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Felice Tagliaferri
Felice Tagliaferri (Carlantino, 21 settembre 1969[1]) è un artista e scultore italiano non vedente.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce il 21 settembre 1969 a Carlantino, in Puglia. Durante la sua infanzia si trasferisce a Bologna. A tredici anni, nel 1982, scopre di avere un'atrofia del nervo ottico; una malattia genetica che da lì a un anno lo porterà a diventare completamente cieco. Dopo anni difficili, diventa centralinista e a diciotto anni, ottenuto il diploma e un posto di lavoro, va a vivere a San Lazzaro di Savena[2]. A venticinque anni risponde ad un annuncio dello scultore bolognese Nicola Zamboni che era alla ricerca di persone non vedenti per verificare se questo tipo di disabilità potesse rappresentare un ostacolo alla creazione artistica[3].
Il suo percorso artistico viene da lui riassunto nello slogan "Dare forma ai sogni"[4]. Le sue creazioni infatti, modellate con la creta o scolpite nel marmo, nella pietra o nel legno, prima nascono nella sua mente e poi prendono forma attraverso l'uso delle mani, guidate da buone capacità tattili.
Nel corso degli anni ha sviluppato un suo metodo di lavoro e, fondando nel 2006 la prima scuola di arti plastiche diretta da uno scultore non vedente[5] ha dato vita ad un laboratorio didattico che ha chiamato "Chiesa dell'Arte"[6] sia per trasmettere le conoscenze acquisite ad altri artisti, sia per la formazione di educatori e operatori sociali[7].
Nel 2008, durante una visita a Napoli, gli viene impedito di vedere a suo modo – con le mani – la celebre scultura di Giuseppe Sanmartino il Cristo Velato, esposta nella Cappella Sansevero. Tagliaferri, che da anni porta avanti il messaggio che l'arte è patrimonio universale e come tale deve essere accessibile a tutti secondo le proprie possibilità, ha perciò pensato di proporre una sua versione dell'opera che fosse disponibile alla fruizione tattile. Il nome dell'opera, Cristo Rivelato, ha il doppio significato di "velato per la seconda volta" e "svelato ai non vedenti".[8]
Altre sue opere significative sono Luminescenza[9] e M’illumino d’immenso.[10]
Nel 2013 è tra i protagonisti[11] del docu-film Per altri occhi[12] di Silvio Soldini e Giorgio Garini, premiato col Nastro d'argento nel 2014.
Il 2 ottobre 2021 a lui è dedicata la puntata del programma Che ci faccio qui di Domenico Iannaccone su Raitre.[13]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 2008 - Premio Internazionale Daunia[14]
- 2019 - Stella dell'Arte Ucai[15]
- 2020 - Eclipsis Style Project (prima edizione): partecipazione straordinaria[16][17]
- 2022 - PAC2020 - Piano per l’Arte Contemporanea[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Le sculture di Tagliaferri alla fattoria didattica La Rotta [collegamento interrotto], su ricerca.gelocal.it, 5 giugno 2007.
- ^ Diventa cieco a 14 anni Oggi con la scultura fa vedere l'arte al mondo, su ilgiornale.it, 20 luglio 2014.
- ^ Federico Bastioni, La straordinaria storia di Felice Tagliaferri, lo scultore cieco, su centodieci.it, 13 giugno 2019.
- ^ Sito ufficiale, su FeliceTagliaferri.it. URL consultato l'11 luglio 2022.
- ^ Felice Tagliaferri Archivi, su Museo Omero. URL consultato il 27 giugno 2022.
- ^ Chiesa dell'Arte | la scuola d'arte diretta da uno scultore non vedente, su FeliceTagliaferri.it. URL consultato l'11 luglio 2022.
- ^ A Cesena il Festival dell’Arte vista con gli "Occhi dell’Anima", su ARTeSOCIALE Magazine, 22 gennaio 2015. URL consultato l'11 luglio 2022.
- ^ Redazione, Felice Tagliaferri, su artribune.com, 18 giugno 2011. URL consultato l'11 luglio 2022.
- ^ Luminescenza. Un omaggio a tutte le donne con una statua di Felice Tagliaferri | Sapienza Università di Roma, su www.uniroma1.it. URL consultato l'11 luglio 2022.
- ^ a b Editrice Sogedi, “M’illumino d’immenso”: l’opera di Felice Tagliaferri vince l’avviso pubblico “pac2020- piano per l’arte contemporanea”, su Aise.it. URL consultato l'11 luglio 2022.
- ^ (EN) AA VV, Accessibility as a key enabling knowledge for enhancement of cultural heritage, Franco Angeli Edizioni, 11 ottobre 2016, ISBN 978-88-917-3960-5. URL consultato il 27 giugno 2022.
- ^ MYmovies.it, Per altri occhi, su MYmovies.it. URL consultato il 27 giugno 2022.
- ^ Che ci faccio qui 2020/21 - La forma delle cose, su RaiPlay. URL consultato il 26 giugno 2022.
- ^ SundayRadio - News: Carlantino, un premio a Felice Tagliaferri, su www.sundayradio.it. URL consultato l'11 luglio 2022.
- ^ Stella dell'Arte Ucai all'artista non vedente Felice Tagliaferri, su www.uicilombardia.org. URL consultato l'11 luglio 2022.
- ^ Rosetta Savelli, ECLIPSIS STYLE PROJECT PREMIAZIONI ARTI VISIVE, su Romagna Post, 8 novembre 2020. URL consultato l'11 luglio 2022.
- ^ Pieghevole con foto delle opere in esposizione
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Candido Cannavò, E li chiamano disabili, Bur, 29 giugno 2012, ISBN 978-88-586-2833-1.
- Marco Aime, Remo Bodei e Matteo Aria, L'arte della condivisione: Per un'ecologia dei beni comuni, UTET, 17 febbraio 2015, ISBN 978-88-511-3106-7.
- Aldo Grassini, Per un'estetica della tattilità: Ma esistono davvero arti visive?, Armando Editore, 29 dicembre 2015, ISBN 978-88-6677-957-5.
- Vittorio Spampinato, Felice Tagliaferri: i sogni prendono forma, Con-fine edizioni, 2016, ISBN 978-88-96427-69-9.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su felicetagliaferri.it.