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Utente:GeneraleAutunno/Jacqueline Badran
Jacqueline Badran | |
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Consigliera nazionale | |
In carica | |
Inizio mandato | 5 dicembre 2011 |
Legislatura | 49ª, 50ª, 51ª |
Gruppo parlamentare | Gruppo Socialista |
Circoscrizione | Zurigo |
Consigliera comunale di Zurigo | |
Durata mandato | 10 aprile 2002 – 30 novembre 2011 |
Dati generali | |
Professione | Imprenditrice |
Jacqueline Badran (Sydney, 12 novembre 1961) è una politica e imprenditrice svizzera con cittadinanza australiana.[1][2] Dal 2011 è deputata del Consiglio nazionale svizzero per il Partito Socialista (PS).[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Studi e carriera professionale
[modifica | modifica wikitesto]Badran si è laureata prima in biologia all'Università di Zurigo nel 1987 e poi nel 1997 in scienze politiche e economia all'Università di San Gallo.[3][4] Dopo la laurea ha lavorato per l'amministrazione di San Gallo nell'area dello sviluppo economico (Wirtschaftsförderung) e successivamente nella gestione finanziaria (Finanzverwaltung) del Canton Zurigo.[3]
Dal 2000 divenne cofondatrice e amministratrice delegata dell'azienda informatica Zeix AG.[1][3][4] Badran ha raccontato che l'azienda ha impiegato cinque anni per entrare in attivo e che a un certo punto lei stessa aveva accumulato un milione di franchi di debiti personali legate all'attività della compagnia.[3]
Attività politica
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1991 è entrata a far parte del Partito Socialista Svizzero (PS).[5] Da aprile 2002 a novembre 2011 ha fatto parte del consiglio comunale di Zurigo per il distretto 7.[1][6][7] In tale ruolo è stata membro della Commissione di revisione (Rechnungsprüfungskommission) dal 10 aprile 2002 al 18 maggio 2010 e dal 25 maggio 2010 fino alla fine del mandato è passata alla Commissione straordinaria del dipartimento dell'edilizia e dello sviluppo urbano (Spezialkommission Hochbaudepartement, Stadtentwicklung).[6] All'interno della sezione cantonale del PS è stata membro dell'organo esecutivo e presidente della commissione ambientale.[8][9]Alle elezioni federali del 2011 venne eletta al Consiglio nazionale con 85 486 voti.[10]
Venne rieletta alle elezioni parlamentari del 2015. Nell'ambito della sua attività parlamentare, è membro della Commissione Economia e Fiscalità del Consiglio Nazionale. Badran è anche riuscita a vincere la rielezione alle elezioni generali del 2019 . [11] Nel 2020 fu eletta come una delle vicepresidenti del PS.[12]
Un obiettivo importante del suo lavoro politico è la regolamentazione delle questioni relative alla casa e ai terreni. Nel 2011, l'articolo di base sulla politica abitativa dell'ordinanza municipale di Zurigo intitolato "Appartamenti a buon prezzo per Zurigo", che ha svolto un ruolo chiave nel plasmare, è stato approvato con il 75,9 % dei voti. [13]
È diventata nota a livello nazionale come politica locale a Zurigo grazie alla sua lotta costante contro l'abolizione della legge Lex Koller, coronata da successo nel 2014. Da allora ha lavorato a una proposta per inasprire la legge. [14] Anche su altri temi, come l'immigrazione, l’agricoltura e i rapporti con l'Unione Europea, ha trovato punti di convergenza con l'UDC.[4]
In più occasioni è stata fortemente impegnata nello sviluppo di controproposte ad iniziative popolari .
All'inizio del 2022 per motivi di salute ha deciso di prendersi una pausa dalla attività politica fino alla sessione estiva dell'Assemblea federale.[5]
Posizioni politiche
[modifica | modifica wikitesto]Commercio internazionale
[modifica | modifica wikitesto]Badran si è opposta alla abolizione dei dazi doganali sui prodotti industriali nel 2021, sostenendo che l'80% dei beni importati erano già esenti da dazi, che i benefici per i consumatori sarebbero stati minimi e evidenziando la perdita di protezione per settori innovativi come quello della produzione di biciclette.[15]
Immigrazione
[modifica | modifica wikitesto]Badran ha una posizione critica verso la libera circolazione delle persone, tanto da dichiarare in una intervista al Die Wochezeitung del 2012 che «Il sistema delle quattro libertà - capitale, persone, merci e servizi - è a mio avviso un costrutto neoliberale sbagliato, in cui il vincitore è sempre il capitale».[16] Secondo Badran la libera circolazione permetterebbe alle grandi aziende di ottenere, sotto minaccia di rilocalizzarsi in un altro paese, regolamentazioni e regimi fiscali troppo favorevoli da parte dei governi.[16]
Si è dichiarata favorevole all'iniziativa "Prima i nostri!" promossa nel Cantone Ticino dall'Unione Democratica di Centro per dare la priorità di assunzione ai lavoratori residenti nel cantone.[17] Badran ha motivato la sua posizione sostenendo che «Nella sua forma attuale la libera circolazione è un costruzione neoliberale», e che «Poter vivere con dignità laddove ci si trova a casa dovrebbe essere uno dei più importanti diritti dell'essere umano».[17]
Settore bancario
[modifica | modifica wikitesto]In controtendenza con il suo partito ha espresso il suo sostegno per la proposta di legge "Lex USA", che avrebbe permesso la risoluzione delle controversie tra il governo statunitense e le banche svizzere tramite la trasmissione di dati bancari.[18] Badran ha definito la bocciatura della proposta di legge da parte del Consiglio nazionale «Una storica decisione sbagliata».[18]
Pianificazione e sviluppo territoriale
[modifica | modifica wikitesto]Badran si dichiarò a favore della legge per la pianificazione del territorio, affermando che la nuova norma non avrebbe comportato un aumento degli affitti e del costo degli immobili.[19] Nel 2011 fu anche la promotrice del comitato a favore dell'iniziativa popolare del comune di Zurigo Wohnen für alle ("Alloggi per tutti") che proponeva di aumentare al 33,3% entro il 2040 la quota di alloggi senza scopo di lucro.[20][21] Badran criticò anche l'insediamento a Zurigo di alcune grandi aziende tecnologiche estere come Google, sostenendo che di conseguenza molte piccole e medie imprese locali avessero difficoltà a reperire personale qualificato e che le iniziative di promozione della Greater Zurich Area potessero essere abolite.[22]
Badran si distingue per il suo forte sostegno alla legge Lex Koller, che pone dei limiti all'acquisto di immobili per persone non residenti in Svizzera: nel 2007 fondò il comitato "Pro Lex Koller"e nel 2014 presentò in parlamento due mozioni per l'inasprimento di tale legge.[23][24] La mozione venne appoggiata dal Consiglio Nazionale e dal governo, ma bocciata dal Consiglio degli Stati.[24] Nel 2012 presentò un'altra proposta per consentire l'acquisto di immobili da parte di cittadini stranieri solo qualora fossero residenti in Svizzera da almeno cinque anni.[25]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Badran nacque in Australia, da una madre di doppia nazionalità tedesca-svizzera e da un padre libanese di religione cristiana, ricco produttore tessile che quando Jacqueline aveva dodici anni lasciò la famiglia per ritornare in Libano, perdendo la sua fortuna durante la guerra civile.[4][26] La madre lavorò prima come commessa in un negozio della catena Bally, facendo carriera fino a diventare segretaria di direzione.[4][26] Grazie al patrigno, un conte italiano, crebbe a Zurigo nel ricco quartiere di Zürichberg.[26] È sposata senza figli con Victor Badran, ciclista-corriere olandese che ha preso il cognome della moglie.[26]
Jacqueline Badran è stata coinvolta in vari incidenti: a tre anni rischiò di annegare in Ticino, rimase sepolta sotto una valanga in Engadina, e sopravvisse allo schianto del Crossair 3597 del 24 novembre 2001.[26]
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- GeneraleAutunno/Jacqueline Badran, su Parlament.ch, Assemblea federale.
- Website von Jacqueline Badran
- Sendung «Doppelpunkt». (MP3; 52,9 MB) Roger Schawinski im Gespräch mit Jacqueline Badran. In: Radio 1 vom 18. Dezember 2011 (55 Minuten)
- Eid-Genossin Badran – Mit der Hellebarde gegen Spekulanten. In: Reporter (SRF) vom 22. November 2015 (Online, 22 Minuten)
- Sendung «Schawinski». Roger Schawinski im Gespräch mit Jacqueline Badran. Video in: SRF 1 vom 2. Oktober 2017 (Online, 26 Minuten)
- Daria Wild: Wohnpolitik ist knallharte Wirtschaftspolitik. In: Republik vom 17. September 2018 (Interview mit Jacqueline Badran)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d GeneraleAutunno/Jacqueline Badran, su Parlament.ch, Assemblea federale.
- ^ Badran: "altro che ridurre la benzina, si intervenga sugli affitti", in swissinfo.ch, 12 giugno 2022. URL consultato il 13 agosto 2022.
- ^ a b c d (DE) Andreas Valda, «Ich lebe halt. Punkt», in Handelszeitung, 2 dicembre 2021. URL consultato il 5 ottobre 2022.
- ^ a b c d e (DE) Markus Häfliger e Philipp Loser, Warum Jacqueline Badran so viele Leute fasziniert, in Tages-Anzeiger, 15 febbraio 2022. URL consultato il 5 ottobre 2022.
- ^ a b Stress da lavoro, consigliera nazionale si ferma, in laRegione, 14 febbraio 2022. URL consultato il 15 agosto 2022.
- ^ a b (DE) Stadt Zürich Gemeinderat - Jacqueline Badran, su gemeinderat-zuerich.ch. URL consultato il 6 ottobre 2022.
- ^ (DE) Kreis 7: SP mit Sitzgewinn, in Neue Zürcher Zeitung, 4 marzo 2002. URL consultato il 15 agosto 2022.
- ^ Parteivorstand, su spkantonzh.ch (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2005).
- ^ (DE) Umweltkommission (archiviato dall'originale il 24 maggio 2008) .
- ^ Elezione del Consiglio nazionale 2011, su Cancelleria federale.
- ^ https://www.tagesanzeiger.ch/schweiz/standard/wahlbeteiligung-tiefer-als-2015/story/27906251.
- ^ PS: congresso, eletti a copresidenza Meyer e Wermuth, in Swissinfo.ch, 17 ottobre 2020.
- ^ https://tageswoche.ch/politik/jacqueline-badran-die-mieten-der-schweiz-sind-40-prozent-zu-hoch/.
- ^ https://www.tagesanzeiger.ch/schweiz/standard/Der-fulminante-Sololauf-der-Jacqueline-Badran/story/29974896.
- ^ CN: sì all'abolizione dei dazi industriali, in swissinfo.ch, 15 settembre 2021. URL consultato il 14 agosto 2022.
- ^ a b (DE) Susi Stühlinger, «Irgendjemand muss denen ja den Hintern abwischen», in Die Wochezeitung, 23 febbraio 2012..
- ^ a b Prima i nostri: consigliera nazionale PS, avrei votato sì anch'io, in swissinfo.ch, 28 settembre 2016. URL consultato il 13 agosto 2022.
- ^ a b La Lex USA fa naufragio, in RSI, 14 maggio 2014. URL consultato il 14 agosto 2022.
- ^ [https%3A%2F%2Fwww.sia.ch%2Fuploads%2Fmedia%2F130205_CS_RPG-Ja-ita.pdf Molti SÌ per la Svizzera e contro l’espansione disordinata degli insediamenti] (PDF), 5 febbraio 2013. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ (DE) Auszug aus dem Protokoll des Stadtrates von Zürich von 21.09.2011 (PDF), su gemeinderat-zuerich.ch, 21 settembre 2011.
- ^ (DE) Stadtzürcher SP lanciert Volksinitiative, in 20 Minuten, 27 ottobre 2009.
- ^ (DE) Beat Metzler e Mario Stäuble, «Google war für Zürich ein Glücksfall» – «Eher ein Unglücksfall», in Tages Anzeiger, 24 gennaio 2023.
- ^ (DE) Markus Häfliger, Lex Koller soll markant verschärft werden, in Neue Zürcher Zeitung, 27 settembre 2013.
- ^ a b La Lex Koller non va inasprita, in RSI, 3 giugno 2014. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ (DE) David Schaffner, SP-Politiker wollen Ausländern den Kauf von Immobilien erschweren, in Tages Anzeiger, 18 marzo 2012.
- ^ a b c d e (DE) Jessica Pfister, Bei ihrem Mann wird Kämpferin Badran zum Teenager, in Schweizer Illustrierte, 18 febbraio 2017. URL consultato il 13 agosto 2022.