Luigi Giorgi (militare)
Luigi Giorgi | |
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Nascita | Carrara, 7 settembre 1913 |
Morte | Ferrara, 7 maggio 1945 |
Cause della morte | Ucciso in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Regno d'Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Arma di Fanteria |
Unità | 21º Reggimento fanteria "Cremona" Gruppi di Combattimento Corpo Italiano di Liberazione Gruppo di combattimento "Cremona" |
Anni di servizio | 1935 - 1945 |
Grado | Sottotenente Tenente (gennaio 1940) Capitano (gennaio 1942) Comandante (1943-1945) |
Guerre | Seconda guerra mondiale (Guerra di Liberazione italiana) |
Campagne | Campagna d'Italia (1943-1945) |
Comandante di | 3ª compagnia fucilieri |
Decorazioni | 2 Medaglie d'oro al valor militare |
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Luigi Giorgi (Carrara, 7 settembre 1913[1] – Ferrara, 7 maggio 1945) è stato un militare italiano.
È stato l'unico combattente di tutta la Guerra di liberazione italiana a essere stato insignito di due medaglie d'oro al valor militare.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Diplomato ragioniere e perito commerciale, Giorgi nel novembre 1935 si arruolò in qualità di allievo ufficiale di complemento presso la Scuola di Palermo e, l'anno successivo, fu promosso Aspirante; assegnato al 21º Reggimento Fanteria della Divisione "Cremona", dopo la nomina a Sottotenente venne comandato presso la Scuola di Sanità Militare di Firenze per l'inquadramento del battaglione allievi e, nel 1937, fu congedato. Due anni più tardi venne richiamato nel 21º Reggimento Fanteria, nel quale prestò servizio per tutta la durata della seconda guerra mondiale. Nel gennaio del 1940 ottenne la promozione al grado di Tenente, nel gennaio del 1942 quella al grado di Capitano e dal 1943 ebbe il comando della 3ª compagnia fucilieri.
L'8 settembre 1943 colse il giovane ufficiale mentre era in servizio in Corsica, ove la sua Divisione - al comando del generale Clemente Primieri - si oppose validamente alle truppe tedesche per essere poi trasferita successivamente a presidiare la Sardegna. Quando, nell'estate del 1944 essa fu trasformata in Gruppo di Combattimento "Cremona", operante a fianco degli Alleati, Giorgi continuò a farne parte.
Ufficiale "con forte personalità e ascendente sui suoi soldati"[2] nel marzo del 1945 prese parte attiva alle operazioni belliche nella zona di Comacchio in qualità di comandante della 3ª Compagnia del ricostituito 21º Reggimento Fanteria, operando all'estrema destra dell'VIII Armata britannica.
In questa occasione si guadagnò la sua prima medaglia d'oro, a seguito di due coraggiose azioni: la conquista alla testa di due soldati volontari di un munito caposaldo tedesco in località Chiavica Pedone e, la notte successiva, il salvataggio da lui effettuato di un soldato gravemente ferito su un campo minato.
La decorazione "sul campo" gli venne consegnata il 6 marzo a Ravenna alla presenza delle più alte autorità militari alleate in Italia: il maresciallo Harold Alexander, del generale Richard McCreery e del generale Charles Keightley.
Successivamente, nel corso della offensiva di aprile che avrebbe condotto alla resa delle truppe nazifasciste in Italia, alla testa di un piccolo gruppo attaccò una colonna di automezzi tedeschi che tentava il ripiegamento, bloccandola, catturando ottanta prigionieri e impossessandosi del materiale trasportato.
Pochi giorni prima della fine della guerra, tra il 26 e il 27 aprile, in località Croce di Cavarzere, nel corso di un contrattacco nemico, mentre si prodigava sotto l'infuriare del bombardamento per liberare due dei suoi soldati dalle macerie di una postazione distrutta, venne gravemente ferito.
Ricoverato nel 66º Ospedale da campo inglese situato a Ferrara, morì due settimane dopo, il 7 maggio 1945, quando le truppe nazifasciste in Italia si erano già arrese e qualche giorno prima della definitiva resa della Germania in Europa.
Alla sua memoria fu concessa la seconda Medaglia d'Oro, oltre alla Stella d'Argento americana conferita "per eccezionali atti di valore".
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Chiavica Pedone (RA), 2-3 marzo 1945
— Senio Santerno Po La Croce di Cavarzere, 10-26 aprile 1945
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Notizie sulle sepolture dei Caduti in Guerra - Ministero della Difesa Archiviato il 25 luglio 2010 in Internet Archive.
- ^ A. Boldrini, Diario di Bulow, Vangelista, Milano, 1985, p.281.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza, voce "Luigi Giorgi", La Pietra, Milano, 1968.
- Arrigo Boldrini, Diario di Bulow. Pagine di lotta partigiana 1943-1945, Vangelista, Milano, 1985.
- Roberto Roggero, Oneri e onori. Le verità militari e politiche della guerra di liberazione in Italia, Greco e Greco, Milano, 2006., su books.google.it.
- Alfonso Magro, 10 aprile 1945. La Liberazione di Alfonsine, in "Il secondo Risorgimento d'Italia", n. 2/2007, Anno XVII, Roma (PDF), su secondorisorgimento.it. URL consultato l'8 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
- Alfonso Magro, 29 aprile 1945. L’occupazione di Venezia, in "Il secondo Risorgimento d'Italia", n. 4/2008, Anno XVIII, Roma (PDF), su secondorisorgimento.it. URL consultato l'8 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Armistizio di Cassibile
- Divisione fanteria "Cremona"
- Campagna d'Italia (1943-1945)
- Carrara
- Clemente Primieri
- Corpo Italiano di Liberazione
- Gruppi di Combattimento
- Guerra di Liberazione italiana
- Regio Esercito
- Seconda guerra mondiale
- 21º Reggimento fanteria "Cremona"
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Giorgi, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
- C.O. Gori. Resistenza e Liberazione. Il cap. Luigi Giorgi, di Carrara: due volte Medaglia d'Oro, su goriblogstoria.blogspot.com.
- Lapide dedicata a Luigi Giorgi, su resistenzatoscana.org. URL consultato il 2 marzo 2024.
- Il cap. Giorgi salva Conti Menotti nella notte del 3 marzo 1945 a Chiavica Pedone (testimonianza del Ten. Ugo Maizoni), su profilipartigiani.blogspot.com.