Utente:DrNig/Sandbox

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I due gemelli umani

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I protagonisti del gioco, due fratelli umani, un maschio ed una femmina chiamati nelle versioni inglese/internazionale e coreana rispettivamente Aether e Lumine (T, KōngP e T, Yíng‍P in cinese; ?, Sora e ?, Hotaru in giapponese), caratterizzati da quelli che molti personaggi ed entità definiscono come "capelli d'oro". Hanno viaggiato per il cosmo esplorando innumerevoli mondi prima di ritrovarsi a Teyvat: arrivati durante la catastrofe che portò alla distruzione di Khaenri'ah, tentarono di fuggire ma furono bloccati ed imprigionati da una Dea misteriosa al servizio dei "Princìpi celesti", venendo privati dei loro poteri nel processo; vennero inoltre separati, col gemello del giocatore ritrovatosi a vivere la distruzione di Khaenri'ah mentre il gemello scelto dal giocatore arriva a Teyvat cinque secoli dopo, in un mondo da tempo ristabilito. Entrambi sono spadaccini provetti e, prima di essere catturati dalla Dea misteriosa, potevano evocare della ali eteree di luce per volare; inoltre, entrambi sembrano avere una durata della vita estremamente lunga. Stando al loro stile di combattimento nel gioco, si può notare che Aether è destrorso mentre Lumine è ambidestra.

Aether e Lumine sono doppiati rispettivamente da: Luyin e Yanning in cinese[1], Zach Aguilar e Sarah Miller-Crews in inglese[2], Shun Horie e Aoi Yūki in giapponese[2], e Lee Kyung-tae e Lee Sae-a in coreano[3].

Il Viaggiatore/la Viaggiatrice

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Vagando per mesi per Teyvat in seguito all'incontro con la Dea misteriosa, il protagonista incontra Paimon durante una sessione di pesca, la quale lo soprannomina "il Viaggiatore/la Viaggiatrice" (per comodità, da qui in avanti verrà usato solo il termine "Viaggiatore"). Stringendo amicizia con la fatina e iniziando a viaggiare con lei, quest'ultima lo esorta a viaggiare per Teyvat per chiedere udienza ai Sette, gli dei che governano le altrettante nazioni del continente per chiedere informazioni sul suo gemello scomparso e come poter ritornare a casa.

Il Viaggiatore ha come obiettivo primario quello di ritrovare il proprio gemello, cosa che inizialmente lo rende generalmente indifferente alle problematiche legate a persone e nazioni che incontra o ai costumi dei vari luoghi in cui arriva, tuttavia i legami che nel tempo forma nel suo viaggio fanno sì che si lasci coinvolgere dagli eventi, collaborando attivamente alla risoluzione di questi conflitti; inoltre, durante l'unico, breve incontro avuto col suo gemello, questi lo esorta a non affrettarsi e ad esplorare il mondo così che, quando si rincontreranno alla fine del suo viaggio, anche lui ne avrà visto e capito la "vera natura". Il Viaggiatore possiede notevoli capacità di adattamento, imparando la lingua di Teyvat nel giro di un paio di mesi e, per la sua natura aliena, sembra essere immune o trascendere alcune leggi del mondo e viene definito un "Discendente" dai Fatui per questa sua non appartenenza a Teyvat; tra queste abilità c'è una peculiare affinità elementale che gli dà la capacità di manipolare più elementi senza l'ausilio di una Visione nonché il poterne usare diversi assieme (come visto nello scontro con Tartaglia a Liyue, anche se nel normale gameplay ne può usare solo uno alla volta), l'immunità o elevata resistenza alle tossine dell'Abisso, e l'abilità di poter percepire le tracce elementali delle creature nell'ambiente. Sebbene la sua natura aliena sia trattata per lo più come un segreto, eccezion fatta per gli Archon i quali sembrano intuirlo o saperlo fin da subito, ci sono alcuni personaggi i quali, grazie alle loro capacità o arrivandoci per logica, hanno intuito che il Viaggiatore non sia natio di Teyvat.

Costellazione: Viator/Viatrix (il/la viandante)

Il Principe/la Principessa dell'Abisso

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«Io ho già attraversato questo mondo. Quando raggiungerai la fine del tuo viaggio come ho fatto io, vedrai con i tuoi occhi la vera natura di questo mondo.»

Dopo esser stato catturato dalla Dea misteriosa, il gemello del Viaggiatore si è ritrovato a Teyvat, assistendo impotente alla distruzione di Khaenri'ah; in seguito il gemello ha visitato Teyvat assieme a Dainsleif, un khaenri'ano, separandosi da lui una volta terminato il loro viaggio. Nei secoli ha iniziato a nutrire sempre più disprezzo verso gli dei ed i "Princìpi celesti", affiliandosi con l'Ordine dell'Abisso con l'obiettivo di vendicarsi per ciò che gli dei hanno causato a se stesso, a suo fratello/sua sorella ed al mondo, e diventando infine il capo dell'organizzazione col titolo di "Principe/Principessa". Nonostante la spietatezza che guida i suoi intenti, il gemello nutre comunque un grande affetto per il Viaggiatore, esortandolo a scoprire Teyvat prima di riunirsi a lui così da farlo maturare a sua volta senza imporgli quella che è diventata la sua personale visione del mondo. Attualmente il suo scopo, e quello dell'Ordine, è attivare il Telaio del fato: un marchingegno capace di ritessere le linee geomantiche di Teyvat così da poter attaccare i Princìpi celesti prima che questi si risveglino.

Una fatina che il Viaggiatore trae in salvo dall'annegamento pescando all'inizio del gioco, con la quale il Viaggiatore stringe amicizia ed inizia a viaggiare per Teyvat; è inoltre la mascotte del gioco, venendo usata nei vari media e per presentare eventi o novità relativi al gioco. Nonostante le sue origini rimangano ancora un mistero, si sa che è "nata" meno di quattro secoli fa[4]. All'interno del gioco è solitamente lei che parla con gli altri personaggi della storia, essendo lei che guida il Viaggiatore nell'arrivo in ogni nazione. Caratterialmente, Paimon è permalosa, ingenua e talvolta sprovveduta, badando soprattutto a tesori e cibo (non raramente con disappunto del Viaggiatore), e a causa della sua stazza minuta si tiene alla larga dalla mischia; nonostante i suoi difetti, è fedele e genuinamente attaccata al Viaggiatore, preoccupandosi spesso per lui quando questi, a causa dei suoi poteri, si sente male o sembra entrare in trance.

Come molte altre entità divine nel gioco, il nome di Paimon fa riferimento ad un demone elencato nell'Ars goetia: in particolare si riferisce all'omonimo Paimon, uno dei nove re dell'inferno, la cui sapienza gli consente di sapere lo stato del mondo. Ciò si riflette nel fatto che Paimon, conoscendo Teyvat, stia facendo da guida al Viaggiatore nel suo viaggio.

È doppiata da DuoDuo Poi in cinese[5], Corina Boettger in inglese[6], Aoi Koga in giapponese[6], e Kim Ga-ryeong in coreano[7].

Mondstadt, dal tedesco "Città della Luna", è la regione da cui il Viaggiatore inizia il suo viaggio dopo aver incontrato Paimon ed è nota come la nazione della libertà. È una regione boschiva, impervia e ricca di crinali tra cui svetta il Picco del Drago, una gelida montagna il cui freddo è magicamente imbevuto nella roccia stessa che la compone; l'omonima capitale della regione, Mondstadt, è nota per la sua industria vinicola e le poesie dei suoi bardi. Secoli prima, incarnando i suoi ideali di libertà, il dio di anemo Barbatos decise di non governare la regione, lasciando la libertà al suo popolo di comandarsi da sola e istituendo come suoi protettori i "Quattro venti" di Mondstadt.

Venti è l'attuale incarnazione del dio dei venti Barbatos, che vive a Mondstadt sotto le spoglie di un giovane bardo che suona la lira. In origine Barbatos non era un dio ma un folletto elementale dei Mille Venti: durante la Guerra degli Déi, terminata duemila anni prima dell'inizio del gioco, Barbatos fu testimone della lotta per il potere tra il precedente dio dei venti e delle tempeste, il tirannico Decarabian, e il dio-re del vento del Nord, Lupus Boreas, che fece declinare l'antica regione di Mondstadt nelle gelide bufere divine create dagli scontri tra i due déi; per questo motivo la guerriera Gunnhildr, a capo del suo clan, provò a guidare il popolo altrove per sfuggire alla dispotica guida di Decarabian ma le bufere avevano intrappolato la popolazione, e la ragazza iniziò a pregare per la loro libertà: la sua fede venne accolta da Barbatos, che donò a Gunnhildr la forza di proteggere gli altri. La svolta per i mondstadiani avvenne quando Barbatos divenne amico con un giovane bardo senza nome, che voleva vedere il mondo e decise di ribellarsi a Decarabian: il bardo, assieme a Barbatos, Gunnhildr, Amos (l'amante di Decarabian)[8], e un guerriero dai capelli rossi[9], insorse per uccidere il tiranno e riuscì a costo della vita. Quando Boreas non prese il posto di Decarabian ma si tirò indietro per badare alle sue terre, Barbatos ascese a divinità prendendo le sembianze del suo amico bardo per onorarne la memoria, usando la sua lira per evocare i venti e purificare la regione dal ghiaccio affinché il suo nuovo popolo trovasse un nuovo posto per vivere libero, rimodellandola e rendendola fertile nel processo. Dopo la fine della Guerra degli Déi, Barbatos iniziò a vagare il mondo per conoscerne gli abitanti e alleviare il dolore causato dalla guerra diffonendo la musica e il vino, e infine decise di lasciare che fosse il suo popolo a governarsi, "liberi" dall'ombra del loro stesso dio, ponendo a difesa di Mondstadt i "Quattro venti" e cadendo in un sonno, risvegliandosi durante l'era della tirannia del clan Lawrence a causa delle preghiere del suo popolo, iniziando a vagare la terra come Venti.

Una volta tornato a Teyvat, Venti iniziò a portare piccoli momenti di gioia alla gente con le sue canzoni, e scontrandosi apertamente con le regole dei Lawrence: fece così la conoscenza di Vennessa, aiutandola a vincere la sua ultima battaglia che permise la rivolta che portò alla caduta dei Lawrence e alla seconda liberazione dei mondstadiani dalla tirannia. Un altro intervento divino da parte di Barbatos sconosciuto alla gente di Mondstadt avvenne durante il Cataclisma, quando evocò Dvalin per abbattere il drago nero Durin[10], le cui involontarie esalazioni tossiche erano un pericolo per la vita della nazione, isolando i resti del drago nero nella montagna chiamata Picco del Drago; Barbatos in seguito venne chiamato assieme agli altri Archon per punire Khaenri'ah: con la fine di Khaenri'ah, Barbatos si allontanò dai Princìpi celesti e cadde nuovamente nel sonno, risvegliandosi qualche mese prima degli eventi del gioco per scoprire la situazione in cui si trovava Dvalin, ora chiamato Terrore alato. Il suo tentativo di curare il drago dalla corruzione abissale viene però inavertitamente interrotto dal Viaggiatore e Paimon, coi quali in seguito entra in contatto per attuare il suo piano per guarire il drago: dopo che alcuni agenti dell'Abisso mandano in fumo il suo primo tentativo di curarlo, Venti e il Vaggiatore, con l'aiuto di Jean e Diluc, affrontano il drago nel suo antro, dove Venti riesce finalmente a guarirlo e a riappacificarsi con lui. In seguito, preso alla sprovvista, perderà la propria gnosi per mano di Signora, perdendo il suo legame con Celestia e parte del suo potere divino ad essa legato.

Venti si mostra come un ragazzino svogliato e rilassato, per certi versi anche burlone (cosa che gli è valso da parte di Paimon il nomignolo di "bardo stonato"), che prende ogni cosa poco seriamente o come un gioco; tuttavia ha un lato maliziosamente attento e pronto ad affrontare una situazione con la dovuta serietà: non si fa nemmeno troppi scrupoli in quello che dice, parlando senza peli sulla lingua e con l'ardore anche di insultare, più o meno velatamente, gli altri che lo fronteggiano. Nonostante non la sbandieri pubblicamente, non ha problemi a far capire la sua natura divina agli altri. Nonostante la sua giovane apparenza talvolta gli causi problemi in merito, Venti è un gran bevitore e amante del vino e di bevande alcoliche in genere.

Come tutti gli Archon, una parte dei suoi capelli si illumina quando utilizza i suoi poteri (nel caso di Venti, le sue treccine si illuminano di turchese) e, per impedire che chiunque possa capire il suo status divino, porta con sé una Visione finta. Nel gioco, i poteri di Venti gli permettono di evocare una breve corrente ascensionale che può usare anche per librarsi in volo e scoccare un freccia di vento che, esplodendo, genera un violento vortice d'aria che risucchia tutto quello che è abbastanza vicino; nelle leggende invece viene raccontato come i venti di Barbatos siano così impetuosi da poter modificare la geografia e le caratteristiche di un continente.

Come molte altre entità divine nel gioco, il nome di Barbatos fa riferimento ad un demone elencato nell'Ars goetia: in particolare si riferisce all'omonimo Barbatos, uno dei duchi dell'inferno, i cui poteri consentono di comprendere il linguaggio animale, trovare segreti celati dalla magia, la conoscenza di eventi passati e futuri, e la risoluzione delle liti.

Costellazione: Carmen dei ("il canto del dio")

È doppiato da Miaojiang in cinese[11], Erika Harlacker in inglese[12], Ayumu Murase in giapponese[12], e Jung Yoo-jung in coreano[13].

Amber è una Vigilante dei Cavalieri di Favonius, attualmente l'unica Vigilante in servizio e nota come la Cavaliere Cremisi, che il Viaggiatore incontra mentre si dirige verso Mondstadt. È una ragazza energica, gentile e decisa, sempre pronta ad aiutare il prossimo e a mettersi alla prova; inoltre è pluricampionessa con l'aliante (uno strumento col quale le persone possono lanciarsi e planare). La figura più importante nella vita di Amber è stata suo nonno, un mercenario che si stabilì a Mondstadt e, prima di sparire, fondò i Vigilanti di cui lei è entrata a far parte con l'obiettivo di riportare lustro al gruppo, nonostante sia rimasta l'unica a farne parte. Dopo la scomparsa del nonno, Amber trovò il coraggio di iniziare a tracciare la propria strada dopo aver letto un libro di storie sul volo, ricevendo la sua Visione come premio per la sua nuova determinazione. I suoi poteri, legati all'elemento pyro, le permettono di lanciare una pioggia di frecce infuocate davanti a sé; inoltre Amber ha costruito il Baron Coniglio, un pupazzo esplosivo a detonazione ritardata che usa come distrazione.

Amber è la deuteragonista nella miniserie a fumetti di Genshin ambientata un anno prima del gioco: lì Amber, indagando su un incidente riguardante del "fuoco nero", trova una misteriosa e schiva ragazza di nome Collei; aiutandola, Amber scopre che è Collei ad aver causato l'incidente perché suo malgrado, la ragazza contiene dei resti divini nel suo corpo. Dopo che Cyno riesce ad estrarre i resti da Collei, Amber va ad affrontare il Fatuus che la stava cercando, Barnabas, sconfiggendolo grazie anche all'intervento di Diluc. Nella storia, come sovracitato, incontra il Viaggiatore fuori delle mura di Mondstadt e, per precauzione, lo scorta preventivamente in città in quanto persona non identificata; in seguito collabora nel piano di Jean per fermare le tempeste di Terrore alato. Inoltre insegna al Viaggiatore ad usare l'aliante per planare in vece di suo istruttore, preparandolo alla prova per la patente di volo.

Costellazione: Lepus ("la lepre")

È doppiata da Cai Shujin in cinese[14], Kelly Baskin in inglese[15], Manaka Iwami in giapponese[15], e Kim Yeon-woo in coreano[16].

Kaeya Alberich è il Capitano di cavalleria dei Cavalieri di Favonius. Un tipo tanto misterioso quanto carismatico, Kaeya ha sempre un'aria spensierata stampata in volto e raramente lascia trasparire i suoi pensieri e le sue emozioni. Dedicato a sgominare i problemi più nascosti di Mondstadt, non ha problemi ad essere più spietato tanto più è losca la situazione in cui si ritrova; nonostante ciò evita in ogni modo possibile che gli innocenti vengano coinvolti dalle sue operazioni. Quando non è in servizio, è solito bazzicare le taverne, sempre con l'orecchio teso a carpire le chiacchiere e i segreti della gente tra un bicchiere di liquore e l'altro.

Le sue origini sono alquanto misteriose, essendo noto, prima del suo arrivo a Mondstadt, solo che provenga dalla nazione perduta di Khaenri'ah (come visibile dalla sua pupilla a forma di stella a quattro punte) e che in segreto lui dovesse essere un agente infiltrato a Mondstadt. Da ragazzo perse il padre mentre viaggiava con lui nei pressi del Vigneto Prima Luce, venendo adottato dalla famiglia Ragnvindr diventando il fratellastro di Diluc. Un tempo molto affiatati, tra i due non scorre più buon sangue dopo la morte di Crepus, il padre di Diluc. Fu proprio con la morte di Crepus che Kaeya ottenne la sua Visione: tormentato tra la responsabilità del suo ruolo da infiltrato e l'affetto datogli dalla famiglia Ragnvindr, Kaeya decise di confessare i propri segreti e dubbi a Diluc, col quale finì per scontrarsi; tra i colpi, una Visione apparì a Kaeya, fermando lo scontro e segnando la definitiva rottura tra i due. Coi suoi poteri, legati all'elemento cryo, Kaeya può scagliare cristalli di ghiaccio, utilizzandoli per dei veloci fendenti o creandone altri attorno a sé.

È uno dei personaggi della miniserie a fumetti ambientata un anno prima del gioco: indagando sull'incidente del "fuoco nero", inizialmente Kaeya posa le sue attenzioni su Diluc in quanto l'incidente ha troppe similitudini con quanto accaduto la sera che Crepus morì; quando scopre che c'è Collei dietro l'accaduto, reputandola una minaccia troppo pericolosa, si prepara ad ucciderla, fermandosi solo quando la stessa Collei si mostra quasi di buon grado pronta a morire. Per sviare l'attenzione sull'incidente, infine Kaeya "arresta" Diluc e lo "consegna" ai Fatui, sapendo che si sarebbe liberato facilmente una volta lontano da occhi indiscreti. Durante la storia, Kaeya ha un ruolo minore, introducendo il Viaggiatore a Jean e aiutando nelle prime fasi del piano di quest'ultima.

Costellazione: Pavo ocellus ("il piccolo occhio del pavone")

È doppiato da Sun Ye in cinese[17], da Josey Montana McCoy in inglese[18], da Kōsuke Toriumi in giapponese[18] e da Jeong Joo-won in coreano[19].

Jean Gunnhildr è l'attuale Gran maestro reggente dei Cavalieri di Favonius, ruolo appuntatole dal Gran maestro Varka durante la sua assenza, e di conseguenza ricopre al momento la carica di "Leone del Sud di Mondstadt", uno dei "Quattro venti". Jean è una donna estremamente ordinata e previdente, orgogliosa del suo compito, che mette il dovere e il benestare della sua città e dei cittadini al di sopra di ogni altra cosa, anche ciò dovesse portarla allo sfinimento. L'aver già dimostrato più volte il proprio valore in campo fin da giovane, oltre ad essere discendente dell'antico clan Gunnhildr, le è valso il prestigioso titolo di Cavalier Dente di leone a soli quindici anni. Ha un legame molto stretto con Lisa, la quale le fa da confidente e spesso cerca di dissuaderla dall'arrivare a sfiancarsi, con pochi risultati. Nonostante il suo carattere forte, Jean si trova in difficoltà quando è con sua sorella Barbara: dopo che i loro genitori si separarono quando erano piccole, le due seguirono strade diverse, creando un divario che le imbarazza quando si trovano assieme in momenti conviviali.

Jean ottenne la sua Visione dopo che, appuntata Gran maestro reggente, si è ritrovata a dover gestire faide interne causate da un dissidente dei Cavalieri ed altre pressioni diplomatiche: nonostante l'inesperienza, riuscì a risolvere i guai che affliggevano la città e in un successivo momento di raccoglimento personale, ottenne il gioello, giurando su di esso di proteggere Mondstadt. I suoi poteri sono legati all'elemento anemo, e le consentono da un parte di incanalare una potente raffica di vento nella sua spada con cui scagliare via i nemici, dall'altra di evocare un campo di denti di leone col quale curare i suoi alleati.

Nella storia, Jean viene presentata al Viaggiatore da Kaeya, chiedendogli aiuto a contrastare la minaccia di Terrore alato: nonostante la situazione critica, Jean dimostra di avere già un piano per fermare le tempeste create dal drago, interrompendo il suo legame con le linee geomantiche e coordinando gli sforzi del Viaggiatore, Amber, Kaeya e Lisa. In seguito, Jean riappare chiamata da Diluc per lavorare "all'ombra dei Cavalieri" e dei Fatui dopo la scoperta che dietro agli attacchi di Terrore alato ci fosse l'Ordine dell'Abisso, aiutando a liberare il drago dal loro giogo.

Costellazione: Leo minor ("il Leone Minore")

È doppiata da Lin Su in cinese[20], da Stephanie Southerland in inglese[21], da Chiwa Saitō in giapponese[21], e da Ahn Young-mi in coreano[22].

Lisa Minci è una strega e la bibliotecaria dei Cavalieri di Favonius, ruolo che tuttavia non le impedisce di aiutare attivamente Jean e i Cavalieri nella sicurezza della città. Tempo addietro, Lisa era iscritta all'Akademiya di Sumeru, distinguendosi come la studente più brillante degli ultimi due secoli, tuttavia dopo essersi laureata decise di abbandonare la vita accademica dopo aver visto gli effetti nocivi che comporta una vita dedita spasmodicamente allo studio. Ha un carattere svogliato, quasi indifferente, ed è spesso dedita a rilassarsi, passando il suo tempo a leggere o riposare e talvolta delegando anche i suoi compiti, ma paradossalmente proprio la sua pigrizia rende Lisa estremamente efficiente nelle sue mansioni, e grazie alle sue vaste conoscenze e al suo grande potere magico è una risorsa fondamentale per i Cavalieri. Nonostante la sua aria apparentemente distante e insensibile a tutto ciò che la circonda, dimostra affetto con le persone che le sono più vicine con nomignoli o assumendo maniere giocosamente provocanti; ha tuttavia anche un lato sadico che la fa temere da tutti i mondstadiani, i quali, per evitare di essere folgorati da lei, rispettano le regole della biblioteca alla lettera ed evitano di farla innervosire (si è potuto vedere un esempio di ciò durante il prologo dell'evento "Invito del Florvento", in cui Lisa venne rimproverata da Jean per aver tentato di far "rinsavire" due ubriachi molesti usando i suoi poteri elettrici).

Lisa ottenne la sua Visione semplicemente pensando di necessitarne una durante una delle sue sessioni di studio sulla maestria degli elementi, ritrovandosela in mano; Lisa ha idee contrastanti sulla natura delle Visioni e crede che dietro il loro potere ci possa essere un altro e terribile fine nascosto, un dubbio che si annida costantemente nella sua testa e a cui spera un giorno di poter dare una risposta. I suoi poteri sono legati all'elemento electro e le permettono di attaccare i nemici in vario modo: può farlo direttamente con potenti scosse, o applicando una carica elettrica sui nemici per poi scagliare su di loro una folgore, oppure evocando una lanterna magica chiamata Rosa fulminante la quale colpisce continuamente ogni nemico a portata.

Lisa ha un ruolo secondario nella miniserie a fumetti ambientata un anno prima degli eventi del gioco: oltre ad assistere nelle investigazioni sul fuoco nero, grazie ai suoi contatti all'Akademiya, Lisa riesce a richiedere l'intervento di Cyno così da poter estrarre i resti divini presenti nel corpo di Collei. Nella storia del gioco, Lisa viene presentata nello studio di Jean nell'attesa che Kaeya portasse da loro il Viaggiatore, e assistendo nelle prime fasi del piano di Jean.

Costellazione: Tempus fugit ("il tempo fugge")

È doppiata da Zhong Ke in cinese[23], da Mara Junot in inglese[24], da Rie Tanaka in giapponese[24], e da Park Go-woon in coreano[25].

Diluc Ragnvindr è un magnate dell'industria vinicola di Mondstadt, proprietario del Vigneto Prima Luce e della locanda Dono dell'Angelo, ed ex Cavaliere di Favonius, dei quali aveva scalato i ranghi grazie alle sue notevoli doti combattive e tattiche. È un nobiluomo dedito a proteggere nell'ombra la regione dalle minacce più celate di Teyvat, utilizzando le sue ricchezze, le sue avanzate capacità strategiche e i suoi contatti per riuscire nell'intento, al contempo sfruttando il suo acume per gestire gli affari della sua cantina dentro e fuori Mondstadt. Ha maturato una visione nichilista e pragmatica del mondo, derivata dalla corruzione delle sue intenzioni idealiste di quand'era un giovane Cavaliere di Favonius: fin da piccolo Diluc è stato estremamente legato a suo padre Crepus, il quale sosteneva il figlio in ogni cosa con orgoglio e gli insegnò ad essere una persona di buon cuore; quando Crepus morì per proteggerlo dal terribile Ursa, Diluc fece rapporto ai Cavalieri ricevendo l'ordine di nascondere la verità a causa dei legami nascosti tra i Fatui e Crepus così da non infangare il nome dei Cavalieri. Piuttosto che eseguire gli ordini, Diluc si rassegnò dai Cavalieri, i quali avevano disonorato il nome di suo padre e tradito la sua fiducia e suoi ideali (cosa che Diluc non perdonerà mai ai Cavalieri, ritenendo l'intero corpo un manipolo di incompetenti, pur riconoscendo le capacità di pochi singoli come Jean), e lasciò Mondstadt: negli anni seguenti Diluc riuscì a carpire molti segreti dei Fatui, facendosi alleato di un'estesa rete di persone che come lui volevano proteggere Teyvat dalle minacce che ne minavano la stabilità, e si scontrò anche con l'Ordine dell'Abisso. Dopo quattro anni di assenza, fece tacitamente ritorno a Mondstadt solo dopo aver saputo della partenza di Varka e dell'insediamento di Jean, riprendendo in mano l'azienda di famiglia e iniziando a proteggere la città dai mostri apparsi di recente e ottenendo così dagli ignari mondstadiani il nominativo di "Eroe oscuro".

Diluc ottenne la sua Visione da ragazzo, e per lui era un motivo in più per rendere orgoglioso suo padre e dimostrare ulteriormente i meriti grazie ai quali era diventato un Cavaliere: proprio per questo motivo, quando lasciò Mondstadt, la abbandonò in quanto ai suoi occhi era un simbolo del fallimento di tutto ciò in cui credeva. Tornato a Mondstadt, ora maturo e forte delle esperienze fatte, Diluc la riprese (con l'aiuto di Kaeya) in nome di suo padre e deciso a portare giustizia. Coi suoi poteri, legati all'elemento pyro, Diluc può ricoprire la lama del suo spadone di fiamme roventi, attaccando con esso oppure trasformandole in una fenice di fuoco con cui sbaragliare i nemici davanti a sé. Negli anni precedenti al suo ritorno, Diluc ha anche usato l'Illusione di suo padre.

Nella miniserie a fumetti ambientata un anno prima del gioco, Diluc ha un ruolo principale nella storia: presentato nei suoi anni di vigilantismo dopo essere tornato da poco a Mondstadt, aiuta suo malgrado i Cavalieri a mandare all'aria i piani dei Fatui riguardanti l'uso degli uccelli di metallo per mettere in pericolo la città. In seguito, per proteggere Collei, si fingerà l'autore dell'incidente del fuoco nero e acceterà di farsi "arrestare" e consegnare ai Fatui, salvo poi liberarsi e tornare in città. Nella storia del gioco, Diluc appare per dare a Venti e al Viaggiatore una copertura per portare avanti il loro piano per guarrire Dvalin, avendo capito al volo la natura divina del bardo e chiamando Jean per avere ulteriore supporto nella loro missione.

Costellazione: Noctua ("la civetta")

È doppiato in cinese da Ma Yang[26], in inglese da Sean Chiplock[27], in giapponese da Kenshō Ono[27], e in coreano da Choi Seung-hoon[28].

Barbara Pegg è la diacona della Chiesa di Favonius e stella di Mondstadt, famosa nella regione per le sue canzoni; in quanto diacona è anche la custode di tutte le relique resenti nella Cattedrale di Mondstadt. È una ragazza ottimista e solerte, che non esita mai a fare il suo lavoro specie se ciò porta a rendere felici i mondstadiani o allevare i loro pesi morali, anche se temporaneamente, e proprio questa sua cura verso il prossimo le è valso l'affetto e l'ammirazione dell'intera città; nonostante sia solare però nemmeno lei è immune al malumore e le capita di sentirsi abbattuta, anche a causa del legame con sua sorella Jean, alla quale vuole molto bene nonostante la loro lontananza (come si è visto anche nell'evento "Invito al Florvento" in cui alcuni Cacciatori di tesori le rubano la "cosa più preziosa" per lei, che si rivela poi essere una foto assieme a sua sorella), e verso la quale soffre un gran senso di inferiorità, reputando di scarso valore tutto ciò che lei ha fatto in confronto alla dedizione di Jean verso Mondstadt - tuttavia si sforza di non essere mai triste, almeno agli occhi altrui. È piuttosto religiosa, spesso chiedendo perdono a Barbatos quando accadono delle disgrazie e credendo che se qualcosa di brutto sia accaduto potrebbe essere stata anche colpa di qualche sua mancanza o preghiera inappropriata. Ha un debole per il cibo piccante.

Barbara ottenne la propria Visione proprio grazie alla sua gentilezza e premura verso il prossimo. Da poco entrata a far parte della Chiesa, Barbara prese in cura un bambino che non smetteva di piangere a causa di una malattia, anche dopo avergli somministrato le medicine: seguendo un suggerimento, Barbara decise infine di cantargli una ninnananna così da coccolarlo e divertirlo, anche se lei non aveva mai cantato prima, e canticchiò fino a seccarsi la gola finché il bambino non si calmò e si mise a dormire; stanca, anche Barbara si addormentò accasciandosi al muro e, al suo risveglio, si ritrovò la sua Visione tra le mani. Felice dal dono e dalla vista del bimbo, ora sorridente, decise che avrebbe portato gioia a tutti attraverso il canto. I suoi poteri, legati all'elemento hydro, le consentono di evocare zampilli d'acqua per attaccare, e di evocare delle note d'acqua o un "palcoscenico" d'acqua per curare se stessa e i suoi alleati.

Nella storia, Barbara appare brevemente durante gli atti finali del capitolo di Mondstadt quando, dopo aver risanato Dvalin, il Viaggiatore e Venti riportano alla Cattedrale la lira sacra celeste, da loro rubata in precedenza e ora semidistrutta in combattimento: la vista della reliquia lascia Barbara profondamente sconvolta e, dopo che Venti crea un'illusione per "riparare" la lira, la riprende e la riporta in fretta e furia nella cripta.

Costellazione: Crater ("il cratere")

È doppiata da Song Yuanyuan in cinese[29], da Laura Stahl in inglese[30], da Akari Kitō in giapponese[30], e da Yun A-yeong in coreano[31].

Razor è un ragazzo selvaggio, allevato dai lupi dei boschi di Mondstadt. Figlio di due Avventurieri di Mondstadt scomparsi, Razor è stato protetto fin da infante dai lupi del Regno dei lupi e da Boreas, diventando a tutti gli effetti un "ragazzo-lupo" e parte del branco; è molto legato alla sua famiglia di lupi e raramente si fa vedere all'infuori delle zone in cui cacciano, difendendo con le unghie e con i denti il loro territorio da ogni estraneo malintenzionato. Quand'era più piccolo inoltre non sapeva propriamente difedersi ed era difeso dal resto del branco, finché non fece la conoscenza di Varka, il quale gli insegnò la lingua umana (e quindi il suo nome), a combattere con lo spadone ed il significato dell'amicizia. Crescendo quindi Razor si è spinto più vicino a Mondstadt, incontrando più volte Klee e stringendo amicizia con Bennett, col quale ogni tanto compie delle spedizioni assieme.

Razor ottenne la sua Visione dopo che il suo branco tentò di salvarlo da un Mago dell'Abisso: vedere la sua famiglia venir abbattuta dal Mago fece crescere in lui un tale spirito di vendetta che gli permise di liberarsi e sconfiggere il Mago con un singolo colpo di spadone, infuso di elettricità, e ottenne il gioiello. Tuttavia Razor non fu in grado di controllare i suoi poteri finché non incontrò Lisa, la quale, incuriosita, lo prese sotto la sua ala per insegnargli a controllare i suoi poteri così che avrebbe potuto proteggere la sua famiglia, e anche a fargli conoscere piano piano il mondo umano (spesso con l'aiuto di libri per bambini). I suoi poteri, legati all'elemento electro, gli consentono di fare rapidi attacchi con artigli elettrici e di evocare lo spirito di un lupo umanoide che attacca assieme a lui.

Nel gioco, Razor appare nella missione post Mondstadt legata alla storia del gemello del Viaggiatore e a Dainsleif: durante la ricerca di un Araldo dell'Abisso, il Viaggiatore e Dainsleif si ritrovano nel Regno dei lupi, scoprendo che gli agenti dell'Abisso hanno intrappolato Lupus Boreas nel tentativo di rubare i suoi poteri divini e messo alle strette Razor; dopo aver costretto gli agenti dell'Abisso alla fuga, prima di congedarsi, Razor avverte il Viaggiatore di fiutare un pericolo ancora maggiore nel suo futuro e quindi di stare attento.

Costellazione: Lupus minor ("il lupo minore")

È doppiato in cinese da Zhou Shuai[32], in inglese da Todd Haberkorn[33], in giapponese da Kōki Uchiyama[33], e in coreano da Kim Seo-yeong[34].

Sucrose è una giovane apprendista bioalchimista e prima assistente di Albedo.

Costellazione: Ampulla ("l'ampolla")

Rosaria è una suora della Chiesa di Favonius, agendo come una sorta di "inquisitrice" piuttosto che come sorella.

Costellazione: Spinea corona ("la corona spinosa")

Albedo è il prodigioso Capo alchimista e Capitano della Squadra investigativa dei Cavalieri di Favonius.

Costellazione: Princeps cretaceus ("il principe di gesso")

Bennett è un giovane avventuriero, noto per la sua immensa sfortuna.

Costellazione: Rota calamitas (la ruota della sciagura)

Diona è una giovane barista della locanda Coda di gatto.

Costellazione: Feles ("il gatto")

Fischl è una giovane avventuriera e investigatrice della Gilda degli avventurieri di Mondstadt, sempre accompagnata dal fedele corvo Oz.

Costellazione: Corvus ("il corvo")

Noelle è una domestica che lavora presso il quartier generale dei Cavalieri di Favonius, allenandosi ogni giorno per entrare a far parte dei Cavalieri.

Costellazione: Parma cordis ("lo scudo del cuore")

Eula Lawrence è la Capitana della Compagnia di ricognizione dei Cavalieri di Favonius.

Costellazione: Aphros delos, in greco antico: ἀφρός δῆλος? ("la spuma chiara")

Mika è il giovane topografo della Compagnia di ricognizione dei Cavalieri di Favonius.

Costellazione: Palumbus ("il palombo")

Klee è una bambina affidata ai Cavalieri di Favonius dalla madre Alice, rinomata avventuriera.

Costellazione: Trifolium ("il trifoglio")

Mona Megistus è una giovane e sapiente astrologa, specializzata nell'arte dell'idromanzia.

Costellazione: Astrolabos, in greco antico: ἀστρολάβος? ("l'astrolabio")

Personaggi minori di Mondstadt

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Ursa il Drago
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Seamus Pegg e Frederica Gunnhildr
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