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Maurizio Carnevali, all'anagrafe Maurizio Carnevale, (Villa San Giovanni, 5 Maggio 1949) è un pittore, scultore e calcografo italiano.

Frequenta dapprima il Liceo Artistico "Mattia Preti" di Reggio Calabria e poi l’Accademia di Brera dove viene in contatto coi maestri Francesco Messina e Domenico Cantatore ^[1] . Parte della sua formazione avvenne anche a Parigi, dove incontrò Picasso e frequentò lo studio di Renato Guttuso^[2] a Velate. Fu allievo dello scultore e medaglista Luciano Minguzzi.^[2] Nei primi anni settanta ritorna in Calabria dopo aver girato l'Europa ed esposto nelle principali città italiane. Fino al 1986 si dedica anche all'insegnamento ed al contempo apre uno studio dedicato alla scultura presso Feroleto Antico. Dalla metà degli anni ottanta in poi si concentra esclusivamente sulla produzione artistica, esponendo sia in Italia che in Europa.^[2] Attualmente vive e lavora a Lamezia Terme. ^{[2] [3]}

Il mitologico e il sacro sono due tra i principali temi delle opere dell'artista. La sua produzione pittorica si avvale di centinaia di opere, esposte sia in Italia che in Europa.^[4] Tra le raccolte a tema ricordiamo la mostra “La donna di Calabria”, esposta presso la Galleria S. Karl di Vienna, mentre negli anni successivi sono stati prodotti altri cicli di dipinti dedicati a San Francesco di Paola, Petrushka, Omaggio a Fabrizio De André^[5](mostra inaugurata a Palazzo San Giorgio di Genova), Labirinthos, L’uomo che ride – Omaggio a Victor Hugo, fino ai più recenti “Storie di Castelli, principesse e A-mori”, Nel Segno del Mito, Omaggio a Pablo Neruda e Omaggio a Ruggiero Leoncavallo. Troviamo inoltre Amore e Violenza nel Mito di Pan – Roma, Il mito di Scilla e Glauco. Nei lavori ad olio a tema sacro spiccano quelli raffiguranti episodi della vita di San Rocco a Palmi^[6] Nel 2022 viene presentato un nuovo ciclo di opera, caratterizzato da un massiccio utilizzo di inchiostro, in anteprima a Lamezia Terme.^[7] Ha presenziato più volte in veste di artista con lavori di pittura e calcografia al salone internazionale del libro.^{[8] [9]}

Negli anni duemila espone in diverse mostre curate da critici e artisti: Stanze di vita quotidiana. Omaggio a Francesco Guccini, presentata dal critico Vincenzo Mollica e dallo stesso Francesco Guccini.^[10], Ricognizione Pittura per Rubbettino Editore, di cui il critico d’arte Nicola Micieli ne cura il testo critico e il catalogo.^[11], Gli occhi della follia - giullari e buffoni di corte nella storia e nell'arte presso Biblioteca Braidense a cura di Tito Saffioti, con Dario Fo, Franco Trincale, Guglielmo Invernizzi e Luigi Revelant, ^[12] , 
Un percorso federiciano di 30 opere a Lamezia Terme.^[13] e ’'Ipostasi presso il Museo dei Brettii e degli Enotri.^[14].

Le sculture, dal 1978 ad oggi, hanno come focus il campo civile, religioso e monumentale. Tra le opere di maggiore spicco abbiamo i monumenti a Leonida Repaci e a Francesco Antonio Cardone a Palmi, il bassorilievo “La sepoltura di Alarico” presso il Credito Cooperativo di Cosenza; i monumenti all’Arma dei Carabinieri ad Aci Castello, Taurianova e Serra S. Bruno; monumenti alle “Vittime della mafia” a Taurianova, Rosarno e San Mango d’Aquino; i monumenti ai Caduti in guerra di Girifalco, Tiriolo e San Marcellino di Caserta; il monumento a Michele Morelli a Vibo Valentia; il monumento ad Ulisse a Tiriolo; il monumento ai Martiri di Nasseriya a San Mango d’Aquino; ricordiamo inoltre tra le sculture diverse fontane tra cui quella del Sileno a Lamezia Terme^[15]e la Trilogia di Taurianova e busti onorari localizzati presso Firenze, Bresso, Pescara, Montecatini e Udine. Tra la produzione scultorea sacra ricordiamo: il Cristo orante di Fuscaldo, diversi altari tra cui quelli della cattedrale di Squillace, del Duomo di Borgia e della Chiesa Madre di San Mango d’Aquino, dove lo si vede impegnato anche nella realizzazione del portale bronzeo; la statua di marmo del Redentore a Saline Joniche; la Madonna degli Emigranti a Toronto; il San Rocco ligneo a Sydney e la Via Crucis a Conflenti. Tra le altre opere maggiori ritroviamo: Il monumento dedicato ai Caduti sul Lavoro a Laino Borgo, la statua bronzea dedicata a Federico II a Lamezia Terme, la “ Fonte di San Rocco”, nell’omonima piazza a Palmi, ^[16]ritratto bronzeo di Sandro Pertini e il momumento della Varia di Palmi^[17]. Tra le più recenti opere scultoree si ricordano “L’anima del Poeta Eterno” donata alla Biblioteca Riccardiana di Firenze in occasione dei 700 anni di morte di Dante Alighieri^[3] e al Presidente della Repubblica Mattarella e bassorilievi come "La Natività e Una Preghiera nel Silenzio" donati a Sua Santità Papa Francesco.^{[2] [18]} Ha preso parte a simposi internazionali di scultura.^[19]