Meneceo
Meneceo | |
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Nome orig. | Μενοικεύς |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | maschio |
Luogo di nascita | Tebe |
Meneceo (in greco antico: Μενοικεύς?, Menoikèus) o Megareo[1] è un personaggio della mitologia greca, che viveva presso Tebe.
Genealogia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Creonte[2] e di Euridice,[3] non ci sono notizie su spose o progenie.
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Durante l'assedio della città da parte dell'esercito di Argo, l'indovino Tiresia affermò che per permettere ai tebani di rompere l'assedio e sconfiggere i nemici era necessario il sacrificio dello stesso Meneceo, ma Creonte (suo padre e re della città assediata), stretto tra le parole dell'oracolo e l'amore verso il figlio gli consigliò di fuggire omettendo di spiegargli il motivo. Tuttavia Meneceo venne a sapere dell'oracolo e decise di sacrificarsi sulle mura di Tebe. I tebani furono alla fine i vincitori.[2][4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Eschilo, I sette contro Tebe
- ^ a b (EN) Apollodoro, Biblioteca III, 6.7, su theoi.com. URL consultato il 16 giugno 2019.
- ^ Sofocle, Antigone 1180, 1300
- ^ (EN) Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia IX, 25.1, su theoi.com. URL consultato il 16 giugno 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pierre Grimal, Mitologia, Garzanti, 2005, ISBN 978-88-11-50482-5.