Paolo Violi
Paolo Violi (Sinopoli, 6 febbraio 1931 – Montréal, 22 gennaio 1978) è stato un mafioso italiano naturalizzato canadese di origini calabresi boss della famiglia Cotroni.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Sinopoli, figlio di Domenico Violi capo dell'omonima 'ndrina[1] ma emigrò in Canada negli anni cinquanta e viveva tra Welland, Hamilton e Toronto. Nel 1955 viene accusato di omicidio ma prosciolto per legittima difesa. Nel 1961 andò in carcere per produzione illecita di sostanze alcoliche.[2] Sposò la figlia del boss Giacomo Luppino della 'Ndrina Luppino di Hamilton. Nel 1975 con l'arresto di Vic Cotroni diventa il nuovo capo, ma i rapporti con Nick Rizzuto capo della fazione siciliana della famiglia, non sono dei migliori.
La faida tra Paolo Violi e Nick Rizzuto
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1973 diventa boss della famiglia Bonanno Philip Rastelli, nonché molto vicino a Violi e che avrebbe potuto rafforzare la sua posizione. Rizzuto fu costretto a scappare in Venezuela e a Montreal Violi si rafforza, isolando la fazione siciliana.
Successivamente vengono uccisi il consigliere della famiglia Cotroni Pietro Sciarra il 14 febbraio 1976 e il fratello minore di Paolo, Francesco Violi l'8 febbraio 1977. Il 17 ottobre 1980 venne ucciso anche l'altro fratello di Paolo, ovvero Rocco Violi.[3]
La morte
[modifica | modifica wikitesto]Paolo Violi venne ucciso il 22 gennaio del 1978 (prima di Rocco) a Montréal mentre giocava a carte in un bar colpito da una lupara su ordine di Rizzuto (che non fu l'autore dell'omicidio in quanto si trovava in Venezuela in quel periodo).[4] Dalle morti dei fratelli Violi a trarne vantaggio furono i Rizzuto, che andarono così a capo della criminalità a Montréal.
Dopo la morte
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la morte di Paolo Violi, la sua vedova e due figli, Domenico (Dom) e Giuseppe (Joe) si trasferirono a Hamilton, nell'Ontario, un'area controllata dalla 'Ndrangheta.[5] I fratelli Violi erano affiliati alla 'Ndrina Luppino a Hamilton, iniziata dal nonno Giacomo Luppino.[6] La famiglia è anche conosciuta come la famiglia Luppino-Violi.[7] Il 1º giugno 2018, Joe Violi è stato condannato a 16 anni di carcere dopo essersi dichiarato colpevole di accuse di traffico di droga.[8] Il 3 dicembre 2018, Domenico Violi è stato condannato a otto anni di carcere dopo essersi dichiarato colpevole di traffico di droga a un agente di polizia sotto copertura pagata.[9] Le intercettazioni hanno anche indicato che Domenico Violi è stato fatto sottocapo della famiglia di Buffalo dal boss Joseph Todaro Jr. nell'ottobre 2017 in un incontro in Florida; il primo canadese a detenere la seconda più alta posizione nella cosa nostra statunitense.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Schneider, Iced: The Story of Organized Crime in Canada, pp. 258
- ^ Francesco Forgione, Mafia export, Milano, Baldini Castoldi Dalai Editore, p. p.198-199.
- ^ (EN) The murder of Rocco Violi, brother of one-time Montreal..., in UPI. URL consultato il 24 ottobre 2017.
- ^ (EN) 'Don Corleone' figure who helped install Rizzuto family to top of Canadian Mafia released from U.S. prison, in National Post, 13 dicembre 2012. URL consultato il 24 ottobre 2017.
- ^ (EN) Accused Violi brothers in trafficking bust come from colourful family, su thestar.com, Toronto Star, 10 novembre 2017.
- ^ (EN) 2002 Halton Police report had intelligence on accused mobster, su thestar.com, 15 novembre 2017.
- ^ (EN) ‘It opens up an underworld:' How a drug plea has exposed a Mafia network in Hamilton, su theglobeandmail.com, 3 dicembre 2018.
- ^ (EN) Son of murdered mob boss sentenced to 16 years in prison for drug trafficking, su thestar.com, 1º giugno 2018.
- ^ (EN) Murdered mob boss’s son pleads guilty in Hamilton to selling drugs to ‘made’ New York Mafia member, su thestar.com, 3 dicembre 2018.
- ^ (EN) Shocking mob trial allegation: Hamilton crime figure was Underboss of Buffalo Mafia, su nationalpost.com, National Post, 3 dicembre 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lee Lamothe, Humphreys Adrian, The Sixth Family. Vito Rizzuto e il collasso della mafia americana, Curcio Editore, 2009, p672, ISBN 978-88-95049-67-0.