Amori di mezzo secolo

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Amori di mezzo secolo
Antonella Lualdi e Franco Pastorino in un fotogramma dell'episodio Napoli 1943, diretto da Roberto Rossellini
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1954
Durata108 min
Dati tecniciFerraniacolor
Generedrammatico, storico, sentimentale
RegiaNell'ordine degli episodi: Glauco Pellegrini, Pietro Germi, Mario Chiari, Roberto Rossellini e Antonio Pietrangeli
SoggettoCarlo Infascelli
SceneggiaturaOreste Biancoli, Sandro Continenza, Carlo Infascelli, Giuseppe Mangione, Vinicio Marinucci, Rodolfo Sonego e Vincenzo Talarico
ProduttoreCarlo Infascelli
Produttore esecutivoTony Roma
Casa di produzioneExcelsa Film
Distribuzione in italianoMinerva Film
FotografiaTonino Delli Colli
MontaggioRolando Benedetti, Dolores Tamburini
MusicheCarlo Rustichelli
ScenografiaMario Chiari
CostumiMaria De Matteis
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Episodi
  1. L'amore romantico
  2. Guerra 1915-18
  3. Dopoguerra 1920
  4. Napoli 1943
  5. Girandola 1910

Amori di mezzo secolo è un film del 1954 diviso in cinque episodi diretti rispettivamente da Glauco Pellegrini, Pietro Germi, Mario Chiari, Roberto Rossellini e Antonio Pietrangeli.

Gli episodi del film trattano vari modi di vivere l'amore nella prima parte del XX secolo, parallelamente all'evolversi della storia e della società in Italia.

Episodio #01: "L'amore romantico", diretto da: Glauco Pellegrini

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Nel 1900 Elena, giovane di ricca famiglia borghese, si innamora del musicista Mario. Suo padre e sua zia Matilde, però, vorrebbero che la ragazza sposasse un ricco conte. Quando Mario parte per la sua tournée, Matilde promette a entrambi i giovani di favorire il loro sentimento, mentre in realtà provvede a distruggere le lettere che si spediscono reciprocamente, e persuade Elena che Mario l'ha dimenticata. Elena finisce per sposare il conte.

Episodio #02: "Guerra 1915-18", diretto da: Pietro Germi

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Durante la prima guerra mondiale, in un paesino abruzzese i giovanissimi innamorati Antonio e Carmela si sposano e aspettano un bambino. Antonio viene chiamato al fronte fra la leva del 1900: Carmela e tutti gli amici e conoscenti sono fierissimi di lui e aspettano fiduciosi la fine della guerra. Alla fine la vittoria viene annunciata e si scatenano i festeggiamenti nel paese: ancora nessuno sa che Antonio è stato ucciso nel suo primo assalto con la Brigata Sicilia.

Episodio #03: "Dopoguerra 1920", diretto da: Mario Chiari

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Alberto, esaltato squadrista, lascia il suo paese salutando i parenti e la fidanzata Susanna per prendere parte alla marcia su Roma. In realtà di Roma gli interessano soprattutto la vita notturna e le belle donne. Susanna lo raggiunge in incognito e lo scopre in un tabarin in atteggiamenti equivoci con una entraîneuse, a cui non manca di rivelare il suo disprezzo per la fidanzata paesana. Ma Susanna quanto a bellezza e sensualità non è da meno, tanto che viene scritturata per un numero provocante nella parte di Salomè, e ne approfitta per prendersi la sua rivincita su Alberto.

Episodio #04: "Napoli 1943", diretto da: Roberto Rossellini

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Durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, attori e comparse impegnati nelle prove al Teatro di San Carlo si precipitano nel rifugio antiaereo, e lì la comparsa Carla e l'aviere Renato si innamorano, ma saranno divisi dalla morte.

Episodio #05: "Girandola 1910", diretto da: Antonio Pietrangeli

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Siamo nella Belle Époque. Un medico consiglia a un paziente di limitare la sua attività sessuale; questo però chiede al dottore di mediare presso la sua amante perché sia meno esigente. Anche la donna ha un'altra relazione, e anche lei prega il medico di intervenire discretamente con il secondo uomo; e così via finché fra la girandola di amanti il dottore riconosce sua moglie.

Il film rientra nel filone popolare dei melodrammi sentimentali, comunemente detto strappalacrime (poi ribattezzato dalla critica neorealismo d'appendice), allora molto in voga tra il pubblico italiano.

In origine la pellicola era composta da sei episodi, ma quello diretto da Domenico Paolella e interpretato da Erno Crisa e Monica Clay è stato soppresso dalla censura.

Venne realizzato negli stabilimenti romani di Cinecittà.

Per tutti e cinque i registi si trattò della prima pellicola realizzata a colori, con la tecnica del Ferraniacolor.

Distribuzione

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Il film fu distribuito nel circuito cinematografico italiano il 18 febbraio del 1954.

  1. ^ solo alcune sequenze, in altre la Lualdi non è doppiata

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