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Sessismo

con traduzioni parziali da : https://en.wikipedia.org/wiki/Sexism

Introduzione:

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Il sessismo è pregiudizio o discriminazione basato sul sesso o sul genere di una persona. Il sessismo può essere indirizzato verso chiunque, ma colpisce principalmente donne e ragazze.[1] È collegato ai ruoli di genere e agli stereotipi[2] e può includere la convinzione che un sesso o un genere sia intrinsecamente superiore a un altro.[3][4][5] Il sessismo estremo può favorire molestie sessuali, stupro e altre forme di violenza sessuale.[6] La discriminazione in questo contesto è definita come discriminazione nei confronti delle persone in base alla loro identità di genere o alle loro differenze di genere o di sesso.[7] Un esempio è la disuguaglianza sul posto di lavoro.[7] Il sessismo si riferisce alla violazione delle pari opportunità (uguaglianza formale) o alla violazione dell'uguaglianza dei risultati, anche chiamata uguaglianza sostanziale.[8] Il sessismo può derivare da usanze e norme sociali o culturali.[9]


-> creare sezione stereotipi di genere, se troppo grande da spostare in una pagina a se stante.

fonti versione inglese: https://en.wikipedia.org/wiki/Gender_role#Gender_stereotypes

https://en.wikipedia.org/wiki/Sexism#Gender_stereotypes

->mettere sezione sessismo nella lingua italiana

-> ampliare definizioni diversi contesti di sessismo su base della versione inglese

-> tradurre note in italiano se hanno cit

Stereotipi di genere

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Gli stereotipi di genere sono credenze ampiamente condivise sulle caratteristiche e sul comportamento delle persone in base al genere.[10]

"Il concetto di genere si riferisce anche alla costante costruzione sociale di ciò che è considerato 'femminile' e 'maschile' e si basa sul potere e sulle norme socioculturali riguardanti donne e uomini."[11] Studi empirici hanno rilevato credenze culturali ampiamente condivise secondo cui gli uomini sono più socialmente valorizzati e più competenti delle donne in diverse attività.[12][13]

Esempi di stereotipi di genere

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L'associazione a ciò che è considerato 'maschile' è spesso affiancata a tratti di forza e di successo, sia da soggetti che si considerano maschili che femminili.[14] La forza di questa associazione non è predetta da credenze esplicite, ma implicite.[15] Ad esempio i nomi maschili non famosi sono più probabilmente identificati erroneamente come famosi rispetto a nomi femminili non famosi; l'esperimento prova la presenza di uno stereotipo implicito del successo maschile.[16] I tratti femminili sono associati alla debolezza.[14]

Inoltre professioni particolari sono implicitamente associate ai generi: insegnanti di scuola elementare sono implicitamente stereotipati come femminili, e ingegneri sono stereotipati come maschili.[17]

Gli stereotipi di genere assumono varie declinazioni a seconda dell''ambito, con accezione prevalentemente negativa nei confronti delle donne.[12][13]

Nel mondo del lavoro

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Gli stereotipi di genere possono influenzare negativamente le possibilità delle donne di venire assunte;[18] questo fenomeno è una delle possibili spiegazioni per la mancanza di donne in posizioni importanti.[19] Posizioni manageriali e di potere sono spesso percepite come "maschili", ovvero considerate come richiedenti aggressività, competitività, forza e indipendenza.[20] Questi tratti non sono in linea con gli stereotipi di genere tradizionalmente femminile, influenzando quindi negativamente la possibilità per donne di essere promosse o assunte in posizioni manageriali.[21]

Poiché la forza è stata associata alla mascolinità,[22] lo sport si è evoluto in una rappresentazione significativa delle espressioni di mascolinità e, di conseguenza, è comunemente percepito come un dominio prevalentemente maschile.[23][24] Tuttavia, questo non esclude completamente la posizione e il ruolo delle donne nello sport. Questo è evidente dal numero crescente di donne che partecipano allo sport negli ultimi anni.

Nella carriera scolastica

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Secondo uno studio del 1972 condotto da Jean Lipman-Blumen, le donne cresciute seguendo ruoli di genere tradizionali fin dall'infanzia erano meno propense a voler ottenere un'istruzione superiore, mentre le donne cresciute con l'idea che uomini e donne sono uguali erano più propense a desiderare un'istruzione superiore. Questo risultato indica che i ruoli di genere trasmessi tradizionalmente possono influenzare gli stereotipi di genere. [25][26](parzilamente tradotto dalla pagina gender role-> mettere in discussione)

Dustin B. Thoman (2008) ipotizza che "la rilevanza socio-culturale dell'abilità rispetto ad altri componenti dello stereotipo di genere nella matematica possa influenzare le donne che perseguono la matematica".[27] Attraverso un esperimento che confrontava i risultati matematici delle donne sotto due diversi componenti dello stereotipo di genere nella matematica, che sono rispettivamente l'abilità matematica e l'impegno nella matematica, Thoman ha scoperto che la performance matematica delle donne è più probabile che venga influenzata dal negativo stereotipo dell'abilità, che è condizionato dalle credenze socioculturali negli Stati Uniti, piuttosto che dalla componente dell'impegno. Come risultato di questo esperimento e delle credenze socioculturali negli Stati Uniti, Thoman ha concluso che i risultati accademici degli individui possono essere influenzati dal componente dello stereotipo di genere nella matematica, che è a sua volta condizionato dalle credenze socioculturali.[27]

Conseguenze economiche e sociali

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I ruoli di genere tradizionali assumono che le donne siano le principali responsabili della cura dei bambini e degli anziani, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno un lavoro. La sociologa Arlie Hochschild approfondisce questo fenomeno nel suo libro "The Second Shift".[28] Questo "secondo turno" si riferisce al lavoro non retribuito che le donne svolgono nella sfera privata—lavori domestici, cucinare, pulire e prendersi cura della famiglia.[29] Dal punto di vista economico, questo lavoro addizionale limita la capacità delle donne di avanzare nella loro carriera a causa delle ulteriori responsabilità (non retribuite) a casa. I ruoli di genere hanno influenzato l'idea che le donne siano particolarmente adatte a ruoli più femminili, come i lavori domestici e le mansioni casalinghe.[30] L'OCSE ha rilevato che "In tutto il mondo, le donne dedicano al lavoro non retribuito da due a dieci volte più tempo rispetto agli uomini".[31]

Stereotipi di genere impliciti

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Gli stereotipi e i ruoli di genere possono essere sostenuti anche implicitamente. Gli stereotipi impliciti sono l'influenza inconscia di atteggiamenti di cui una persona può non essere consapevole di avere.

  1. ^ Angus Stevenson e Christine A., New Oxford American Dictionary, Oxford University Press, 2011, ISBN 978-0-19-989153-5.
    «Definisce il sessismo come "pregiudizio, stereotipizzazione o discriminazione, tipicamente contro le donne, sulla base del sesso".»
  2. ^ David Matsumoto, The Handbook of Culture and Psychology, Oxford University Press, 2001, p. 197, ISBN 978-0-19-513181-9.
  3. ^ Ann E. Cudd e Leslie E. Jones, Sexism, in Frey, R. G.; Wellman, Christopher Heath (a cura di), A Companion to Applied Ethics, Blackwell Companions to Philosophy, John Wiley & Sons, 2008, p. 104, ISBN 978-1-4051-7190-8.
    «"Nel senso più accurato e specifico [...] il 'sessismo' si riferisce a una forma di oppressione storicamente e globalmente diffusa contro le donne."»
  4. ^ Gina Masequesmay, Sexism, in O'Brien, Jodi (a cura di), Encyclopedia of Gender and Society, Volume 2, SAGE Publications, 2008, pp. 748–751, ISBN 978-1-4522-6602-2.
    «"Il sessismo di solito si riferisce a pregiudizi o discriminazioni basati sul sesso o sul genere, specialmente contro donne e ragazze. [...] Il sessismo è un'ideologia, o pratiche, che mantiene il patriarcato o la dominazione maschile."»
  5. ^ Jennifer Hornsby, Sexism, in Honderich, Ted (a cura di), The Oxford Companion to Philosophy, 2nd, Oxford University Press, 2005, ISBN 978-0-19-103747-4.
    «"Definisce il sessismo come 'pensiero o pratica che può permeare il linguaggio e che assume l'inferiorità delle donne rispetto agli uomini'"»
  6. ^ Gerald D. Robin, Forcible Rape: Institutionalized Sexism in the Criminal Justice System, in Division of Criminal Justice, University of New Haven, University of New Haven.
  7. ^ a b Sharyn Ann Lenhart, Clinical Aspects of Sexual Harassment and Gender Discrimination: Psychological Consequences and Treatment Interventions, Routledge, 2004, p. 6, ISBN 978-1-135-94131-4.
    «"Discriminazione di Genere o di Sesso: Questo termine si riferisce ai tipi di stereotipi di genere che hanno un impatto negativo. Il termine ha definizioni legali, nonché teoriche e psicologiche. Le conseguenze psicologiche possono essere più facilmente dedotte dalle ultime, ma entrambe le definizioni sono significative. Teoricamente, la discriminazione di genere è stata descritta come (1) le ricompense diseguali che uomini e donne ricevono nel luogo di lavoro o nell'ambiente accademico a causa della loro differenza di genere o di sesso (DiThomaso, 1989); (2) un processo che si verifica nei contesti lavorativi o educativi in cui a un individuo viene limitato apertamente o velatamente l'accesso a un'opportunità o a una risorsa a causa del sesso o del genere, o gli viene data l'opportunità o la risorsa con riluttanza e può affrontare molestie per averla scelta (Roeske & Pleck, 1983); o (3) entrambi."»
  8. ^ M. De Vos, The European Court of Justice and the march towards substantive equality in European Union anti-discrimination law, in International Journal of Discrimination and the Law, vol. 20, n. 1, 2020, pp. 62-87.
  9. ^ Macfarlane, Christina; Coppack, Sean; Masters, James, FIFA must act after death of Iran's 'Blue Girl,' says activist, su CNN, 12 settembre 2019. URL consultato il 20 giugno 2020.
  10. ^ A. S. R. Manstead e Miles Hewstone, The Blackwell Encyclopedia of Social Psychology, Blackwell, 1999, pp. 256–257, ISBN 978-0-631-22774-8.
  11. ^ Katrina Hamberg, Gender bias in medicine, in Women's Health, vol. 4, n. 3, maggio 2008, pp. 237–243, DOI:10.2217/17455057.4.3.237, PMID 19072473.
  12. ^ a b David G. Wagner e Joseph Berger, Gender and Interpersonal Task Behaviors: Status Expectation Accounts, in Sociological Perspectives, vol. 40, n. 1, 1997, pp. 1–32, DOI:10.2307/1389491, JSTOR 1389491.
  13. ^ a b John E. Williams e Deborah L. Best, Measuring Sex Stereotypes: A Multinational Study, Sage, 1990, ISBN 978-0-8039-3815-1.
  14. ^ a b L. A. Rudman e A. G. Greenwald, Implicit self-concept and evaluative implicit gender stereotypes: Self and ingroup share desirable traits, in Personality and Social Psychology Bulletin, vol. 27, n. 9, 2001, pp. 1164–1178, DOI:10.1177/0146167201279009.
  15. ^ Anthony G. Greenwald e Mahzarin R. Banaji, Implicit social cognition: Attitudes, self-esteem, and stereotypes, in Psychological Review, vol. 102, n. 1, 1995, pp. 4–27, DOI:10.1037/0033-295x.102.1.4, PMID 7878162.
  16. ^ M. R. Banaji e A. G. Greenwald, Implicit gender stereotyping in judgments of fame, in Journal of Personality and Social Psychology, vol. 68, n. 2, 1995, pp. 181–198, DOI:10.1037/0022-3514.68.2.181, PMID 7877095.
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  19. ^ M. E. Heilman, Description and Prescription: How Gender Stereotypes Prevent Women's Ascent Up the Organizational Ladder, in Journal of Social Issues, vol. 57, n. 4, 2001, pp. 657–674, DOI:10.1111/0022-4537.00234.
  20. ^ M. E. Heilman e A. H. Eagly, Gender Stereotypes Are Alive, Well, and Busy Producing Workplace Discrimination, in Industrial and Organizational Psychology, vol. 1, n. 4, 2008, pp. 393–398, DOI:10.1111/j.1754-9434.2008.00072.x.
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  25. ^ J. Lipman-Blumen, How ideology shapes women's lives, in Scientific American, vol. 226, n. 1, gennaio 1972, pp. 34–42, Bibcode:1972SciAm.226a..34L, DOI:10.1038/scientificamerican0172-34.
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  28. ^ R. Kuttner, She Minds the Child, He Minds the Dog, in The New York Times, 25 giugno 1989, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 26 ottobre 2022.
  29. ^ T. N. Greenstein, Husbands' Participation in Domestic Labor: Interactive Effects of Wives' and Husbands' Gender Ideologies, in Journal of Marriage and Family, vol. 58, n. 3, 1996, pp. 585–595, DOI:10.2307/353719, ISSN 0022-2445 (WC · ACNP), JSTOR 353719.
  30. ^ C. J. Cranford, Gendered Projects of Solidarity: Workplace Organizing among Immigrant Women and Men, in Gender, Work & Organization, vol. 19, n. 2, marzo 2012, pp. 142–164, DOI:10.1111/j.1468-0432.2011.00585.x, ISSN 0968-6673 (WC · ACNP).
  31. ^ Gaelle Ferrant, Unpaid Care work: The missing link in the analysis of gender gaps in labour outcomes, Dicembre 2014.