Gianni Di Marzio

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento calciatori italiani non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.

Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Gianni Di Marzio
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex calciatore)
Carriera
Squadre di club1
1962-1963Boys Caivanese? (?)
1963-1964[1][2]Ischia3 (2)
Carriera da allenatore
1968-1969InternapoliVice
1969-1971NapoliGiovanili
1971-1972Nocerina
1972-1973Juventus Stabia
1973-1974Brindisi
1974-1977Catanzaro
1977-1979Napoli
1979-1980Genoa
1980-1982Lecce
1982-1983Catania
1984-1985Padova
1987-1988Cosenza
1988-1989Catanzaro
1989-1990Cosenza
1991-1992Palermo
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giovanni Di Marzio, detto Gianni (Napoli, 8 gennaio 1940Padova, 22 gennaio 2022), è stato un allenatore di calcio, dirigente sportivo e commentatore televisivo italiano.

Ha allenato in Serie A il Catanzaro e successivamente il Napoli e il Catania, tra gli anni settanta e ottanta.

Gianni Di Marzio inizia a scrivere mentre è ancora nel pieno della carriera di allenatore, curando una rubrica su l'Unità[3].

Inoltre, è stato opinionista di RMC Sport Network, di TMW Radio Sport e della radio napoletana Radio Marte.

È morto il 22 gennaio 2022 a Padova all'età di 82 anni: ad annunciarlo, tramite i social network[4], è stato il figlio Gianluca, giornalista sportivo e volto televisivo di Sky Sport[5] esperto di calciomercato.

Ha smesso presto, ad appena 25 anni, di giocare a causa di un infortunio.

Gianni Di Marzio nel 1965, dopo l'infortunio, ad appena 25 anni ha iniziato ad allenare la Polisportiva Sanfeliciana a San Felice a Cancello (Caserta) portando la squadra, in appena tre anni, dalla Seconda categoria al campionato di Eccellenza[senza fonte].

Come allenatore subentrò in un primo momento ad Arnaldo Sentimenti alla guida dell'Internapoli[6], debuttando nell'allora Serie C nell'1-1 contro il Chieti, con un gol in rimonta di Wilson[7].

Diego Armando Maradona e Gianni Di Marzio

Passò poi alla Nocerina, instaurando una squadra di giovani provenienti dalla primavera del Napoli, però fu al centro di polemiche con il locale ambiente sportivo, ma nonostante ciò disputò un bel campionato e si qualificò al secondo posto,[8], alla Juve Stabia e al Brindisi, dove sostituì Luís Vinício[8]. I maggiori successi in carriera Di Marzio li ha ottenuti allenando il Catanzaro col quale inizialmente perse lo spareggio promozione per la Serie A nel 1975 contro l'Hellas Verona a Terni (0-1), per poi conquistare la promozione, seconda della storia del club calabrese, nella stagione successiva.

Dal 1977 al 1979 è al Napoli, dove ottiene il quinto posto in classifica, piazzamento UEFA, perdendo una finale di Coppa Italia a Roma contro l'Inter. È costretto a lasciare durante la seconda stagione a favore di Luís Vinício.

Nel 1978 iniziò una collaborazione domenicale con il quotidiano L'Unità, commentando la giornata calcistica che stava per iniziare ed esprimendo le proprie previsioni sui risultati.

Dal 1979-1980 ha allenato il Genoa in Serie B.

Dal 1980 al 1982 allena il Lecce in Serie B. È stato l'allenatore che ha portato il Catania in Serie A nel 1982-1983 ed è rimasto in panchina fino alla 12ª giornata del 1983-1984, sostituito da Giovan Battista Fabbri. Nell'annata 1984-85 siede sulla panchina del Padova in Serie B. Ha allenato il Cosenza, con cui nel 1987-1988 ha centrato la promozione in Serie B, attesa da ventiquattro anni. Nella Serie B 1989 1990, a dicembre, torna a guidare il Cosenza, sostituendo l'esonerato Gigi Simoni, ottenendo la salvezza all'ultima giornata (0-0 sul campo della Triestina), grazie anche alla classifica avulsa. Confermato per la Serie B 1990-1991 sulla panchina del Cosenza, è esonerato a inizio novembre e sostituito da Reja.

Durante la sua carriera ha ricevuto per due volte il premio Seminatore d'oro, assegnato al migliore allenatore della stagione di ogni categoria e che successivamente ha preso il nome di Panchina d'oro: il primo gli è stato consegnato per l'annata 1971-1972 con la Nocerina in Serie C e il secondo come allenatore del Catanzaro in Serie B nell'anno 1975-1976.

Il 4 giugno 2015 ritira ad Amalfi il Premio Saraceno nell'ambito della kermesse Football Leader, organizzata dall'Associazione Italiana Allenatori Calcio.[9][10]

Con il Cosenza ha lavorato negli anni successivi come direttore sportivo. Da direttore sportivo ha lavorato anche con il Venezia del presidente Maurizio Zamparini dal 1996 al 1998, con il club veneto che riconquistava la Serie A dopo oltre trent'anni. È stato responsabile dell'area estera della Juventus dal 2001 al 2006.

Dal 2011 al 2016 ha collaborato con la società inglese del Queens Park Rangers come consulente di mercato.[11]

Dal 7 aprile 2016 è entrato a far parte dello staff dirigenziale del Palermo in qualità di consulente personale del presidente Maurizio Zamparini. Ha avuto il compito, tra gli altri, di provvedere alla valutazione tecnica della rosa della Prima Squadra nel finale del campionato 2015-16 e nella successiva stagione sportiva.[12]

Statistiche da allenatore

[modifica | modifica wikitesto]
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1971-1972 Italia (bandiera) Nocerina D 34 19 9 6 - - - - - - - - - - - - - - - 34 19 9 6 55,88
1972-1973 Italia (bandiera) Juve Stabia D 38 14 14 10 CI-S 7 2 5 0 - - - - - - - - - - 45 16 19 10 35,56
1973-feb. 1974 Italia (bandiera) Brindisi B 20 6 9 5 CI 4 2 1 1 - - - - - - - - - - 24 8 10 6 33,33
1974-1975 Italia (bandiera) Catanzaro B 38+1[13] 13 19 6+1 CI 4 0 2 2 - - - - - - - - - - 43 13 21 9 30,23
1975-1976 B 38 16 13 9 CI 4 1 1 2 - - - - - - - - - - 42 17 14 11 40,48
1976-1977 A 30 7 7 16 CI 4 1 1 2 - - - - - - - - - - 34 8 8 18 23,53
1977-1978 Italia (bandiera) Napoli A 30 8 14 8 CI 11 7 2 2 - - - - - - - - - - 41 15 16 10 36,59
lug.-ago. 1978 A 2 1 0 1 CI 4 2 2 0 CU 2 0 1 1 - - - - - 8 3 3 2 37,50
Totale Napoli 32 9 14 9 15 9 4 2 2 0 1 1 - - - - 49 18 19 12 36,73
1979-1980 Italia (bandiera) Genoa B 38 11 16 11 CI 4 2 1 1 - - - - - - - - - - 42 13 17 12 30,95
nov. 1980-1981 Italia (bandiera) Lecce B 29 9 12 8 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 29 9 12 8 31,03
1981-1982 B 38 10 17 11 CI 4 0 4 0 - - - - - - - - - - 42 10 21 11 23,81
Totale Lecce 67 19 29 19 4 0 4 0 - - - - - - - - 71 19 33 19 26,76
1982-1983 Italia (bandiera) Catania B 38+2[13] 14+1 17+1 7 CI 5 2 2 1 - - - - - - - - - - 45 17 20 8 37,78
lug.-dic. 1983 A 12 1 4 7 CI 5 1 2 2 - - - - - - - - - - 17 2 6 9 11,76
Totale Catania 50+2 15+1 21+1 14 10 3 4 3 - - - - - - - - 62 19 26 17 30,65
nov. 1984-1985 Italia (bandiera) Padova B 30 5 17 8 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 30 5 17 8 16,67
gen.-giu. 1987 Italia (bandiera) Cosenza C1 17 6 8 3 CI-C ? ? ? ? - - - - - - - - - - 17 6 8 3 35,29
1987-1988 C1 34 15 15 4 CI+CI-C 5+4 0+2 2+1 3+1 - - - - - - - - - - 43 17 18 8 39,53
ott. 1988-1989 Italia (bandiera) Catanzaro B 31 7 14 10 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 31 7 14 10 22,58
Totale Catanzaro 137+1 43 53 41+1 12 2 4 6 - - - - - - - - 150 45 57 48 30,00
dic. 1989-1990 Italia (bandiera) Cosenza B 23 7 9 7 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 23 7 9 7 30,43
lug.-ott. 1990 B 8 1 3 4 CI 4 1 0 3 - - - - - - - - - - 12 2 3 7 16,67
Totale Cosenza 82 29 35 18 13 3+ 3+ 7+ - - - - - - - - 95 32 38 25 33,68
ott. 1991-1992 Italia (bandiera) Palermo B 31 10 11 10 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 31 10 11 10 32,26
Totale carriera 562 181 229 152 69 23+ 26+ 20+ 2 0 1 1 - - - - 633 204 256 173 32,23
1971-1972 - Serie C
1975-1976 - Serie B
  1. ^ Ferrandino 1990, pp. 413-418.
  2. ^ Castagna 1981, p. 22.
  3. ^ Gli 80 anni di Gianni Di Marzio: il primo napoletano allenatore del Napoli, odiato da Lauro perché comunista, su Il Napolista. URL consultato il 22 gennaio 2022.
  4. ^ E' morto Gianni Di Marzio: l'ex allenatore e dirigente aveva 82 anni, su Goal.com. URL consultato il 22 gennaio 2022.
  5. ^ Gianni Di Marzio, il calcio e la vita: un racconto senza fine, su Sky Sport. URL consultato il 22 gennaio 2022.
  6. ^ Il Mattino, 16 gennaio 1968, p. 10
  7. ^ Roma, 22 gennaio 1968, pagina 14
  8. ^ a b Gazzetta dello Sport, 22 giugno 1973, p. 4
  9. ^ CALCIO, FOOTBALL LEADER 2015: PREMI PER ROMAGNOLI E GIANNI DI MARZIO - Sport - Repubblica.it, su sport.repubblica.it. URL consultato il 29 marzo 2016.
  10. ^ Football Leader 2015, a Gianni Di Marzio il premio ‘Il Saraceno’ alla carriera: a Romagnoli il ‘Leader U21’ - GianlucaDiMarzio.com - Il vostro sito di calciomercato., su GianlucaDiMarzio.com - Il vostro sito di calciomercato.. URL consultato il 29 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2016).
  11. ^ Gianni Di Marzio su Taarabt e panchina Qpr Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. Calciomercato.it
  12. ^ GIANNI DI MARZIO CONSULENTE DEL PRESIDENTE ZAMPARINI, su U.S. Città di Palermo. URL consultato il 3 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2016).
  13. ^ a b Spareggio per la promozione.
  • Raffaele Castagna, Calcio Ischia, attività calcistica isolana dalla Promozione alla Prima Categoria 1956/57 - 1979/80, Ischia, La Rassegna d'Ischia, 1981. ISBN non esistente.
  • Pietro Ferrandino, Storia degli Sports Isolani, I, Ischia, Editoriale Ischia, 1990. ISBN non esistente.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]