Stronziomelano
Stronziomelano | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 4.DK.05a[1] |
Formula chimica | SrMn4+6Mn3+2O16[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | monoclino[3] |
Classe di simmetria | monoclina-prismatica[4] |
Parametri di cella | a = 10,00 Å, b = 5,758 Å, c = 9,88 Å, β = 90,64°, Z = 2[5] |
Gruppo puntuale | 2/m[4] |
Gruppo spaziale | P21/m (nº 14)[4] |
Proprietà fisiche | |
Densità misurata | 4,66[2] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 4 - 4,5[2] |
Colore | nero, grigio in luce riflessa[6] |
Lucentezza | sub-metallica[2] |
Opacità | opaca[6] |
Striscio | seppia[6] |
Diffusione | rara |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
Lo stronziomelano (simbolo IMA: Sml[7]) è un minerale molto raro del supergruppo dell'hollandite e del gruppo della coronadite appartenente alla classe minerale degli "ossidi e idrossidi" con composizione chimica SrMn4+6Mn3+2O16.[5]
Etimologia e storia
[modifica | modifica wikitesto]Lo stronziomelano è stato scoperto nel 1999 in Italia, nel comune di Saint-Marcel in Valle d'Aosta. Prende il nome dalla sua composizione chimica principale, lo stronzio, e dal sostantivo greco μήλανος ('mèlanos', nero), per il colore.[8]
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Nella nona edizione della classificazione dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) fino al 2009,[9] il minerale è classificato nella classe "4. Ossidi (idrossidi, V[5,6] vanadati, arseniti, antimoniti, bismutiti, solfiti, seleniti, telluriti, iodati)" e nella sottoclasse "4.D Metallo:Ossigeno = 1:2 e simili"; questa è ulteriormente suddivisa in base alle dimensioni dei cationi coinvolti e alla struttura del minerale, in modo che lo stronziomelano possa essere trovato nella sezione "4.DK Con cationi di grande dimensione (± cationi di media dimensione); strutture a tubo" dove forma il sistema nº 4.DK.10 insieme a criptomelano, romanèchite e todorokite.
Nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata anche Classificazione Strunz-mindat, lo stronziomelano mantiene la stessa classificazione, ma viene smistato nella nuova sezione nº 4.DK.05a, che occupa insieme a coronadite, criptomelano, hollandite e manjiroite.[1]
Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß lo stronziomelano è elencato nella famiglia degli "ossidi" e nella sottofamiglia degli "ossidi con rapporto metallo:ossigeno = 1:2 (MO2 e composti correlati)" dove forma il "gruppo del criptomelano" insieme a manjiroite, criptomelano, priderite, henrymeyerite, ankangite, redledgeite, ferrihollandite, hollandite, coronadite e cesàrolite.[10]
Nella classificazione dei minerali secondo Dana, lo stronziomelano è classificato nel gruppo degli "ossidi multipli" e nel sottogruppo del sistema numero 09 (che è anche chiamato "ossidi multipli"); all'interno di questo, lo stronziomelano forma il "gruppo del criptomelano" con hollandite, manjiroite, coronadite, criptomelano e henrymeyerite con il numero di sistema 07.09.01.[3]
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]Lo stronziomelano cristallizza nel sistema monoclino nel gruppo spaziale P21/n (gruppo nº 14, posizione 2) con i parametri del reticolo a = 10,00 Å, b = 5,758 Å e c = 9,88 Å oltre a due unità di formula per cella unitaria.[5]
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]Lo stronziomelano si forma come minerale primario nelle rocce ofiolitiche[6] ed è associato a braunite, criptomelano, hollandite, quarzo, fluorapatite contenente arsenico, titanite contenente antimonio, giadeite e piemontite-(Sr).[5]
Sono noti solo tre siti per lo stronziomelano: la località tipo in Italia si trova nella regione autonoma della Val d'Aosta a Saint-Marcel. Inoltre, sono noti un sito in Belgio nella provincia del Lussemburgo, a Vielsalm, e un sito in Giappone nella regione di Kyūshū nella prefettura di Nagasaki.[11]
Forma in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]Si presenta in aggregati spessi da 100 a 200 μm in combinazione con vari minerali.[5] Il colore del minerale è nero, ma diventa grigio in luce riflessa; il suo striscio è color seppia.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Strunz-mindat (2024) Classification - With large (± medium-sized) cations; tunnel structures, su mindat.org. URL consultato l'8 novembre 2024.
- ^ a b c d (EN) Strontiomelane, su mindat.org. URL consultato l'8 novembre 2024.
- ^ a b (DE) Strontiomelane, su mineralienatlas.de. URL consultato l'8 novembre 2024.
- ^ a b c (EN) Strontiomelane Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato l'8 novembre 2024.
- ^ a b c d e (EN) N. Meissner, E.A. Perseil, J. Brugger e P.J. Chiappero, Strontiomelane, SrMn4+6Mn3+2O16, a new mineral species of the cryptomelane group from St. Marcel-Praborna, Aosta Valley, Italy (PDF), in Canadian Mineralogist, 37, parte 3, 1999, pp. 673–678. URL consultato l'8 novembre 2024.
- ^ a b c d e (EN) Strontiomelane (PDF), in Handbook of Mineralogy. URL consultato l'8 novembre 2024.
- ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato l'8 novembre 2024.
- ^ (EN) Robert F. Martin e William H. Blackburn, Encyclopedia of mineral names: first update (PDF), in The Canadian Mineralogist, vol. 37, 1999, pp. 1045-1078. URL consultato l'8 novembre 2024 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato l'8 novembre 2024 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
- ^ (DE) Lapis Classification - IV OXIDE - IV/D Oxide mit Verhältnis Metall : Sauerstoff = 1:2 (MO2 und verwandte Verbindungen), su mineralienatlas.de. URL consultato l'8 novembre 2024.
- ^ (EN) Localities for Strontiomelane, su mindat.org. URL consultato l'8 novembre 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Strontiomelane Mineral Data, su webmineral.com.