Discussione:Madonie
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Appennino siculo
[modifica wikitesto]Nell'introduzione, al secondo rigo, è possibile leggere: L'appennino siculo, oltre alle Madonie comprende anche i monti Peloritani, i monti Nebrodi (nella provincia di Messina) e i monti di Palermo e del Trapanese.[1].
L'appennino siculo, per convenzione, comincia a est a Capo Peloro e termina nella valle del Torto ed è costituito principalmente - come precisato nel testo - dai massicci dei Peloritani, dei Nebrodi e delle Madonie ma non comprende i monti di Palermo e quelli del trapanese.
--Davide Bellavia (msg) 22:44, 10 ott 2015 (CEST)
Non avendo rilevato alcuna obiezione ho proceduto alla modifica del testo introduttivo eliminando il riferimento ai monti palermitani e trapanesi.
--Davide Bellavia (msg) 12:10, 11 ott 2015 (CEST)
- non si rilevano obiezioni dopo addirittura 12 ore? che di notte la gente dorma? e segnalare la cosa al progetto:Sicilia per rendere la discussione piu' visibile? --178.66.158.3 (msg) 22:30, 11 ott 2015 (CEST)
- Sì è discusso su questo nella voce Appennino siculo. Anch'io protendo per questa seconda tesi. --ḈḮṼẠ (msg) 00:20, 12 ott 2015 (CEST)
Confine sud Madonie e lista comuni
[modifica wikitesto]Nella sezione localizzazione geografica si legge: a sud fa da confine quello amministrativo con la provincia di Caltanissetta, mentre a nord le Madonie si tuffano nel Mar Tirreno che ne segna dunque il limite settentrionale.
E' errato far coincidere il confine sud delle Madonie con quello amministrativo fra le province di Palermo e Caltanissetta. Basta essersi recato almeno una volta nei luoghi oggetto della discussione per notare che, molto più verosimilmente, un confine morfologico e paesaggistico è rintracciabile nella SS 120 la quale, procedendo da O a E (da Sclafani a Caltavuturo, fino alla località Bivio Madonnuzza presso Petralia e da quest'ultima verso Gangi) divide i monti delle Madonie (a Nord) dagli altopiani dell'entroterra siciliano (a Sud) che procedono senza soluzione di continuità verso gli altopiani solfiferi del nisseno. A sud, le Madonie si abbassano bruscamente dalle cime in coincidenza dell'Imera meridionale e più esattamente in prossimità dei tre rami sorgentizi: Petralia, Pellizzara e Gangi. Anche sul comune di Gangi è stata valutata più volte l'utilità di ritenerlo parte delle Madonie (di cui socialmente è fra le comunità più rappresentative) poiché, al netto della sua altitudine, solo una piccola porzione del territorio comunale apparterrebbe geograficamente alle Madonie.
La Madonia (al singolare), così come chiamata dalle popolazioni locali è quella montagna alle cui falde, sorgono i comuni di Collesano,Castelbuono e Isnello (lato nord del massiccio), mentre diametralmente opposte si trovano le Petralie. Quindi appare come una forzatura l'inclusione di comuni quali Alimena, Bompietro o Blufi - ricadenti a mio avviso nella subregione dell'altopiano centrale - nello stesso comprensorio geografico, più che altro si potrebbe parlare di un continuum socioculturale con le popolazioni madonite.
I confini Est Ovest delle Madonie - certamente più condivisi del confine meridionale - sono per convenzione il fiume Pollina e l'Imera settentrionale, quindi comuni come Montemaggiore di Belsito, Cerda e Aliminusa - più a ovest dell'imera - sono ascrivibili senza timore di smentita all'area comprensoriale della valle del Torto e non alle Madonie.
Alia e Valledolmo sono, a mio giudizio, da intendersi come comuni contigui a quelli madoniti e nulla più. Basta prendere una cartina geografica per vedere che detti comuni sorgono ben al di là del condiviso confine ovest e di quello sud da me suggerito. Infine se l'altro gruppo di comuni (Alimena, Blufi, Bompietro) poteva vantare un bagaglio di usi, costumi, tradizioni e finanche dialettale in comune con le popolazioni madonite lo stesso non si registra, per la comunità aliese e, in misura minore, per quella valledolmese.
In conclusione, limitatamente ai fini geografici, potrebbe essere opportuno attenersi a quelli tracciati dall'Ente parco delle Madonie con beneficio di inventario per quanto riguarda quelle porzioni di territorio ricadenti entro le estremità ma non sottoposti a tutela.
--Davide Bellavia (msg) 10:51, 11 ott 2015 (CEST)
Non avendo rilevato nessuna obiezione - ma nemmeno nessun momento di confronto - ho pertanto proceduto con la rimozione di quei comuni (Alia, Aliminusa, Cerda, Montemaggiore, Valledolmo) che senza timore di smentita e secondo nessuna scuola di pensiero sono ascrivibili al comprensorio oggetto della discussione.
Prima di proseguire oltre attendo delucidazioni circa i comuni di Alimena, Blufi e Bompietro.
--Davide Bellavia (msg) 17:46, 11 ott 2015 (CEST)
- Devi portare fonti a supporto della tua tesi.--ḈḮṼẠ (msg) 00:16, 12 ott 2015 (CEST)
- Non entro nel merito della discussione, ma oltre alle fonti è anche il caso di aspettare più tempo per fare modifiche in assenza di consenso. Procedere sulla base di non aver ricevuto "nessuna obiezione" dopo nemmeno sette ore mi pare fare le cose troppo di fretta. Avrei aspettato qualche giorno ancora. Oltre, ovviamente, a seguire l'invito di Civa61 a portare le fonti. --Arres (msg) 09:33, 12 ott 2015 (CEST)
- Sinceramente non vedo dove sia il problema dal momento che mi sono limitato a togliere soltanto i comuni che con le Madonie non avevano 'nulla a che spartire' (tipo Alia), invece quelli dalla collocazione più 'controversa' li ho lasciati dove sono proprio per poterne discutere.
Le fonti a supporto della mia tesi sono le stesse utilizzate, almeno in parte, per la stesura di questa voce ovvero la treccani segnatamente alle pubblicazioni di Scinà e Minà Palumbo che collocano il massiccio montuoso entro confini assai più circoscritti. Così come i confini tracciati dall'ente parco delle Madonie. Ne approfitto per farvi notare che è quantomeno inusuale ancorare un confine fisico ad uno amministrativo (prov CL) casomai, dacchè mondo è mondo, va al contrario. Quindi, in ordine all'acclarata confutazione della tesi dominante la mia ipotesi dovrebbe, per forza di cose, uscirne corroborata. Saluti --Davide Bellavia (msg) 00:06, 13 ott 2015 (CEST)
- A supporto della mia tesi aggiungo cartografia del parco delle Madonie e (perchè no?) una schermata di google earth che rende l'idea meglio di mille parole
http://www.isprambiente.gov.it/images/geoparchi/mappa-parco-madonie1.jpg http://www.isprambiente.gov.it/images/geoparchi/mappa-parco-madonie.jpg https://www.google.it/maps/@37.5984022,14.023856,28417a,20y,39.08t/data=!3m1!1e3 Ricapitolando la teoria riguardante il confine meridionale delle Madonie finora utilizzato - almeno su wikipedia - è stata inficiata dalla mancanza di presupposti oggettivi (vedi sopra confine amministrativo vs confine fisico). Peraltro detto confine non offre il carattere della permanenza - indispensabile per i confini - giacchè perderebbe ogni funzione limitativa a ogni variazione territoriale di carattere amministrativo (ad es. abolizione ente Provicia (come accaduto) senza sostituzione con un ente che ne riprende i confini, oppure un comune 'di confine' passa da una provincia all'altra). In ultimo aggiungo la definizione di confine che dà la Treccani: Confine= Limite di una regione geografica o di uno stato; zona di transizione in cui scompaiono le caratteristiche individuanti di una regione e cominciano quelle differenzianti. --Davide Bellavia (msg) 23:27, 13 ott 2015 (CEST)