NGC 3228
NGC 3228 Ammasso aperto | |
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NGC 3228 | |
Scoperta | |
Scopritore | Nicholas Louis de Lacaille |
Data | 1751 |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Vele |
Ascensione retta | 10h 21m 22s[1] |
Declinazione | -51° 43′ 57″[1] |
Distanza | 1770[2] a.l. (544[2] pc) |
Magnitudine apparente (V) | 6,0[1] |
Dimensione apparente (V) | 5' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Ammasso aperto |
Classe | II 3 p |
Età stimata | 85 milioni di anni[2] |
Altre designazioni | |
Cr 218; OCl 800; ESO 214-SC001; Lund 539; h 3245; GC 2090[1] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di ammassi aperti |
NGC 3228 è un piccolo ma appariscente ammasso aperto visibile nella costellazione australe delle Vele.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]Si individua facilmente circa a metà strada sulla linea che congiunge le due stelle μ Velorum e φ Velorum; giace in un campo stellare relativamente ricco, sul bordo della Via Lattea, e un binocolo 10x50 già consente di individuare quest'ammasso come un piccolissimo gruppo di stelline, fra le quali la dominante è di ottava magnitudine. Un telescopio con aperture sugli 80-100mm risolve completamente l'ammasso in un gruppetto di 8-9 stelle azzurre; ingrandimenti ottenibili con telescopi ancora più aperti e lunghe focali permettono di notare che oltre a queste componenti non sembrano essercene altre più deboli e di fondo.
NGC 3228 si trova ad una declinazione fortemente australe, pertanto non è osservabile da molte delle regioni abitate dell'emisfero boreale, come l'Europa e quasi tutto il Nordamerica; da diverse regioni abitate dell'emisfero australe, al contrario, si presenza circumpolare.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra gennaio e giugno.
Storia delle osservazioni
[modifica | modifica wikitesto]NGC 3228 venne individuato per la prima volta da Nicolas Louis de Lacaille nel 1751, durante la sua permanenza presso Città del Capo in Sudafrica; l'astronomo John Herschel lo riosservò in seguito e lo inserì nel suo General Catalogue of Nebulae and Clusters col numero 2090.[4]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]NGC 3228 è un ammasso di piccole dimensioni e poco popolato, formato da una decina di stelle azzurre molto vicine fra loro e poche stelle più deboli; la sua distanza è stimata attorno ai 544 parsec (circa 1770 anni luce)[2] ed è quindi situato sul bordo interno del Braccio di Orione, a una distanza simile a quella delle brillanti Pleiadi del Sud.
L'ammasso è composto da tre stelle fra l'ottava e la nona magnitudine, cui si sovrappongono apparentemente altre tre stelline di decima, più alcune sul lato più ad est; le sue componenti appaiono tutte bianco-azzurre, di classe spettrale B9, da cui si è dedotta un'età dell'ammasso sugli 85 milioni di anni.[2] Il suo astro più luminoso è HD 89915, una stella azzurra di sequenza principale con classe B9.5V e magnitudine 7,88. Fra le restanti componenti è presente una gigante arancione di classe K0.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, su Results for NGC 3228. URL consultato il 23 agosto 2013.
- ^ a b c d e WEBDA page for open cluster NGC 3228, su univie.ac.at. URL consultato il 23 agosto 2013.
- ^ Una declinazione di 52°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 38°; il che equivale a dire che a sud del 38°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 38°N l'oggetto non sorge mai.
- ^ Catalogo NGC/IC online - result for NGC 3228, su ngcicproject.org. URL consultato il 23 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
- ^ Hogg, A. R., The galactic cluster NGC 3228, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 125, 1963, p. 307. URL consultato il 23 agosto 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Opere generali
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: Hidden Treasures, Cambridge University Press, 2007, ISBN 0-521-83704-9.
- A. De Blasi, Le stelle: nascita, evoluzione e morte, Bologna, CLUEB, 2002, ISBN 88-491-1832-5.
Carte celesti
[modifica | modifica wikitesto]- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0, 2ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
- Tirion, The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001, ISBN 0-521-80084-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su NGC 3228
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Catalogo NGC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 7 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
- NGC 3228, su seds.org. URL consultato il 22 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2008).
- (EN) Catalogo NGC/IC on-line, su ngcicproject.org.
- (EN) Dati di NGC 3228 - SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr. (dettagli identificatori, misure)
- (EN) Dati di NGC 3228 - NASA Extragalactic Database, su ned.ipac.caltech.edu.
- (EN) Dati di NGC 3228 - SEDS, su spider.seds.org.
- (EN) Dati di NGC 3228 - VizieR Service, su vizier.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 3228 - Aladin, su aladin.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 3228 - SkyView, su skyview.gsfc.nasa.gov.