Dalton (gruppo musicale italiano)
Dalton | |
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Paese d'origine | Italia |
Genere | Beat Rock progressivo |
Periodo di attività musicale | 1966 – 1979 |
Etichetta | IAF GSC |
Album pubblicati | 3 |
I Dalton erano un gruppo musicale beat e rock progressivo italiano, attivo negli anni sessanta e settanta. I Dalton cambiarono nel corso degli anni ben tre volte i componenti del gruppo a partire dagli anni 1970 agli anni 1990.
Storia del gruppo
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo si forma nel 1966 nella zona di Brescia (Palazzolo sull’Oglio), su iniziativa di Rolando Belli e Mimmo Saponaro provenienti dal gruppo "gli Apostoli"; ottenuto un contratto con la casa discografica GSC del produttore discografico Gino Gallina. Debuttano nel 1967 col disco Monia che si piazza al terzo posto della hit-parade. Con Da cinque anni partecipano al Cantagiro 1969; nello stesso anno incidono una versione in italiano di Venus degli Shocking Blue, nel 1970 entra nel gruppo Mauro Pagani. A fine 1970 Mauro Pagani lascia il gruppo per unirsi con i Quelli e così i Dalton si sciolgono.
Per sfruttare la popolarità raggiunta dal gruppo, il manager e produttore discografico Gino Gallina, formerà poi con altri musicisti un nuovo gruppo "I Dalton". Nel 1973 esce il loro album d'esordio Riflessioni: Idea d'infinito, prodotto dal produttore discografico Gino Gallina che concede la licenza per la distribuzione all'etichetta discografica Music, nel quale sono dominanti il flauto di Chiesa e le chitarre di Cereda.
L'album ottiene il primo posto al Festival Pop di Zurigo, ma è del tutto ignorato in patria, anche per via delle poche copie stampate. Le sonorità vanno dal tardo beat di Cara Emily a interessanti pezzi d'avanguardia come Idea d'infinito, Stagione che muore e Un bambino, un uomo, un vecchio. La durata complessiva è di circa 28 minuti.
Nel 1975 esce il secondo album Argitari, edito dalla casa Discografica denominata IAF international audio film, produttore Gino Gallina che a differenza del primo è basato principalmente sulla chitarra acustica ed ha un suono più delicato. Da menzionare il brano Visione di una notte d'estate.
I Dalton si sciolsero nel 1979.
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]1966
[modifica | modifica wikitesto]- Rolando Belli — chitarra, voce
- Lino Cornali — tastiere, voce
- Mimmo Saponaro — basso, voce
- Claudio Locatelli — batteria
Produttore discografico Gino Gallina
1969-70
[modifica | modifica wikitesto]- Rolando Belli — chitarra, voce
- Lino Cornali — tastiere, voce
- Mimmo Saponaro — basso, voce
- Claudio Locatelli — batteria
- Mauro Pagani — flauto, violino
Produttore discografico Gino Gallina
1971-73
[modifica | modifica wikitesto]- Claudio Locatelli — batteria, voce
- Alex Chiesa — flauto, voce
- Aronne Cereda — chitarra, voce
- Temistocle Reduzzi — tastiere, voce
- Rino Limonta — basso, voce
Produttore discografico Gino Gallina
1974-1975
[modifica | modifica wikitesto]- Claudio Locatelli — batteria
- Alex Chiesa — flauto, voce
- Aronne Cereda — chitarra, voce
- Rino Limonta — basso
- Giancarlo Brambilla – tastiere
Produttore discografico Gino Gallina
1976
[modifica | modifica wikitesto]- Claudio Locatelli — batteria
- Aronne Cereda — chitarra, voce
- Rino Limonta — basso
- Giancarlo Brambilla – tastiere
Produttore discografico Gino Gallina
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]- Album in studio
- 1973 - Riflessioni: Idea d'infinito
- 1975 - Argitari
- 2019 - Dalton
- Compilation
- Boh! con Il giro (The In Crowd), Era Qui e Tempo d'estate (Giallo Records, SAF 042)
- Singoli
- 1967 - Monia/Il giro (GSC, GS 1)
- 1968 - Era qui/Tempo d'estate (GSC, G. S. 4)
- 1969 - Monia/Era qui
- 1969 - Da cinque anni/Clementine (Signal, S 196)
- 1969 - Venus/Summertime (Signal, S 5470x45)
- 1975 - La donna e il bambino/Il vuoto
- 1977 - Monia/Mama dog (International Audio Film, IAF 1908)
- 1979 - Presto tornerò/Mama dog
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Enciclopedia del rock italiano, a cura di Cesare Rizzi, Milano, Arcana, 1993, ISBN 8879660225. pg. 251
- Claudio Pescetelli, Una generazione piena di complessi, editrice Zona, Arezzo, 2006; alla voce Dalton, pag. 44
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Dalton, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Dalton, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Dalton, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.