Discussione:Karate/Archivio 01
Grosso Errore
[modifica wikitesto]L'articolo comeincia così: "Il Karate[1] (空手) è la piu efficace e antica arte marziale di difesa" ecc.... Errato. Il Karate è relativamente moderno, e in quanto alla sua efficacia... Come artista marziale mi permetto di dissentire...
In effetti...— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 94.38.7.214 (discussioni · contributi) 10:07, 10 mag 2010 (CEST).
Dipende anche dallo stile praticato!— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 94.38.10.247 (discussioni · contributi) 23:00, 24 mag 2010 (CEST).
Progetto karate
[modifica wikitesto]Salve, c'è qualcuno appassionato di karate come me che darebbe vita al progetto karate? Io sono abbastanza esperto... Bonza 17:55, 22 mag 2006 (CEST)
Ciao... non ritengo di essere proprio esperto, ma pratico quella roba lì da circa 32 anni... e frequento le palestre da quando sono nato :) Se posso esserti utile... --Il genovese 21:00, 28 ago 2006 (CEST)
Si potrebbe fare un accenno anche al karate full contact, no?
Ciao.Io non sono un esperto di karate però conosco quasi tutto e, inoltre, ho praticato tutti gli stili orientali senza armi(a parte judo e il viet vo dao)...ema1991
Mi piacerebbe prendere parte al progetto. Pratico da anni lo shotokan e ho una visione generale di molte degli aspetti quali insegnamento, arbitraggio, storia, filosofia, etica... Spero di poter dare una mano. In merito al full contact, credo sia meglio parlarne nell'ambito del karate sportivo, e non di quello tradizionale--Funes el Memorioso (msg) 15:14, 21 apr 2008 (CEST)
Mi piace molto l'idea e desidero partecipare, pratico da una 20ina d'anni ma ho a disposizione archivi ed elenchi quasi infiniti. Ho amici ma nn gradisco le federazioni e nn mi reputo di parte. Solo nn uso benissimo Teknopedia xchè sono all'inizio. Potrei fare errori di compilazione ma se ho iniziato, finisco anche il lavoro quindi nel giro di breve correggo. Spero che chi partecipa a questa iniziativa, siano persone tranquille xchè già il "Forum" è repulsivo. Evete qualche idea? State lavorando su qualcosa? Io vorrei iniziare con con la trascrizione di storia delle Federazioni, atleti e gare disputate. --Dofoe (msg) 20:03, 13 feb 2009 (CET)
bruce lee
[modifica wikitesto]aggiungere più foto di bruce lee
- Su Bruce Lee vi è una pagina apposta e comunque Lee praticava più hce altro kung fu se non sbaglio. Bonza 14:13, 25 mag 2006 (CEST)
- Bruce Lee non praticava il karate ma il Jeet Kune Do(disciblina a cui lui ha recato cambiamenti)...ema1991
Bruce Lee ha il merito di aver avvicinato molte persone alle arti marziali, ma non ha molto a che vedere con il karate in senso stretto. Lo si può associare al kung fu, o in modo ancora più certo al Jeet Kune Do (l'arte di intercettare la mano), disciplina che se non sbaglio ha creato lui stesso decodificando le sue conoscienze nell'ambito delle arti marziali--Funes el Memorioso (msg) 15:14, 21 apr 2008 (CEST)
Jeet Kune Do significa "La via del pugno che intercetta" Ben altro significato.
sport o budo?
[modifica wikitesto]La confusione sull'argomento è gia tanta,io eviterei di parlare di karate ful contact, il karate e il full contact sono due cose diverse e distinte. Saluti.
Ma manco per cavolo!
Il Full Contact Karate è una realtà consolidata, ma nell'articolo non se ne parla!
Il Full Contact Karate è karate a tutti gli effetti... Ed ora, fortunatamaente, se ne parla!
Etimologia, NPV
[modifica wikitesto]La pagina inglese suggerisce che Karate possa essere interpretato come "Mano Cinese", o "arte marziale cinese".
Un'altra nota è che la voce "sposa" un po' troppo la filosofia dello sport, e quindi non rispetta un punto di vista neutrale.
Mikelima 18:05, 15 feb 2007 (CET)
to de mano cinese. il karate deriva dalla commistione di kung fu e tecniche di combattimento giapponesi. --Banray (msg) 22:24, 2 feb 2009 (CET)
Foto
[modifica wikitesto]Un paio di foto non starebbero male.. --Gliu use my carrier pigeon 00:28, 29 mag 2007 (CEST)
Dal paragrafo storia
[modifica wikitesto]<<tecniche sparse che adattarono al loro fisico ben più robusto del fisico di un cinese>>
- Che vuol dire? Non ci dovrebbe essere una fonte, o almeno una considerazione, per spiegare questo fumoso passo? Tra l'altro la Cina è talmente grande che mi riesce difficile crederla abitata da una sola etnia. --Geminiano onainimeG 22:43, 4 dic 2007 (CET)
Alti gradi DAN
[modifica wikitesto]Non è vero che il 10° dan è detenuto solo dal caposcuola dello stile, come era indicato nella pagina. Ci sono varie federazioni che praticano lo stesso stile e ognuna ha il suo/i suoi 10° dan (quindi è, oltretutto, scorretto indicare che esiste 'un caposcuola'). I gradi dal 6° dan in su è corretto indicare che GENERALMENTE (e non esclusivamente come era stato indicato) vengono assegnati per meriti anche se questa cosa può non essere una regola assoluta poiché cambia da federazione a federazione. — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 217.133.49.137 (discussioni · contributi) 13:30, 30 gen 2012 (CET).
Infobox martial arts
[modifica wikitesto]Che ne dite di inserire per le arti marziali degli infobox di questo tipo? li ho adattati dalla versione inglese di wikipedia, quindi basta andare sugli articoli inglesi, copiare gli infobox e tradurli. Guardate anche la pagina WJJF. --M.c.april (msg) 22:57, 7 dic 2008 (CET)
Dico che c'è un solo posto per discutere di codeste faccende, ed è il Progetto:Sport.--Geminiano onainimeG 13:53, 8 dic 2008 (CET)
filosofia budo
[modifica wikitesto]Salve a tutti! volevo sottolineare come il maestro milos constantaya non sia mai esistito. forse vi è stato un errore nella traslitterazione del cognome. Non esiste alcuna notizia su questo presunto maestro, nè foto o altro. Tutti i siti che ne riportano il nome sono siti italiani che hanno chiaramente adoperato il testo di wikipedia. Nessun altra wiki in altre lingua riporta questo nome. Ho avuto conferma di ciò anche da due maestri del settore, entrambi 7° Dan e praticanti da oltre 30 anni. Si tratta o di un atto di vandalismo o di un errata traslitterazione di un nome. Elia Dal Negro— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.0.52.16 (discussioni · contributi).
Ashihara e simili
[modifica wikitesto]Ciao a tutti. Nell'articolo, ben scritto devo dire, c'è solo un piccolo accenno al Kyokushinkai, ma nessuna voce sugli stili di karate a contatto pieno da esso derivati. Parliamo, ad esempio, dell'Ashihara, dell'Enshin, del Seido e di tante altre realtà consolidate ormai da decenni che ora non ricordo. Perché? Il fatto che lo Shotokan sia, almeno in Italia, il più diffuso, poco importa. Se il cosiddetto Karate Full Contact è Karate a tutti gli effetti (e lo è!), allora aggiungere delle brevissime descrizioni lo reputo doveroso. Pietro— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 84.222.249.118 (discussioni · contributi).
- Il motivo è perché nessuno lo ha ancora fatto! :) Puoi farlo tu, se vuoi, basta che clicchi sulla linguetta "modifica".--Trixt (msg) 21:31, 30 mag 2009 (CEST)
Ciao. Io ho provato ad inserire il Combat Academy Goshin, fondato da un maestro di Ashihara - resp. del Centro Italia - ma mi è stato cancellato. Secondo me si pensa che siano solo una forma pubblicitaria, ma in realtà sono società senza scopo di lucro !!! --CristianoMA89 (msg) 12:26, 28 set 2009 (CEST)
Collegamenti esterni
[modifica wikitesto]Servirebbe un esperto per dare una sfoltita alla sezione, allo stato fuori standard.--Midnight bird 19:47, 20 nov 2009 (CET)
Cosa ci sarebbe da cambiare, secondo te? Nando.— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 84.223.150.178 (discussioni · contributi).
- Imho sarebbero da lasciare solo una manciata di siti sterttissimamente collegati alla voce, tutto il più è da togliere. Teknopedia non è una directory di siti web sull'argomento, e direi che, lasciati appunto due-tre siti, per gli altri si può usare Dmoz.--Midnight bird 19:35, 29 nov 2009 (CET)
Riassumiamo
[modifica wikitesto]sentitemi bene, questa voce e' troppo incasinata. Sto facendo una ricerca e di conseguenza ho dovuto riassumere il tutto, ma prima di sostituire la pagina preferisco che qualcuno controlli l'elaborato. Mi son permesso di aggiungere qualcos'altro in quanto anche io sono un praticante... Ecco qui:
KARATE - 空手 --Etimologia-- Karate - "arte della mano vuota" Kara significa aperto, vuoto. Te significa invece “mano”, ma anche “attività”, “arte”. Quindi Kara Te significa “Mano vuota”, vuota di armi, in quanto è essa stessa un’arma. “Kara” si interpreta pero’ anche come il vuoto dell'anima: infatti nel karateka ci dev’essere un vuoto dentro, una mente sgombra da ogni preoccupazione, tenuta sotto controllo; vanità, paura, orgoglio, desiderio di sopraffazione… un karateka dovrebbe svuotare il cuore e la mente da tutto ciò, non solo durante la pratica marziale, ma anche nella vita. Dunque, la vera essenza del karate è che quest’arte si applica in colpi a mani nude e rafforza il corpo e lo spirito. "Come la superficie di uno specchio riflette qualunque cosa le stia davanti, così il karateka deve rendere vuota la sua mente da egoismo e debolezze, nello sforzo di reagire adeguatamente a tutto ciò che potrebbe incontrare." G. Funakoshi Altri nomi di questa disciplina sono “te” (mano) o “bushi no te” (mano di guerriero).
--Storia-- Il Karate trova le sue origini nelle isole Ryūkyū, tra Formosa (Taiwan) e il Giappone, come forma di autodifesa, per necessità, senza armi. Le isole Ryūkyū erano fino al 1429 divise in 3 regni, e il piu’ importante –quello dell’isola maggiore, Okinawa- era diviso in tre principati pressoché’ indipendenti. Ora, nel 1429 i 3 regni furono unificati tra di loro nel florido Regno delle Ryūkyū, che grazie a un trattamento di favore dall’Impero Cinese e quello Nipponico detenne il monopolio dei commerci con l’Indonesia, ma per mantener e la pace vietò il possesso di armi per i civili, rinchiudendole tutte nel magazzino reale. Poi però nel 1608, in seguito alla battaglia di Sekigahara il regno, schierato con i vinti, fu invaso dal principe della vicina isola di Kyūshū (arcipelago giapponese), che per evitare rivolte, oltre che mantenere il divieto di armi, decise di requisire anche gli attrezzi da lavoro oltre l’orario, appunto, di lavoro. Così gli abitanti delle Ryokyu si arrangiarono, e svilupparono una forma di autodifesa a mano vuota contro i soprusi degli invasori: un’arte marziale fatta di colpi, detta Okinawa-te («mano di Okinawa») o anche to-de («mano cinese», per il precedente stato di protettorato delle isole tra entrambe le nazioni). Naturalmente questa era un’iniziativa segreta, esclusiva della sola classe nobile, tramandata da padre in figlio. Con gli invasori pero’ la nobilta’ si impoveri’ di molto, e gli antichi nobili si ritrovarono a coltivare i campi; l’arte marziale rimase l’unica traccia di un’antica aristocrazia.
Insomma, ogni famiglia divenne una scuola, e ricevette influssi diversi; e spesso molti, al ritorno di viaggi in Cina o in Giappone, portavano con se’ il ricordo di altre arti marziali. Gli stili piu’ importanti furono all’inizio 3: • Naha-te, sul modello del kung-fu/gongfu della Cina meridionale, • Shuri-te, sul modello del kung-fu gongfu della Cina settentrionale • Tomari-te, idem.
Quando l’oppressione finì, l’arte marziale non restò più segreta e così: • il primo grande maestro a razionalizzare e codificare quest’arte fu Kanga Sakugawa di Shuri (1733-1815), signore di Okinawa, soprannominato “To-de” perché influenzato dal kempo cinese.
• il suo allievo Sōkon Matsumura (1809-1901) fondo’ la scuola di To-de stile Shuri-te, un mix tra to-de, okinawa-te e Jigen-ryū (arte della spada giapponese). • Altro allievo di sakugawa, Anko Itosu (1832-1916), introdusse il to-de ad Okinawa e mise a punto i 5 kata’ detti Pinan,
• Gichin Funakoshi (1868-1957), allievo di quest’ultimi, diffuse con l’aiuto del suo amico Higaonna Kanryō l’Okinawa-te in giappone. Furono loro, tra grandi difficolta’ economiche, a codificarlo nella sua accezione attuale: fondarono cosi’ il Kara-Te. o Nel 1922 scrisse il “Ryu-kyu kempo: karate o ”. To-De (leggi kara-te) significava ancora «mano cinese» e i nomi dei kata erano quelli originari di Okinawa. o Nel 1931 il karate fu ufficialmente riconosciuto dal Butokukai, l’organizzazione imperiale per l’educazione della gioventù. o Nel 1935 pubblicò “Karate-do: kyohan”, sul kyohn [allenamento di tecniche a due] o Nel 1936, grazie al comitato nazionale di sostenitori del karate, venne costruito il dojo Shotokan («casa delle onde di pino») a Zoshigaya, primo dojo per karate. (“Shoto” era lo pseudonimo di Funakoshi). Per facilitare la diffusione del karate in Giappone l’ideogramma to, che si leggeva anche kara («cinese»), fu cambiato con un altro avente la stessa pronuncia, ma il significato di «vuoto». Vennero inoltre cambiati in giapponese i nomi originali delle tecniche e dei kata per renderli più comprensibili. • Chojun Miyagi (1888-1953), allievo di Higaonna diffuse intanto il karate in tutto il mondo orientale. • Nel dopoguerra le arti marziali furono proibite per eliminare lo spirito militarista nipponico, ma a poco a poco l’interesse per il karate crebbe anche in Occidente, dove fu diffuso dal maestro Gogen Yamaguchi “il gatto”(1909-1989). • Funakoshi lasciò la direzione dello stile Shotokan al figlio Yoshitaka, che trasformò profondamente lo stile elaborato dal padre, inserendovi attacchi lunghi e potenti, che facevano uso di nuove tecniche di calci. Yoshitaka morì di tubercolosi nel 1953.
--Stili-- Anche se Funakoshi fondo’ lo stile piu’ importante, lo Shotokan, dai suoi coetanei e compagni d’allenamento, nacquero altri stili. Tutt’oggi gli stili piu’ importanti sono: • Shotokan (onda di pino) fondato da Funakoshi, • Wado-ryu (La scuola della Via della Pace), basato sull’equilibrio, • Shito-ryu. basato sula forma –ha il maggior numero di kata’- • GoJu-ryu ('la legge dell'Universo respira dura e morbida’) o Naha-te, cioe’ lo stile delle origini, ancora in uso presso Okinawa; rifugge dalle competizioni sportive ed e’ una pura tecnica di letale autodifesa.
--Principi morali (Dojo Kun)— Il Dojo Kun (Dō = via, jo = luogo) e’ l’insieme dei prinicipi del karateka, e letteralmente significa "luogo dove si studia e si segue la via". Il Dojo Kun varia in base alla scuola e allo stile. Quello sotto riportato si riferisce allo Shotokan. Hitotsu jinkaku kansei ni tsutomuru koto - Il Karate è mezzo per migliorare il carattere Hitotsu makoto no michi o mamoru koto - Il Karate è via di sincerità Hitotsu doryoku no seishin o yashinau koto - Il Karate è mezzo per rafforzare la costanza dello spirito Hitotsu reigi o omonzuru koto - Il Karate è mezzo per imparare il rispetto universale Hitotsu kekki no yu o imashimuru koto - Il Karate è mezzo per acquisire l'autocontrollo Inoltre, Gichin Funakoshi interpretò il "kara" del Karate-dō con il significato di "purgare se stessi da pensieri egoisti e malvagi, perché solo con una mente e coscienza limpida il praticante può comprendere la conoscenza che riceve". Riteneva che il karateka doveva essere "interiormente umile ed esternamente gentile". Solamente comportandosi umilmente si può essere aperti alle molte lezioni del Karate. Questo può essere fatto solamente attraverso l'ascolto ed attraverso la ricezione delle critiche. Egli considerava la cortesia di primaria importanza. Diceva che "il Karate viene propriamente applicato solo in quelle rare situazioni in cui uno deve davvero atterrare qualcuno o essere da lui atterrato". Funakoshi ha ritenuto insolito per un appassionato l'utilizzo del Karate in uno scontro fisico reale più di una volta nella vita. I karateki "non devono mai essere facilmente trascinati in una lotta". Resta inteso che un colpo scagliato da un vero esperto potrebbe significare la morte. E chi abusa di quest’arte porta disonore a se stesso.
--L'abito (Gi) -- In quasi tutte le arti marziali vie’ una divisa, chiamata gi (pronuncia: ghi). Nel Karate, questa fu introdotta dal maestro Funakoshi per adeguarsi alle altre arti marziali. Quest’abito e’ molto umile, fatto di cotone bianco, non dipinto. E’ composto da una giacca (uwagi) e da un paio di pantaloni (zubon) bianchi e da una cintura (obi) il cui colore designa il grado raggiunto dal praticante. Oltre che "karate-gi", l'abito per la pratica può essere chiamato genericamente "keikogi" o "dogi"; il termine "kimono" invece indica semplicemente un “abito”, ma non la divisa in particolare. Infatti fino al ‘900 non esistevano ne’ il gi, ne’ i gradi.
--Gradi— Nel karate si usa un sistema di gradi, decrescenti per i dilettanti e crescenti per i professionisti. Si parte da un kyū (= bambino) di grado 6 per lo stile shotokan e man mano si decresce fino all’1: poi si partono in ordine crescente con i gradi dan (=adulto) dall’1 in poi. Per quanto riguarda le cinture, l’uso dei colori deriva dal fatto che la cintura, inizialmente solo bianca, col passare del tempo, a furia di utilizzarla, si sporcava e di conseguenza si anneriva. Perciò più una cintura era nera, ovvero sporca, più era vecchia, e quindi piu’ il suo possessore aveva esperienza. Da qui ha avuto origine la colorazione delle cinture bianca e nera e in seguito tutte le colorazioni intermedie in ordine cromatico.
9º, 8º e 7º kyu (non in uso per lo shotokan) si usano tonalita’ di azzurro
6º kyu: cintura bianca
5º kyu: cintura gialla
4º kyu: cintura rossa o arancione
3º kyu: cintura verde
2º kyu: cintura blu
1º kyu: cintura marrone
cintura nera 1º dan
cintura nera 2º dan
cintura nera 3º dan
cintura nera 4º dan
cintura nera 5º dan
cintura nera 6º dan
cintura nera 7º dan
cintura nera 8º dan
cintura nera 9º dan – grado attuale del maggior maestro italiano, il maestro D. Boffelli
Per passare di grado, logico, bisogna passare un esame, che consiste nel dimostrare le tecniche di fronte ad una commissione. L’esame può includere:
kata (forma): in esso si racchiudono le varie tecniche nelle 8 direzioni. Ogni kata ha una sua storia, una sua immaginaria situazione, e si valuta in base a: tecnica, kime (il bilanciamento di ogni tecnica), la potenza (P=FxV, dove la velocità risulta e’ molto piu’ incisiva della forza), l'espressività, il ritmo e la sua bellissima storia.
Bunkai kata: lo studio per l'applicazione pratica delle tecniche.
Kihon: esecuzione delle tecniche in una sola direzione, con forma perfetta: come un kata, ma con un solo avversario immaginario
kumite (combattimento): “Non ci sono dispute nel Karate” (Funakoshi). Combattimento nel pieno rispetto dell’avversario, facendo tecniche che, mirate a pochi millimetri al di fuori del corpo, non devono assolutamente nuocere all’avversario. Questo perche’ stiamo parlando di tecniche micidiali, e chi fa colpi seri e’ un grave pericolo.
— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 78.7.150.76 (discussioni · contributi) 16:33, 5 feb 2012 (CET).