Utente:Carlomorino/Augusto
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Augusto
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data le prime monete con DIVI IVLI•F• und DIVI•F• all'anno 43 a.C. dopo che Ottaviano ebbe il controllo della zecca capitolina. Questo punto di vista è sostenuto da Nicola Damasceno (FGrHist 18,55) e Appiano (De bellis civilibus 3,11,38), dove è chiarito che Ottaviano tendeva a sostenere la sua azione politica con una consacrazione religiosa.</ref>.
- Nel 38 a.C., sostituì il praenomen Gaius e il nomen Julius con Imperator, diventando Imperator Caesar Divi Filius. Contemporaneamente, usò Caesar, originariamente un cognomen, al posto del gentilizio Julius, cosicchè il nome divenne (Imperator Caesar Divi filius)[1]. L'assunzione del titolo di Imperator come praenomen avvenne forse già nel 41 a.C. e comunque non dopo il 31 a.C.[2][1].
- Il 16 gennaio 27 a.C., dopo la vittoria di Azio, il Senato gli conferì il titolo onorifico di Augustus, cosicché il nome assunse la forma Imperator Caesar Divi filius Augustus[1]. Il nome di Augusto è usato dagli storici per riferirsi a lui nel periodo compreso tra il 27 a.C. e la sua morte. Il nome Augusto assieme a quello di Cesare divenne sin dall'inizio del principato con il suo successore Tiberio parte sostanziale della titolatura imperiale[3]. Al contrario Imperator non fu usato dai primi successori di Augusto come praenomen.
- Al momento della morte, il nome e la sua titolatura erano: Imperator Caesar Divi filius Augustus, Pontifex Maximus, Co(n)s(ul) XIII, Imp(erator) XXI, Trib(uniciae) pot(estatis) XXXVII, P(ater) p(atriae) (in italiano: „Imperatore Cesare, figlio del divo[4], Augusto, Pontefice massimo, 13 volte console, 21 volte imperatore[5], 37 volte detentore della Tribunicia potestas, Padre della patria“).
- Dopo la sua consacrazione nel 14 d.C. il suo nome ufficiale divenne Divus Augustus Divi filius[6].
- ^ a b c cfr. Ronald Syme: Imperator Caesar. A study in nomenclature. In: Historia 7 (1958), pp. 172–188.
- ^ Luciana Aigner Foresti, Antichità classica, Milano, Jaca Book, 1993, p. 215, ISBN 8816439084.
- ^ Caesar nella titolatura imperiale, specialmente in quella del primo Augusto, evocava con cautela una dimensione personale, storica, senza porre troppo l'accento sulla posizione sociale e politica. Augustus (come il titolo di pater patriae) si avvicina al mito fondatore di Roma (v. Quirino e Romolo).
- ^ In questo caso si intende il dittatore Giulio Cesare, divinizzato (Divus Iulius). La titolatura (la componente del nome) Divi filius („figlio del Dio“) fu usata da tutti gli imperatori, che erano figli di un divus, così per esempio Tiberio come Divi Augusti filius e Tito come Divi Vespasiani filius.
- ^ La cifra allegata XXI indica le vittorie, che Augusto stesso o i suoi legati hanno ottenuto sotto il suo comando. Imperator è in questo caso non il titolo di un ufficio, ma un vero praenomen, come a dire un „Nome del potere“ (Syme e Béranger, in: Cancik 1975). La prima "acclamazione imperatoria" di Ottaviano ebbe luogo nel 43 a.C. dopo la sua vittoria su Antonio preso Mutina.
- ^ Singoli tempii e altari erano presenti in Italia e nelle Province per un culto di Augusto come Dio durante la sua vita, oltre al culto del genius Augusti, non come Divus Augustus, ma come Divi filius, oppure come Divus Iulius (Ittai Gradel: Emperor Worship and Roman Religion. Oxford 2002).
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