Manto drenante
Il manto drenante è una miscela di inerti, bitumi e polimeri caratterizzata dall'alta porosità. È utilizzato come manto di copertura delle strade in unione ad uno strato impermeabile sottostante per allontanare l'acqua meteorica dal contatto con le ruote. Trattasi di brevetto italiano[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'inerte utilizzato è costituito in genere da rocce basaltiche, che hanno una elevata resistenza all'usura (perdita alla prova Los Angeles minore di 18), all'alterazione chimica operata in modo preponderante dall'azione delle acque, e conferiscono al manto il caratteristico colore scuro. Un inerte da impiegarsi per varie opere è considerato di buona qualità se è privo di sostanze organiche, minerali argillosi, ossidi e idrossidi di ferro. L'elevata porosità diminuisce le superfici di contatto tra i grani e rende quindi necessaria la presenza dei polimeri per aumentare la resistenza del bitume.
Vantaggi
[modifica | modifica wikitesto]Questo tipo di asfalto ha come vantaggi:
- proprietà fonoassorbenti nei confronti del rumore veicolare (assorbono 2 decibel)
- riducono il riverbero causato dai fari
- durata, circa il 30% in più dei normali manti.
Svantaggi
[modifica | modifica wikitesto]Lo svantaggio è in zone fredde o comunque a temperature a partire da 0 °C, poiché la porosità si riempie di acqua gelante e quindi il rischio di slittamento è maggiore.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Schumi, guai alla caviglia. Niente test a Barcellona, in la Repubblica, 16 marzo 1999. URL consultato il 2 febbraio 2019.«Soddisfazione anche da parte dei promotori, Eni, Aci, e Autodromo, perché la ricerca sul fronte degli asfalti drenanti (il brevetto è italiano), non è solo finalizzata alla Formula uno.»