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Diamanti (film 2024)
Diamanti è un film del 2024 diretto da Ferzan Özpetek.[1][2]
Si tratta del quindicesimo film di Özpetek, con un cast corale che ha tra le protagoniste ben 18 attrici italiane. La canzone tema del film è interpretata inoltre da Giorgia che ritorna a collaborare con il regista italo-turco a 19 anni di distanza dopo Gocce di memoria per il film La finestra di fronte.[3]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Roma, estate 2024. Ferzan Özpetek convoca attrici e attori con cui ha lavorato nel corso degli anni, più alcune new entry, per sottoporre loro il copione del suo prossimo film, Diamanti. La trama del film si alterna ad alcune sedute di lettura a cui prendono parte il regista e le attrici protagoniste; durante una di esse Elena Sofia Ricci dichiara di non poter prendere parte alla lavorazione del lungometraggio per stare accanto a una sua amica malata. Ferzan dovrà quindi eliminare il suo personaggio.
Anni '70. Le sorelle Alberta e Gabriella Canova possiedono e dirigono una grande sartoria specializzata in costumi per il cinema e il teatro, nella quale lavorano diverse donne. In questo microcosmo al femminile si intrecciano molte storie: la capo sarta Nina ha un figlio hikikomori ante litteram; la ricamatrice Eleonora, vedova, è alle prese con la nipote Beatrice, che vive con piglio rivoluzionario gli anni di piombo; la tingitrice Carlotta; la modista Paolina, madre single del piccolo Simone, è in difficoltà economica; Nicoletta viene maltrattata e picchiata dal violento marito Bruno, che minaccia di ucciderla; Fausta è una single ironica e sensibile al fascino maschile; Giuseppina è una giovane stagista appena arrivata; Silvana è la cuoca delle sorelle Canova, una ex ballerina che ha sempre una parola di conforto e un pasto caldo per tutti.
All'atelier si presenta Bianca Vega, costumista premio Oscar che commissiona gli abiti per un importante film. La lavorazione dei costumi comporta un sovraccarico di lavoro e tensioni, dovuto sia alla severità di Alberta che al carattere esigente di Bianca. Le sarte trovano sempre il modo di reagire alle piccole e grandi sfide con forza e ironia, riuscendo anche a sistemare le proprie vite: Nina farà uscire suo figlio dalla catatonia; Eleonora, costretta a nascondere Beatrice nell'atelier, ne farà emergere il talento, al punto che Alberta la assumerà; anche Simone viene nascosto nell'atelier da Paolina, ma Alberta si offrirà di aiutare economicamente sua madre. Fausta e le altre, infine, cercheranno di difendere Nicoletta da Bruno, ma sarà la stessa donna a sbarazzarsi del marito, ritrovando la libertà.
Anche la vita delle sorelle Canova subisce degli scossoni: Alberta riceve la visita di Leonardo, una vecchia fiamma che l'aveva abbandonata a Parigi dopo averle promesso di stare insieme; Gabriella si crogiola invece nel trauma della tragica e prematura morte di sua figlia, trovando conforto nell'alcolismo. A confortare le due donne c'è l'anziana zia Olga, con la quale condividono regolarmente i pranzi: durante uno di questi, Alberta scoprirà Leonardo insieme a sua moglie, venendo così a sapere che egli l'aveva lasciata per stare accanto alla donna dopo che ella era rimasta paralizzata per un incidente; Alberta darà all'uomo un doloroso ma definitivo addio. In seguito, a causa di un'ubriacatura di Gabriella, si verificherà lo spiacevole incontro tra le rivali Alida Borghese e Sofia Volpi, rispettivamente attrice di teatro e di cinema, che farà rischiare alle sorelle la perdita di entrambe le clienti. Alberta affronta Gabriella, costringendola a scendere a patti una volta per tutte col proprio dolore.
La lavorazione degli abiti procede tra alti e bassi, fino a che non rimane da confezionare solo l'abito della protagonista, del quale l'eccentrico regista del film non è mai soddisfatto. Bianca rivela allora tutte le proprie insicurezze, spiegando che nonostante l'Oscar ella si sente comunque inadeguata perché donna. Le sarte si uniranno per trovare il rimedio: durante il pranzo di compleanno dell'atelier, tutte quante si mettono al lavoro per creare un sontuoso costume basato sul bozzetto originario di Bianca. L'abito sarà talmente bello che a nessuno importerà più il giudizio del regista.
Al termine delle riprese, Özpetek si aggira per il set ormai vuoto, rievocando le scene e rivivendo le emozioni della lavorazione. Qui ritrova Elena Sofia Ricci, vestita con abiti di scena: pur depennato dal copione, il suo personaggio ha comunque avuto un peso nella storia. L'attrice ricorda allora al regista che la magia del cinema non sta in quello che si vede, ma in quello che si sente. Il regista stesso dedicherà il film a Mariangela Melato, Virna Lisi e Monica Vitti, oltre che a tutte le donne.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Le riprese si sono svolte a Roma e sono cominciate il 4 luglio 2024 e si sono protratte fino a fine agosto dello stesso anno.
Ferzan Ozpetek ha dichiarato di aver tratto ispirazione per il film dai suoi primi anni nel cinema come aiuto regista, quando frequentava celebri sartorie di cinema e teatro, luoghi popolati principalmente da donne riferendosi anche alla sua infanzia trascorso tra sole donne. Così il mondo del costume come elemento narrativo e artistico centrale, mostrando anche abiti iconici come quelli di Claudia Cardinale ne Il Gattopardo e di Romy Schneider in Ludwig.[4]
La produzione si è avvalsa della collaborazione della Sartoria Tirelli, che ha fornito accesso ai suoi preziosi e storici archivi e coinvolgendo tutto il cast femminile per apprendere al meglio la vita e lo stile di lavoro di una grande sartoria oltre a tutti gli aspetti tecnici della produzione sartoriale. Tra i costumi più imponenti, l’abito rosso, realizzato con oltre 160 metri di tessuto, doppiato in crinolina nera, e un abito teatrale con una crinolina di otto metri. La pellicola, girata interamente a Roma, è un omaggio anche alla tradizione artigianale e alla creatività italiane.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 19 dicembre 2024.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mattia Pasquini, Ozpetek vuol fare Almodovar e in parte ci riesce: ecco com’è “Diamanti”, su Style Magazine, 20 dicembre 2024. URL consultato il 23 dicembre 2024.
- ^ Paolo Nizza, Diamanti, la magia del cinema e la forza delle donne. La recensione del film di Özpetek, su tg24.sky.it, 19 dicembre 2024. URL consultato il 23 dicembre 2024.
- ^ Lorenza Ferraro, “Diamanti”, Giorgia nella colonna sonora del nuovo film di Ferzan Özpetek, su allmusicitalia.it, 20 dicembre 2024. URL consultato il 23 dicembre 2024.
- ^ Diamanti, l'ultimo film di Ozpetek al cinema dal 19 dicembre, su Gazzetta dello sport, 18 dicembre 2024. URL consultato il 23 dicembre 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Diamanti, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Diamanti, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Diamanti, su Box Office Mojo, IMDb.com.