Taifa di Cordova
Taifa di Cordova | |
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Dati amministrativi | |
Capitale | Cordova |
Politica | |
Forma di Stato | Repubblica |
Nascita | 1031 con Aboul-Hazim Djawar b. Mohammed |
Causa | cacciata da Cordova dell'ultimo califfo, Hisham III ibn Muhammad |
Fine | 1070 con Abd al-Malik b.Muhammad al-Mansur |
Causa | conquistata dall'emiro della Taifa di Siviglia, Muhammad al-Muʿtamid |
Territorio e popolazione | |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Califfato di Cordova |
Succeduto da | taifa di Siviglia |
Ora parte di | Spagna |
La Taifa di Cordova (in arabo طائفة قرطبة?) era una repubblica medievale Islamico taifa Moresco di al-Andalus, che esisteva, nell'attuale Spagna meridionale[1] ed era governato dai Banu Jawhar che avevano sostituito il Califfo Omayyade.
La repubblica governava la città di Cordova e i suoi dintorni nel 1031.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Repubblica
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la cacciata di Hishām III fu costituito un consiglio che continuò ad amministrare il califfato, ridotto a un piccolo territorio nei dintorni di Cordova, e secondo la Histoire des Almohades / d'Abd el- Wâh'id Merrâkechi era guidato dal visir Aboul-Hazim Djawar b. Mohammed[2], che cinque anni prima era stato l'artefice della nomina a califfo di Hisham III ibn Muhammad[3].
Dopo la morte di Aboul-Hazim Djawar la repubblica fu governata dal figlio, il visir, Aboul-Walid Mohammad b. Djahwar[2], che governò fino al 1053, quando Cordova venne occupata dall'emiro della taifa di Toledo, al-Mamun, che la fece governare da un Berbero di nome Mousa Ibn Okacha[2], che affiancò Aboul-Walid Mohammad fino al 1063 e poi il figlio, Abd al-Malik
Nel 1070, Cordova fu conquistata dall'emiro della Taifa di Siviglia, Muhammad al-Muʿtamid, che annesse Cordova alla Taifa di Siviglia[4].
Taifa
[modifica | modifica wikitesto]Quando l'Impero almohade perdette vigore, dopo la sconfitta subita a Las Navas de Tolosa, nel 1212 vi fu un terzo periodo di espansione dei regni di taifa e, Cordova fu tra le prime città che si resero indipendenti.
Riuscì a mantenere la sua indipendenza per oltre vent'anni[5], ma nel 1236 fu conquistata e annessa dal re di Castiglia e León, Ferdinando III[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il Califfato di Córdoba aveva continuato ad esistere de jure fino all'anno 1031, quando la "repubblica" di Cordova fu proclamata dal "senato" della città (The Formation of Al-Andalus: History e Società). Vedi anche Mahmoud Makki, in The Legacy of Muslim Spain, p. 52.
- ^ a b c (FR) #ES Histoire des Almohades / d'Abd el- Wâh'id Merrâkechi, pagg. 51 e 52
- ^ (FR) #ES Histoire des Almohades / d'Abd el- Wâh'id Merrâkechi, pag. 49
- ^ (FR) #ES Histoire des Almohades / d'Abd el- Wâh'id Merrâkechi, pagg. 52 e 53
- ^ (EN) #ES The History Of The Mohammedan Dynasties In Spain Vol II, pag. 336 e 337
- ^ (EN) #ES Muslim Spain and Portugal: A Political History of al-Andalus, pagg. 271 e 272
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Histoire des Almohades / d'Abd el- Wâh'id Merrâkechi
- (EN) The History Of The Mohammedan Dynasties In Spain Vol II
- (EN) Muslim Spain and Portugal: A Political History of al-Andalus
Letteratura storiografica
[modifica | modifica wikitesto]- Rafael Altamira, "Il califfato occidentale", in: «Storia del mondo medievale», Cambridge History of Middle Age, vol. II, 1999, pp. 477–515.]
- Rafael Altamira, La Spagna (1031-1248), in "Storia del mondo medievale", vol. V, 1999, pp. 865–896
- La recomquista
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Taifa di Cordova