urraca Gómez Gómez Díaz, conte di Saldaña  
 
Muniadomna Fernández di Castiglia  
Raimondo Garcés, signore di Murillo e Cameros  
Ruggero I, conte di Carcassonne Arnoldo I, conte di Comminges  
 
Arsinde, contessa di Carcassonne  
Bernardo Ruggero, conte di Foix  
Adelaide di Melgueil Bernardo, conte di Melgueil  
 
Sénégonde/Adelaide di Rouergue  
Stefania di Foix  
Garcia Arnaldo, conte di Bigorre Arnaldo di Bigorre  
 
 
Garsenda, contessa di Bigorre  
Ricarda de Astarac Guglielmo, conte di Astarac  
 
 
 
  1. ^ (LA) #ES Collecion diplomatica del del Monastero di Santa Maria la Real de Nájera, doc. 9, pagg. 15 - 17
  2. ^ (FR) #ES Histoire de Béarn, par. X, pag. 709
  3. ^ (FR) Histoire du Comté et de la Vicomté de Carcassonne, doc. XXXVII, pagg. 46 - 48
  4. ^ (FR) Histoire du Comté et de la Vicomté de Carcassonne, doc. XXXVIII, pagg. 48 e 49
  5. ^ (LA) #ES España sagrada. 23, Annales Toledanos, pagg. 383 e 384
  6. ^ La Chronica latina regum Castellae è la storia, scritta in latino, durante il regno di Ferdinando III di Castiglia (1199-1252), verso la metà del secolo XIII (dal vescovo di Osma e poi anche di Burgos, Juan de Soria, cancelliere di Ferdinando III dal 1217 al 1239) dei regnanti castigliani dal 970, morte del conte Fernan Gonzales, al 1236, conquista di Cordova.
  7. ^ (ES) #ES Crónica latina de los reyes de Castilla
  8. ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy : CONDES de CASTILLA 932-1035 - SANCHO García de Castilla
  9. ^ (EN) ES Genealogy : Iberia 7 - King Sancho III "the Great"
  10. ^ (EN) #ES The World of El Cid: Chronicles of the Spanish Reconquest, pag. 46
  11. ^ (EN) Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia, García III Sánchez
  12. ^ La Historia Silense è una cronaca, scritta in latino, verso il 1115, pare da un monaco del Monastero di Santo Domingo de Silos, che iniziava dai re Visigoti e arrivava al regno di Alfonso VI.
  13. ^ Il Chronicon regum Legionensium è la storia dei re di León, dall'inizio del regno di Bermudo II (982), sino alla morte di Alfonso VI (1109), scritta verso il 1120, dal vescovo e storico, Pelagio da Oviedo, detto il favolista, per le molte invenzioni.
  14. ^ (LA) #ES Chronaca Silense, pag. 71
  15. ^ a b (LA) #ES España sagrada, liber XXIII, Chronicon Burgense, pag. 309
  16. ^ Il codice di Roda, compilato nel X secolo con qualche aggiunta dell'XI secolo, si occupa della storia e delle genealogie del periodo alto-medioevale della zona a cavallo dei Pirenei, quindi soprattutto regno di Navarra e Marca di Spagna.
  17. ^ La Cronaca piniatense è una cronaca storiografica, voluta dal re d'Aragona, Pietro IV, del regno di Aragona, dalle sue origini comitali sino alla Corona d'Aragona (1336, morte di Alfonso IV di Aragona)
  18. ^ a b (LA) #ES Textos navarros del Códice de Roda, pag. 260 Archiviato il 31 gennaio 2021 in Internet Archive.
  19. ^ a b c (LA) #ES Historia de la Corona de Aragón : (la más antigua de que se tiene noticia) conocida generalmente con el nombre de Crónica de San Juan de la Peña, Caput XVII)
  20. ^ (LA) #ES The Kingdom of León-Castilla under King Alfonso VI, Chapter I, pag. 8)
  21. ^ (LA) #ES Cartulario de San Millán de la Cogolla I, doc. 155, pag. 166.
  22. ^ (LA) #ES Cartulario de Albelda, doc. 41, pag. 60 Archiviato il 16 dicembre 2023 in Internet Archive..
  23. ^ (LA) #ES Cartulario de San Millán de la Cogolla I, doc. 349, pag. 332
  24. ^ (EN) #ES Dinastie nobiliari di Tolosa
  25. ^ (EN) Casato di Foix-genealogy
  26. ^ (ES) cartulario del Monastero di Santa Maria la Real de Nájera, section III, item 19
  27. ^ (LA) #ES Collecion diplomatica del del Monastero di Santa Maria la Real de Nájera, doc. 18, pagg. 34 e 35
  28. ^ (LA) #ES Cartulario de San Millán de la Cogolla I, doc. 377, pag. 356
  29. ^ (LA) #ES Cartulario de San Millán de la Cogolla I, doc. 391, pag. 367
  30. ^ (LA) #ES Cartulario de San Millán de la Cogolla I, doc. 425, pag. 400
  31. ^ (LA) #ES Cartulario de Albelda, doc. 56, pag. 76 Archiviato il 16 dicembre 2023 in Internet Archive..
  32. ^ (LA) #ES Cartulario de Albelda, doc. 58, pag. 78 Archiviato il 16 dicembre 2023 in Internet Archive..
  33. ^ (LA) #ES Cartulario de Albelda, doc. 61, pag. 80 Archiviato il 16 dicembre 2023 in Internet Archive..
  34. ^ (LA) #ES The Kingdom of León-Castilla under King Alfonso VI, Chapter 5, pag. 87)
  35. ^ (LA) #ES cartulario del monastero di San Millán de la Cogolla, doc. 1, pagg. 7 e 8
  36. ^ (LA) #ES Cartulario de San Millán de la Cogolla II, doc. 26, pag. 29
  37. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: KINGS of NAVARRE 905-1076 (JIMENA DYNASTY) - RAMÓN de Navarra
  38. ^ (EN) ES Genealogy: Iberia 7 - Raimundo de Navarre "el Fratricida"

Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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