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Bozza:Forte Petrazza
Forte Petrazza o Batteria Pietrazza Forti Umbertini | |
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Stato | Regno d'Italia, Germania Nazista |
Stato attuale | Italia |
Regione | Sicilia |
Città | Messina |
Informazioni generali | |
Tipo | Forte, Batteria |
Costruzione | 1 Gennaio 1888-1903 |
Materiale | Pietra sedimentaria, Mattone pieno di terra cotta, Calcestruzzo, Pietra lavica |
Condizione attuale | Ottimali |
Visitabile | si |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | Difesa del Porto e area centrale dello stretto |
Armamento | quattro postazioni per cannone e sei per obice |
Presidio | Fondazione Me.S.S.In.A. |
Azioni di guerra | i due conflitti mondiali |
Eventi | del 1941 e del 1943 ha ospitato artiglierie contraerei ed è perciò stata colpita durante le incursioni aeree del 1943 |
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Il Forte Petrazza o Batteria Pietrazza, è una fortificazione Umbertina situata lungo le coste dello Stretto di Messina, costruita tra la fine del ottocento e inizio del novecento, il cui nome deriva dalla località in cui è stato costruito. La struttura si trova tra le aree di Camaro Superiore e Bordonaro, nel comune di Messina, a un’altitudine di circa 230 metri sul livello del mare, orientata verso Est-Sud Est e distante circa 2550 metri dalla costa. Il fossato originale è stato quasi completamente coperto. Nonostante il passare del tempo, la fortificazione ha resistito al terremoto del 1908 e ai due conflitti mondiali, e oggi si presenta in buono stato di conservazione.[1][2]
Struttura Architettonica
[modifica | modifica wikitesto]A differenza di molte altre strutture Umbertine, il forte ha una pianta poligonale. Particolarmente distintivo è il lungo muro sinistro, caratterizzato da numerose feritoie, mentre il lato destro si estende oltre il fronte di gola, proteggendo anche il fianco destro dell’edificio. Un altro elemento che lo rende unico è l'assenza della classica caponiera standard, solitamente utilizzata per la difesa radente del fossato.[3][4]
Il forte, come tutte le fortificazioni umbertine presenti sul versante siciliano, è composto da pietra locale, ovvero rocce sedimentarie, calcestruzzo, mattoni pieni in terracotta e pietra lavica di origine etnea. Quest'ultima è assente nelle fortificazioni situate sul versante calabrese.[5]
Il forte dispone di soli due livelli, collegati da un’unica rampa situata di fronte all’ingresso. Sul terrapieno di combattimento sono ancora visibili le tracce delle piazzole circolari per gli obici, oggi ripianate con guaine di asfalto isolante. Durante i bombardamenti su Messina del 1941 e del 1943, la struttura fu utilizzata come postazione di artiglieria contraerea e subì danni in seguito agli attacchi aerei del 1943.[6]
Parco sociale
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il disarmo, il Forte Petrazza fu occupato abusivamente dalla criminalità locale. Successivamente, la Fondazione Me.S.S.In.A. trasformò la struttura nell’attuale Parco Sociale di Forte Petrazza. I servizi del Parco sono gestiti da cooperative di inserimento lavorativo aderenti al Consorzio Sol.E., che promuovono il recupero dei diritti di cittadinanza per persone con storie di vita segnate da profonde fragilità.
Il Parco Sociale di Forte Petrazza è diventato il centro operativo dei membri del Consorzio, un luogo destinato ad attività di formazione, ricerca, lavoro e integrazione sociale, oltre che uno spazio dedicato a feste ed eventi culturali.[7]
Forte Petrazza ospita anche una delle sedi della Fondazione di Comunità di Messina. Qui si sviluppano iniziative di valorizzazione dei beni culturali e ambientali, progetti innovativi, relazioni di comunità, percorsi personalizzati di inclusione sociale e azioni concrete per contrastare le mafie.[8]
Galleria
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Entrata de forte
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Struttura sotto il Forte Petrazza sembra essere una parte secondaria del complesso fortificato,
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L'interno della struttura.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Administrator, Forte Petrazza, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 25 dicembre 2024.
- ^ Parco-Museo "Forte Cavalli" - Messina, su www.fortecavalli.it. URL consultato il 25 dicembre 2024.
- ^ La fortificazione permanente dello Stretto di Messina.
- ^ Administrator, Forte Petrazza, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 26 dicembre 2024.
- ^ Sebastiano Genovese, Su una nuova cattura diNemichthys scolopaceusRich. nello Stretto di Messina, in Bolletino di zoologia, vol. 21, n. 1, 1954-01, pp. 81–92, DOI:10.1080/11250005409439192. URL consultato il 26 dicembre 2024.
- ^ Administrator, Forte Petrazza, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 25 dicembre 2024.
- ^ Fondazione di Comunità Messina – Un nuovo sito targato WordPress, su fdcmessina.org. URL consultato il 26 dicembre 2024.
- ^ Fondazione di Comunità Messina – Un nuovo sito targato WordPress, su fdcmessina.org. URL consultato il 25 dicembre 2024.