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Beach waterpolo
La beach waterpolo (o "pallanuoto da spiaggia") è uno sport di squadra variante della pallanuoto ideato nel 1995 da Gualtiero Parisio, ingegnere napoletano ed ex pallanuotista del Circolo Canottieri Napoli.[1]
A differenza della pallanuoto, non si gioca in una piscina ma in mare, in un perimetro delimitato da una struttura gonfiabile. È governata da World Aquatics, che la vede come un'opportunità per democratizzare la pallanuoto al di fuori delle piscine e verso un pubblico giovane.[2]
Regole
[modifica | modifica wikitesto]Le regole dello sport sono molto simili a quelle della pallanuoto se non per piccole differenze. Le dimensioni del campo da gioco sono ridotte a 15 x 11,50 metri. I set non vengono più disputati a tempo, come nella pallanuoto, ma a punti, come nel tennis (solitamente si vince il set a sei punti).[3] Inoltre anche le porte sono diverse da quelle della pallanuoto, avendo una loro dimensione specifica: 2,50 x 0,80 metri.
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Asian Beach Games
[modifica | modifica wikitesto]La beach waterpolo è stata inserita nel 2008 nel programma degli Asian Beach Games, nell'anno della prima edizione dei giochi. La prima edizione è stata vinta dalla Nazionale di pallanuoto maschile del Kazakistan, che si è imposta sulle altre tre squadre partecipanti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Quando Gualtiero Parisio inventò «Pallanuoto d'amare», su waterpoloweb.com. URL consultato il 13-7-2010 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2015).
- ^ Water Polo Conference, Day 3: the three-day event comes to a close
- ^ (IT, EN) Cosa è la Beach Waterpolo, su waterpolodevelopmentworld.com. URL consultato il 13-7-2010.