Pusterla (famiglia)
Pusterla | |||||
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Stato | Ducato di Milano | ||||
Titoli |
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Fondatore | Eriprando della Pusterla | ||||
Etnia | italiana | ||||
Rami cadetti |
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I Pusterla sono un'antica e nobile famiglia milanese.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Origini
[modifica | modifica wikitesto]Famiglia potente nel XIII secolo a Milano, a cui diede numerosi consoli nei secoli XII e XIII; alcuni storici attribuirono alla famiglia l'arcivescovo Angilberto II (IX secolo).[1]
XIII e XIV secolo
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1279 la famiglia si oppose al trattato di pace con i Torriani.[1] Nel XIV secolo la famiglia era imparentata con i Visconti, ma Francescolo Pusterla, marito di Margherita, organizzò una congiura contro Luchino Visconti; Francesco Pusterla fu decapitato e i beni della famiglia sequestrati.
Dal XIV secolo la fortuna della famiglia iniziò a declinare.[1]
Esponenti illustri
[modifica | modifica wikitesto]- Anselmo V Pusterla (?-1136), arcivescovo di Milano
- Francesco Pusterla (?-1341), consigliere di Azzone Visconti
- Margherita Pusterla Visconti (?-1341), protagonista di un romanzo storico di Cesare Cantù, dal titolo omonimo, che la rese famosa
- Guglielmo II Pusterla (?-1370), arcivescovo di Milano
- Tommaso Pusterla (?-1399), vescovo di Brescia
- Balzarino Pusterla (1340-1408), militare
- Guglielmo Pusterla (1380-?), vescovo di Brescia
- Stefano Pusterla (XIV secolo), arciprete
- Guglielmo Pusterla (?-1416), vescovo di Como
Rami
[modifica | modifica wikitesto]Si contano diversi rami della famiglia:[2]
- signori di Selvanesco (titolo estinto con Balzarino Pusterla[3])
- signori di Chignolo nel Lodigiano
- signori di Frugarolo nell'Alessandrino, titolo ottenuto nel 1456 da Pietro (morto nel 1484); a questo ramo apparteneva Giovanni Battista, senatore di Milano dal 1531 al 1538.[4]
- nobili e consignori di Casale Litta.[5]
- conti di Venegono, titolo ottenuto nel 1681 da Fabrizio Luigi, senatore di Milano dal 1672 al 1698;[4] la linea si estinse nel 1773.
- conti di Torba, titolo ottenuto dalla casa d'Austria da un ramo estintosi poi nel 1808.
Un ramo della famiglia ottenne il riconoscimento di nobiltà nel 1894[6] e in seguito aggiunse il cognome materno Cortesini.[7]
Stemma
[modifica | modifica wikitesto]Il Crollalanza descrive due armi differenti per la famiglia:[8]
- Arma antica: D'argento ad una muraglia merlata alla guelfa di rosso colla porta chiusa di ... con un ramo di ortica in banda attraversante sulla porta; essa muraglia movente da una terrazza di verde
- Arma moderna: D'oro, all'aquila di nero, coronata del campo (dal 1210)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Spreti, p. 545.
- ^ Litta.
- ^ Balzarino Pusterla - Il Tesoro dei Poveri, su culturagolgiredaelli.it. URL consultato il 1º settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2019).
- ^ a b Franco Arese, Le supreme cariche del Ducato di Milano, in Archivio Storico Lombardo, 1970, p. 144.
- ^ SIUSA - Comune di Casale Litta, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ Decreto ministeriale 30 agosto 1894.
- ^ Decreto ministeriale 16 agosto 1896.
- ^ Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane esistenti e fiorenti, II, p. 386.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pompeo Litta, Della Pusterla di Milano, in Famiglie celebri italiane, 1837.
- Annuario della nobiltà italiana, 1899, p. 1084.
- Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, vol. 5, 1928.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Casato della Pusterla