Utente:Aura Antonelli/Johan Herman Wessel

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Johan Herman Wessel (qui pronuncia corretta) (6 Ottobre 1742- 29 Dicembre 1785) è stato un poeta, autore satirico e drammaturgo danese-norvegese del XVII secolo. I suoi lavori erano caratterizzati dall'uso della parodia e dell'arguzia satirica.

Wessel è nato e cresciuto a Vestby nella contea di Akershus, Norvegia. Era figlio di Jonas Wessel (1707-1785) ed Helene Maria Schumacher (1715-1789). Suo padre era un parroco. In famiglia era il primo di tredici bambini. Tra i suoi fratelli minori ci sono il matematico Caspar Wessel (1745-1818) e il giurista Ole Christopher Wessel (1744-1794). Sua cognata era la proprietaria terriera Maren Juel (1749-1815) e suo prozio era l'eroe navale Peter Tordenskjold.

Frequentò la Scuola cattedrale di Oslo nel 1757 e successivamente l'Università di Copenaghen nel 1761. All'università studiò lingue straniere. In seguito si guadagnò da vivere facendo il tutor ed il traduttore. Visse la maggior parte della sua vita da bohémien a Copenaghen, dipendeva da lavori occasionali e non godeva di ottima salute ed in più era solito bere.

Wessel fu particolarmente ammirato dalla Società Novergese (Norske Selkab), un gruppo di letterari norvegesi che era solito scrivere in metri classici, un gruppo in cui essi coltivavano la loro identità nazionale a Copenaghen.

Nel 1780 sposò Anna Catharia Bukier (1748-1813). Ebbero un figlio che chiamarono Jonas, il quale nacque nel 1781. Il matrimonio purtroppo aveva problemi dovuti ad alcolismo, depressione e incapacità come fornitore che aveva Wessel. Johan Herman Wessel morì all'età di 43 anni a Copenaghen e fu sepolto nel cimitero della Chiesa Trinitatis.

Le poesie e le opere di Wessel sono solitamente molto satiriche e umoristiche. Il suo stile creativo è deliberatamente elaborato e digressivo e allo stesso tempo elegante ed anche spiritoso. Un altro genere che ha portato avanti è stato l'epigramma, specialmente le sue brevi poesie commemorative, molto spiritose, sfacciate, precise e auto-ironiche.

Wessel era principalmente conosciuto per i suoi numerosi racconti in versi umoristici e satirici che si riferiscono alla follia e all'ingiustizia che l'uomo subisce. Il più famoso è Smeden og Bageren (Il fabbro ed il panettiere) e parla dell'unico fabbro di un villaggio che viene perdonato nonostante abbia commesso un omicidio colposo poiché la gente del villaggio ne ha bisogno, mentre un insignificante panettiere (in città ce ne sono due) viene invece giustiziato solo perché bisogna osservare la regola del "la vita si paga con la vita".

In Herremanden (Lo scudiero) un uomo che arrivando all'Inferno fa delle spiacevoli scoperte sulla provenienza del proprio figlio mentre Hundermordet (Il Cane assassino) parla di una disputa riguardo cose banali.

La sua commedia satirica Kierlighed uden Strømper (Amore senza reggicalze, 1772- con epilogo, 1774) è un parodia generica della tragedia neoclassica: ha luogo in un ambiente giornaliero di un banale conflitto ,ma segue la forma regola del "linguaggio eroico". È ancora eseguito.

Un'altra opera teatrale, chiamata Anno 7603 è stata scritta nel 1781. Ha una stima letteraria bassa e per questo non è mai stata messa in scena, tant'è che questa sua opera viene spesso omessa dalla lista dei suoi lavori, ma ha uno status di culto poiché è uno dei primi viaggi nel tempo nella finzione. I personaggi principali, Leander e Julie, vengono fatti viaggiare da una fata verso un futuro (7603 d.C.) in cui i ruoli di genere sono stati scambiati e solo alle donne è permesso entrare nell'esercito e combattere.

Il ristorante tradizionale Wesselstuen a Bergen, in Norvegia presenta numerose decorazioni ispirato ai suoi lavori. [[Categoria:Drammaturghi norvegesi]] [[Categoria:Traduttori norvegesi]] [[Categoria:Studenti dell'Università di Copenaghen]] [[Categoria:Morti nel 1785]] [[Categoria:Nati nel 1742]]