Lélio (Commedia dell'arte)
Lélio è una maschera della commedia dell'arte.
Lélio rappresenta l'innamorato felice, ricambiato dalla donna che ama (spesso l'innamorata Isabella, maschera basata su Isabella Andreini), sempre amichevole e allegro, con un pizzico di comicità. Di rango aristocratico, questa importante caratteristica è sottolineata dal suo abito molto ricercato di cortigiano.
Questa maschera ebbe origine grazie a Giovan Battista Andreini, prolifico autore e attore nella Compagnia dei Fedeli, figlio primogenito di Francesco e Isabella Andreini, che ne fu primo interprete e da cui la maschera prese il nome, poiché Lelio era lo pseudonimo usato dal drammaturgo stesso per firmare i suoi testi teatrali[1].
Diversi attori interpretarono questo ruolo a Parigi, in particolare Luigi Riccoboni e suo figlio Antoine-François Riccoboni, ribattezzato per tale motivo "Lélio fils".
Molière ha rappresentato la figura di Lélio in due delle sue commedie, l'Étourdi e Il cornuto immaginario. Marivaux lo usò nel Surprise de l'amour e nel Prince travesti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Franca Angelini Frajese, ANDREINI, Giovan Battista, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 3, 1961.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Battista Andreini, Lelio bandito; tragicomedia boschereccia. Editore Gio. Battista Combi, 1624.
- Annamaria Cascetta, Roberta Carpani, La scena della gloria; drammaturgia e spettacolo a Milano in età spagnola. Editore Vita e pensiero, 1995. ISBN 978-8834316993
- Carlo Susa, Claudio Bernardi, Storia essenziale del teatro. Editore Vita e pensiero, 2005.ISBN 978-8834307618
Voci correlate
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