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La ditta Italo Crenna Società Anonima, con sede in via Ponte dell'Asse 74 e via Panzani 12 a Firenze, nasce alla fine dell'Ottocento.
Nel 1906 prosegue la collaborazione fra Italo Crenna e la famiglia Chini, famosi ceramisti con sede a Borgo San Lorenzo (FI). Alla grande Esposizione del Sempione a Milano la sala della Giovane Etruria, curata da Galileo Chini, dove erano raggruppati giovani artisti toscani, è arredata con poltroncine in midollino di Italo Crenna. La forma e la decorazione geometrica delle poltroncine risentono fortemente della rivoluzione creata dalla Secessione viennese. I mobili di Italo Crenna furono notati e apprezzati anche dal critico d'arte Ugo Ojetti, che parla dei "suoi comodi mobili di giunco che hanno invaso il mercato di mezzo Mediterraneo". Nel 1922 collabora con i fratelli Gino, Adolfo e Carlo Coppedè, architetti e decoratori fiorentini, all'arredamento delle verande-caffè delle navi Conte Rosso e Conte Verde del Lloyd Sabaudo. La veranda di prima classe fu arredata con un salotto disegnato da semicerchi che CHIARIRE QUESTO RELATIVO "CHE", SI RIFERISCE AL SALOTTO? ritroviamo in un immagine pubblicitaria delle fastose terme Berzieri (1921-1922) di Salsomaggiore, decorate da Galileo Chini. Nel 1925 la ditta fu acquistata da Attilio Guastalla; chiuse definitivamente nel 1933.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ De Guttry-Maino, pp. 86-88.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Irene De Guttry e Maria Paola Maino, Intrecci: il mobile in vimini italiano, Venezia, Il cardo, 1995.