Utente:Patrizia Biagi/Sandbox
Roberto Sauerborn
[modifica | modifica wikitesto]Roberto Sauerborn (Lipari), é un architetto, esperto di beni culturali e sviluppo sostenibile, da sempre impegnato nel sociale e nella tutela e salvaguardia dell’ambiente. Si laurea con lode presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria nel 1989, formandosi sotto la guida dei Proff. Arch.tti Renato Bollati e Sergio Bollati secondo la Scuola di pensiero del Prof. Arch. Saverio Muratori, il cui metodo ha sempre guidato le sue scelte professionali.
Per alcuni anni é stato assistente volontario del corso di Tecnologia dei Materiali da Costruzione presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria con il prof. arch. Francesco Surace, a cui lo indirizzò il prof. arch. Vincenzo Costarelli.
Dal 1998 al 2003 é consigliere alla Provincia Regionale di Messina, nella lista “Per l’Ulivo” in rappresentanza dei Verdi, grazie al suo impegno per la salvaguardia dell’ambiente nelle Isole Eolie, divenendo l’unica carica provinciale del partito in Italia all’epoca del Governo D’Alema. In quegli anni, fu anche esponente nelle Eolie di Legambiente. Significative, per il periodo storico, sia la sua battaglia a tutela delle isole Eolie ed, in particolare, del piccolo abitato di Ginostra sull’isola di Stromboli, contro i possibili interessi speculativi nascosti dietro la proposta di realizzare un porto, nella località di Lazzaro, quale via di fuga, nonché la sua pubblica e altrettanto forte posizione a favore del Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie, redatto dal Prof. Arch. Vincenzo Cabianca. In quell’occasione si schierò contro l’amministrazione locale, di centro sinistra, e una opinione pubblica locale sorda e pilotata verso logiche dissennate di depauperamento delle Isole Eolie, fomentata da una classe politica e imprenditoriale legata ad un uso speculativo del territorio microinsulare eoliano. La sua permanenza nel Verdì finì quando, da convinto non guerrafondaio, con Edo Ronchi Ministro dell’Ambiente, in occasione della guerra del Kosovo, a seguito della decisione della NATO, il governo D’Alema autorizzò l’utilizzo dello spazio aereo italiano, delle basi aeree presenti sul territorio nazionale, e mise a disposizione un’aliquota di cacciabombardieri e di caccia intercettori per le operazioni aeree. Fu il secondo intervento militare italiano a carattere offensivo dalla fine della seconda guerra mondiale (il primo era stato la guerra del golfo contro l’Iraq nel 1991). Sauerborn, in quell’occasione, criticò aspramente la posizione dei Verdi e abbandonó il partito perché, in quella occasione, pur di mantenere la poltrona ministeriale e non far cadere il governo, si resero partecipi di azioni di guerra.
Interviene sulla questione del “Ponte sullo Stretto” con un proprio documento, depositato anche presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri proponendo una soluzione alternativa integrata tra le vie terrestri e del mare e inserita nel dossier sul ponte dalla trasmissione televisiva Report.
Ha redatto il Piano Regolatore Generale di Portigliola (RC), dove ricadono i siti archeologici dell’antica Locri Epizephiri (Centocamere e Marasà) e del Teatro Antico di Locri. Nello stesso periodo é stato componente della Commissione di Arte Sacra della Diocesi di Locri e co-progettista del nuovo Centro Inter-parrocchiale Pastorale Diocesano della città.
Tra il 1999 ed il 2000 partecipa alla ricostruzione post terremoto della Regione Umbria nell’ambito del PSR Umbria dove ha progettato e seguito diversi lavori di restauro di manufatti storici-artistici.
Dal 2001 al 2003 é Responsabile politico organizzativo per la Regione Sicilia dei Verdi Federalisti, movimento ambientalista di ispirazione cattolica.
Dal 2007 e sino al 2011 è responsabile per la Sicilia dell’associazione nazionale di difesa dei diritti dei cittadini NoiConsumatori.it. Grande eco ed adesioni ebbe, in quel periodo, la sua battaglia contro le illegittime ZTL e le “strisce blu” del comune di Palermo, trovandosi a combattere un sistema burocratico e politico vessatorio dei cittadini che lo attaccò direttamente, anche con azioni giudiziarie: “per me è una medaglia al valore avere contrastato questo assurdo sistema che usa, solo per fare cassa, strumenti di pianificazione e gestione che dovrebbero servire, invece, a rendere sostenibili le città”.
Ha ricoperto la carica di Dirigente di alcuni Enti Locali. Collabora da decenni con l’Assessorato Regionale ai BBCC e Identità Siciliana e, negli ultimi dieci anni, in particolare con la Soprintendenza del Mare retta dal Prof. Sebastiano Tusa con cui ha condiviso e ideato, quale responsabile del progetto, molte e significative esperienze. Tra queste val la pena ricordare le prime campagne scuola di scavo archeologico subacqueo “Archeolie” 2013 – 2014, che hanno consentito di portare alla luce e documentare il Porto di epoca Romana a 10 metri di profondità e dentro il porto commerciale dell’isola di Lipari, nonché la emanazione della Delibera di Giunta n. 46/2019, da parte del Governo della Regione Siciliana, di cui Sebastiano Tusa fu assessore, per la nascita del primo Network Culturale siciliano dedicato alla gestione dei siti culturali minori in chiave pubblico-privata e in collaborazione con i 23 Gruppi di Azione Locale CLLD della Sicilia, denominato RETE CULTURA.
Portavoce e fondatore del Comitato Europeo Popolare per le Isole Minori, (CEPIM), propone un nuovo progetto per il riconoscimento politico/istituzionale dello status di cittadini delle isole minori e per la messa in orbita dell’identità micro-isolare.
E’ un convinto sostenitore della necessità che venga istituito/attivato il Parco nazionale delle Isole Eolie. In occasione del rischio cancellazione delle Isole Eolie dalla WHL – UNESCO, alla luce della dolosa inerzia delle amministrazioni locali di Lipari, Leni, Santa Marina Salina e Malfa, ha proposto una petizione con la raccolta di oltre 7000 firme, presentata anche al Presidente della Repubblica, per l’individuazione di un Ente Gestore del sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Il suo impegno politico oggi, ribadendo la sua autonomia di pensiero, lo vede collaborare come tecnico con tutte le forze politiche in maniera trasversale sui temi dello sviluppo sostenibile. Con alcune forze politiche, condividendone in parte la proposta identitaria, nonché la maturazione della presenza in Sicilia con azioni di vera discontinuità rispetto al passato, pur ritenendosi sempre un libero “osservatore non partecipante“, ha proposto diversi DDL a supporto dei territori in emergenza CoVid-19.Sostiene il riconoscimento di una Sicilia moderna e fortemente identitaria e proiettata alla difesa e messa in orbita della propria storia, dei valori, del proprio territorio e della sua millenaria identità culturale, nell’ambito di un quadro politico europeo in continua evoluzione e in costante perdita di coesione.
Conferma la necessità di una evoluzione controllata della crescita e ritiene che i flussi migratori debbano essere governati in una logica di sviluppo sostenibile in ossequio agli obiettivi dei 17 GAOL dell’Agenda 2030.
Oggi, si interessa in maniera attiva di sviluppo sostenibile locale di tipo partecipativo CLLD nell’ambito di decine di comuni della regione siciliana.
Conta al suo attivo diverse pubblicazioni e collaborazioni con riviste scientifiche.