Discussione:Principio dei vasi comunicanti

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Principio dei vasi comunicanti
Argomento di scuola secondaria di II grado
Materiafisica
Dettagli
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Progetto Teknopedia e scuola italiana

Definizione

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Ritengo che l'enunciato del principio dei vasi comunicanti esposto nelle prime due righe del testo sia ad un tempo non abbastanza preciso (alcune ipotesi fondamentali non sono indicate in modo esplicito) e troppo complesso (il riferimento al concetto di superficie equipotenziale, finalizzato alla successiva generalizzazione al caso di un campo di gravità non costante) sembra eccessivo. Propongo quindi di sostituire le due righe con il testo seguente (la formattazione è provvisoria):

"Va sotto il nome di 'Principio dei vasi comunicanti' un enunciato che descrive un comportamento fisico dei liquidi (e più in generale dei fluidi) talmente comune e talmente riconoscibile nell'esperienza quotidiana, da essere talora assunto come un comportamento elementare, ritenuto vero senza bisogno di dimostrazione. Un enunciato del 'Principio dei vasi comunicanti' può essere il seguente:


'Dato un liquido omogeneo, immerso in un campo di gravità costante, contenuto in un sistema di vasi in comunicazione tra loro, ciascuno avente una superficie libera esposta alla stessa pressione esterna, il livello del liquido è lo stesso in ciascuno dei vasi'.


In realtà, questo 'principio' costituisce un comportamento particolare, valido solo in presenza delle ipotesi specificate, che può essere ricondotto ad altri principi fondamentali di maggiore generalità, come ad esempio il principio di Stevino. Per discutere la necessità delle ipotesi fondanti, è possibile fare le seguenti osservazioni:

il liquido deve essere omogeneo:

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infatti, preso un tubo ad U, contenente due liquidi diversi, on miscibili tra loro (es: acqua e olio), il livello raggiunto nei due rami del tubo ad U è differente. Allo stesso modo, il livello medio degli oceani agli estremi del canale di Panama o del canale di Suez è differente.

il campo di gravità deve essere costante

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Si tratta di un'ipotesi ben nota, fin dai tempi dei fisici alessandrini. In particolare, Archimede di Siracusa formulò una dimostrazione rigorosa del fatto che la superficie degli oceani, in presenza di un sistema centrale di gravità, non è piana, ma assume una forma perfettamente sferica. Nel seguito è discussa una generalizzazione del principio dei vasi comunicanti estesa al caso di gravità variabile.

la superficie libera di tutti i vasi deve essere esposta alla stessa pressione esterna:

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in assenza di questa ipotesi, ha origine il fenomeno del torchio idraulico, anch'esso molto noto fin dall'antichità e sfruttato con grande perizia dagli stessi fisici ed ingegneri alessandrini."

Applicazioni

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Concordo con questa modifica: nelle auto di Formula 1 il carburante non viene rifornito tramite il principio dei vasi comunicanti, bensì dall'applicazione di un gradiente di pressione, altrimenti non sarebbe possibile effettuare dei rifornimenti di carburante in pochi secondi. Aumentando la differenza di pressione tra monte e valle aumenta infatti la velocità di trasporto del fluido. --Aushulz (msg) 17:30, 10 dic 2009 (CET)[rispondi]