Discussione:Diocesi di Tarawa e Nauru

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Chiesa cattolica e Tarawa

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Poiché la chiesa cattolica nelle isole Kiribati si identifica con l'unica diocesi esistente, ossia quella di Tarawa e Nauru, ho fatto il redirect, per evitare inutili ripetizioni (le informazioni presenti nella voce della diocesi valgono anche per tutto l'arcipelago e la chiesa cattolica ivi presente). Qualora venga istituita un'altra diocesi sull'arcipelago, si toglie il redirect e si scrive la voce. --Croberto68 (msg) 12:35, 8 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Buongiorno.
Nel 2009, hai scritto questo: "Poiché la chiesa cattolica nelle isole Kiribati si identifica con l'unica diocesi esistente, ossia quella di Tarawa e Nauru, ho fatto il redirect, per evitare inutili ripetizioni (le informazioni presenti nella voce della diocesi valgono anche per tutto l'arcipelago e la chiesa cattolica ivi presente). Qualora venga istituita un'altra diocesi sull'arcipelago, si toglie il redirect e si scrive la voce. --Croberto68 12:35, 8 apr 2009 (CEST)".
Le Kiribati non comprendono Nauru e comprendono invece 3 diversi arcipelaghi, molto distanti l'uno dall'altro. Fino al 2006, esisteva anche un vicariato apostolico per le sole Sporadi Equatoriali (e le Phoenix Islands con la loro cinquantina di abitanti), suffragante di Tarawa. Era diretto da padre Gratien Bermond (M.S.C.), che rifiutava di essere chiamato Monsignore.
Dunque non è vero che le informazioni presenti valghino "anche per tutto l'arcipelago" (quale?) e "la chiesa cattolica ivi presente". Non c'è, certo, una sostanziale differenza tra le isole Gilbert e le Sporadi Equatoriali. Nauru è una repubblica indipendente dal 1968, che non è mai stata parte delle Gilbert (a parte durante l'occupazione giapponese). Ci sono dunque almeno due voci da distinguere : Chiesa cattolica nelle Kiribati e Chiesa cattolica a Nauru.
Forse ho capito male la tua opinione di 12 anni fa?--RotachZ (msg) 11:01, 10 mag 2021 (CEST)[rispondi]
Infatti, quell'intervento è vecchio e oggi non ha più senso, perchè all'epoca non esisteva la voce Chiesa cattolica nelle Kiribati, che veniva reindirizzata a Diocesi di Tarawa e Nauru.--Croberto68 (msg) 12:01, 10 mag 2021 (CEST)[rispondi]
Grazie per la risposta, chiarissima.--RotachZ (msg) 13:53, 10 mag 2021 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati

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Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Diocesi di Tarawa e Nauru. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 08:03, 28 mag 2019 (CEST)[rispondi]

Linee guida e fonti

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Dopo aver preso in considerazione le linee guida, di cui:

  • Linee guida sul comportamento
  • Evita gli attacchi personali (e sposta i dibattiti personali sulle e-mail)
  • Controlla quali nomi sono ritenuti inappropriati
  • Non mordere i nuovi arrivati
  • Motiva sempre quando annulli una modifica
  • Cerca un compromesso invece di aggravare una battaglia di modifiche (edit war) con annullamenti ripetuti

E dopo aver letto con attenzione le fonti riperibili sull'argomento, di cui:

  • Sous l'équateur du Pacifique (1939) di P. Ersnest Sabatier (WPfr: e WPde:), già tradotto in inglese Astride the Equator;
  • Kiribati, cronache illustrate da una terra (s)perduta (2016) di Alice Piciocchi, tradotto in francese;
  • Cinderellas of the Empire (1982) di Barrie Macdonald;
  • Tabiteuea, Kiribati di Guigone Dumas
  • e In the South Seas di Robert Louis Stevenson (tradotto in italiano).

Sono rimasto assai basito dagli annullamenti ripetuti e non giustificati su questa stessa voce (diffcron: Diocesi di Tarawa e Nauru‎ 17:16 (−84‎) [@ ‎Avemundi]; Ripristino, eliminando una serie di modifiche contrarie alle linee guida o alle fonti) (sic), e soprattutto i seguenti:

  • sopressione della città, Teaoraereke dove si trova la cattedrale della diocesi (indirizzo chiaramento espresso e indicato su Catholic Hierarchy per la Bishop's House: cit.: Mailing Address: Bishop's House, Teaoraereke, P.O. Box 79, Bairiki, Tarawa, Kiribati;
  • sopressione dei link (rossi in it:) a Paul Mea (MSC) (come su WPen:), vescovo dal 1978 al 2020, attuale vescovo emerito, e aggiunta del suo secondo prenome Eusebius e anche secondo nome (quello della madre), allorché è conosciuto con il solo nome usuale di Paul Mea (vedasi il recente Misacor.org.au "New Bishop for Kiribati. The Church Heritage of Kiribati", o anche il francobollo di 50 cents di Nauru, Christmas 1982, con sempre la scritta Paul Mea). In tutti i libri di storia delle Kiribati è citato come Paul Mea. Si ricorda che negli usi anagrafici delle Kiribati, si porta un solo primo nome e un solo cognome (che è quasi sempre il nome del padre), anche se spesso un secondo nome di battesimo sia dato a volte al bambino dal prete cattolico, specie se il nome non è "cristiano" (Paul è un nome cristiano). Preciso che non dubito un istante che Eusebius sia il secondo nome di battesimo di Paul Mea, ma che mai questo secondo nome sia usato comunemente per descriverlo (a parte su Catholic Hierarchy che mette sempre tutti i nomi con trattini, per ovvie raggioni tecniche).
  • sopressione del vero nome della specie locale di taro, la sola coltivata da almeno 2.000 anni a Kiribati, il Cyrtosperma merkusii (detto babai), (fonte: Anne Di Piazza). Nessun Colocasia è coltivato nelle Kiribati (e ancor prima nelle isole Gilbert).
  • sopressione del numero di parocchie (21), una in ogni atollo abitato, conforme alle fonti indicate da Catholic Hierarchy.

Potrei continuare all'infinito per dimostrare che tutte le modifiche e aggiunte che ho apportato finora a questa voce sono tutte di buona fede e conformi alle linee guida e alle fonti. Dunque, senza fonti che dimostrino il contrario, ripristino la voce come prima.--RotachZ (msg) 11:03, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]

Leggi Progetto:Diocesi che raccomanda di non inserire link rossi in cronotassi.
L'inserimento del nome completo è secondo quanto riportato da Catholic Hierarchy.--AVEMVNDI 11:07, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
il Progetto Diocesi non costituisce una Linea Guida, ma una mera raccomandazione interna, che non si applica al progetto WP. Che poi dice anche "Alcune fonti (tra le quali l'Annuario pontificio, secoli XVIII-XIX) traducono il nome del vescovo in italiano. Di conseguenza, è opportuno cercare il nome originale su fonti alternative (ad esempio fonti locali, come il sito ufficiale della diocesi). Si eviti l'inserimento di un wikilink al nome del vescovo se questo non ha una voce biografica dedicata.". Il nome usuale delle fonti locali è sempre Paul Mea.
il nome completo, che è esattamente quello riportato da Catholic Hierarchy, come scritto qui sopra (basta leggere) non è quello usuale, ma un nome completo. Non quello riportato da altre fonti.
non vedo risposta agli argomenti espliciti qui sopra.--RotachZ (msg) 11:11, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
Il Progetto:Diocesi stabilisce delle linee guida valide per tutte le voci di diocesi.
Il nome completo di Mea (2 nomi e 2 cognomi) compare nella sua nomina riportata su AAS 71 (1979), p. 129.--AVEMVNDI 11:14, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
Invece ho ripristinato, di buon grado, sia il link a Nuova Inghilterra, sia l'indirizzo secondo quanto riportato da Catholic Hierarchy.--AVEMVNDI 11:16, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
Ma allora, chiaramente, il Progetto:Diocesi dice molto chiaramente, come riportato qui sopra, che bisogna riferirsi ad altre fonti che un documento in latino/italiano.--RotachZ (msg) 11:18, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
E il link a Nuova Pomerania? Non facciamo i sapienti ex post.--RotachZ (msg) 11:19, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
No, il progetto non dice che in ogni caso occorre cercare altre fonti, ma che se il nome si trova in italiano e il vescovo non è italiano, bisogna cercare altre fonti.
Riguardo alle parrocchie «una [per] ogni atollo abitato», non trovo nessuna fonte. --AVEMVNDI 11:21, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
Riguardo a Nuova Pomerania il link è stato tolto perché ciò che è importante è il vicariato apostolico della Nuova Pomerania, il cui link è arcidiocesi di Rabaul.--AVEMVNDI 11:22, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
Non è quello che leggo (chiaramente) nel Progetto:Diocesi. Una tua interpretazione. Il vescovo non è mai stato italiano, ma francese o gilbertino. Contrariamente a Koru Tito che parla perfettamente italiano.
Non esiste una voce esatta sul "vicariato apostolico della Nuova Pomerania" (nel 1880). Quello che conta per un lettore della voce è sapere dove è la Nuova Pomerania e perché si chiamava cosi'.--RotachZ (msg) 11:26, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
Inoltre, non basta saper copiare senza riflettere "Catholic Hierarchy" (che è una fonte qualsiasi (This web site is not officially sanctioned or approved by any Catholic Church authority. The contents are purely the responsibility of David M. Cheney. , a volte errata), ma anche aver letto le fonti qui indicate. Spesso molto più autorevoli perché fatte sul terreno. --RotachZ (msg) 11:30, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
Non ci siamo capiti. Progetto:Diocesi dice che occorre cercare una nuova fonte se il nome del vescovo è in italiano su Catholic Hierarchy, ma il vescovo non è italiano. Non è questo il caso.
La voce per vicariato apostolico della Nuova Pomerania è arcidiocesi di Rabaul, perché il vicariato apostolico si è evoluto con il tempo. In quella voce trovi anche tutta la storia precedente.
Ho cercato anche per la questione taro. Taro è la parola riportata dalla fonte citata. Babwai è la parola gilbertese che traduce taro, ma non è chiaro se babwai si usi in italiano. In ogni caso taro appare corretto e in linea con le fonti. --AVEMVNDI 11:33, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
Non ci siamo capiti? Sul serio? Questo lo dice Lei. Progetto:Diocesi mi sembra molto più cauto in materia. Io rispetto le ligne guida di WP, che considerano che un Rollback deve essere giustificato non solo con un Diff che non dice quasi niente.
Per il taro, non è una parola italiana ma polinesiana, e le fonti (quelle che indico io qui sopra), parlano solo del "taro locale" ossia il babai. Non si scrive Babwai, ma "Bwabwai" in grafia moderna, ma Sabatier nel 1939 parlava e scriveva solo Babai (o B'ab'ai, come lo scrivono i protestanti). La parola "taro" esiste in gilbertino (vedasi Dictionnaire gilbertin-français di Sabatier, 1952) per il prodotto importato. Si dice Pulaka nelle Tuvalu.--RotachZ (msg) 11:42, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
Hai fatto troppe modifiche perché potessi giustificare il rollback puntualmente nel campo oggetto, ma ora la discussione credo che abbia risolto qualsiasi problema di procedura e tutte le modifiche sono state giustificate. Anzi alcune modifiche fatte da te sono state accolte, perché anche tu hai avuto modo di spiegarne la correttezza.
Taro è la parola che compare nella fonte citata in voce e consultabile. In italiano compare nell'Enciclopedia Treccani alla voce Colocasia.
Noto anche che in italiano non si dice gilbertino, ma gilbertese. --AVEMVNDI 12:39, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
Ah si'? :-) Si vede che non hai mai letto sul serio Robert Louis Stevenson (sia in inglese che la traduzione italiana). Citato in fonte qui sopra. Gilbertese (con la maiuscola è la parola inglese attuale). E il latino gilbertinarum (come in Insularum Gilbertinarum nome del vicariato apostolico) va tradotto in gilbertino. Noto con che strana premura, Lei ha cancellato la parola "gilbertino" da una dozzina di voci dove non ha mai contribuito prima.--RotachZ (msg) 13:40, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
La questione è già stata dibattuta e risolta in Discussione:Lingua gilbertese. --AVEMVNDI 14:48, 23 mar 2021 (CET)[rispondi]
Le questioni già risolte (quanti anni fa?), senza nessuna fonte autorevole, non sono risolte. Vanno discusse e comprovate. Se no si fa crescere il taro comune (Colocasia esculenta) nelle isole Gilbert perché l'avrebbe detto Caio, anche quando nessuno l'ha mai vista qui.--RotachZ (msg) 14:44, 25 mar 2021 (CET)[rispondi]
"Hai fatto troppe modifiche perché potessi giustificare il rollback puntualmente nel campo oggetto, ma ora la discussione credo che abbia risolto qualsiasi problema di procedura e tutte le modifiche sono state giustificate. Anzi alcune modifiche fatte da te sono state accolte, perché anche tu hai avuto modo di spiegarne la correttezza." (cit.): è una scusante? No, la discussione mi sembra a senso unico e non ha risolto niente (a parte due ripristinamenti molto difficilmente concessi, pardon "accolti" (cit.)). Firmato da quello che stenterebbe a parlare italiano, ma non a ragionare.--RotachZ (msg) 14:48, 25 mar 2021 (CET)[rispondi]
RotachZ, il problema è che tu hai molte somiglianze con un certo Vincenzo, aka Enzino, aka Arorae. Io non sono come tu parli italiano, ma nello scriverlo semini errori che di solito un madrelingua non fa. Le tue competenze linguistiche in ogni caso mi sembrano sufficienti per contribuire al progetto, mentre se tu fossi Vincenzo, aka Enzino, aka Arorae, avremmo un problema. --AVEMVNDI 15:07, 25 mar 2021 (CET)[rispondi]

Il "frutto del taro" ?

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Per stanchezza, non sono stato su questa pagina per più di un mese o forse di più. Il fatto che il mio presunto "avversario" sembri avere più problemi con un ipotetico e non comprovato altro collaboratore a cui io assomiglierei (che lui confonde, quasi con ogni sua risposta, con insistenza e goffaggine, con i miei contributi, senza alcun rispetto per le regole delle buone maniere su Teknopedia) che sul contenuto del testo. Per non parlare del fatto che regolarmente mette in discussione le mie (in)competenze linguistiche in italiano che ritiene comunque sufficienti per poter contribuire (ci mancherebbe questo!). Quindi si fermi questa sistematica denigrazione e si concentri sulla sostanza: in altre parole, sul fatto che le mie aggiunte o modifiche sono tutte motivate dal solo desiderio di migliorare questo articolo e gli altri articoli a cui contribuisco.

Si prendi l'esempio del taro. La specie Colocasia non è mai stata coltivata nelle Isole Gilbert (fonte autorevole: Anne Di Piazza). Anche quest'altro taro non produce frutti comestibili ma tuberi. Nonostante questo, Avemundi ripristina la menzione "frutto di taro", perché, secondo lui, apparirebbe così anche nella fonte indicata? Certo, questo rasenta il ridicolo, perché si mangia solo il tubero (tra le diverse specie di taro, Colocasia o Cyrtosperma). La fonte è (sarebbe) il testo inglese di Teknopedia tradotto in italiano, che poi in primis sarebbe il saggio Astride the Equator di Ernest Sabatier (vedasi voce in francese) che racconta il cattolicesimo nel posto dal 1888 al 1935. Vi riconosco purtroppo l'esterofilia tipica degli italiani, che raramente prendono le giuste distanze dal testo originale, soprattutto quando non padroneggiano la materia o la lingua. Mi è stato detto e replicato che la parola "taro" sarebbe diventata propriamente italiana. E che non si può interpretare le fonti. Certo, appare in diversi vocabolari italiani, ma chi usa sul serio questa parola nella vita di tutti i giorni? I botanisti? Chi sà che ne esistano diverse varietà e specie? Che secondo gli arcipelaghi dell'Oceania si trova l'uno o l'altro? Quasi mai insieme. Il padre Ernest Sabatier è anche l'autore del Dictionnaire gilbertin-français (1953) e nel suo importante dizionario di 981 pagine, tradotto in inglese, c'è anche una voce "Babai" (scritto oggi Bwabwai) di cui dà la definizione seguente: "espèce de taro cultivée aux Gilbert". Devo tradurre?

Questa lunga digressione è solo per sottolineare una certa malafede denigratoria e per contribuire a un articolo più preciso e più esatto.--RotachZ (msg) 11:05, 7 mag 2021 (CEST)[rispondi]

Innanzitutto io non sono un avversario di nessuno, questo è un progetto collaborativo e basato sulla buona fede. Tu assomigli molto a un altro utente, che non è né ipotetico né non comprovato, ma si chiama Utente:Arorae, il quale è stato espulso definitivamente da fr.wiki per abuso di utenze multiple, collabora alle stesse voci a cui ti interessi tu, è come te di madrelingua francese, mantiene il tuo stesso atteggiamento a tratti diciamo spigoloso ed è attivo con le tue stesse modalità in voci sull'Oceania che dimostra di conoscere in prima persona. Se si potesse provare che foste lo stesso utente, ciò sarebbe contro la buona fede necessaria a prendere parte al progetto. Che ciò sia vero o no, tu lo sai sicuramente meglio di me, io posso solo notare che le coincidenze tra te e Utente:Arorae sono impressionanti.
Circa le tue competenze linguistiche, credo che sarebbe meglio che altri utenti controllassero i tuoi edit per l'ortografia, perché l'italiano a volte zoppica (ad esempio nell'ultimo intervento hai scritto "Chi sà": ma "sa" non si accenta mai). Questo è un dato di fatto, non è un'opinione denigratoria.
Ti rispondo nel merito: il bwabwai o babai è una specie di taro secondo la stessa fonte che hai citato, Sabatier, quindi non mi sembrerebbe scorretto parlare di frutti del taro. Sabatier è anche colui che racconta le condizioni di vita dei primi missionari. Io non sono un botanico, ma mi pare logico concludere che per Sabatier il taro non è solo la colocasia (presumo che tu intenda Colocasia esculenta), ma anche altri alberi più o meno simili, tra cui il bwabwai o babai.
Ma infine, la mia presunta esterofilia o poca distanza dal testo originale non gioca alcun ruolo nella questione, il lavoro onesto del wikipediano è quello di riportare quello che dicono le fonti, non di fare ricerche originali. Tuttavia, se riesci a portare una fonte verificabile e autorevole che dimostri che 1. il taro è solo la colocasia 2. la colocasia non sia [mai] stata coltivata sulle isole Gilbert io non ho nessuna preclusione a inserire una nota. Viceversa non si possono fare correzioni a un testo fontato, se non ci si basa su fonti autorevoli che lo smentiscano. Se ritieni di essere esperto in materia, purtroppo Teknopedia non è il posto giusto per pubblicare le tue conclusioni. Voglio dire che tu puoi benissimo ridere della mia ignoranza sul taro e anche farmi notare che "frutto del taro" è una sciocchezza bella e buona, ma finché una fonte parla di "frutto del taro" e non c'è un'altra fonte che la smentisca, dobbiamo stare a quello che dice la fonte. --AVEMVNDI 01:26, 9 mag 2021 (CEST)[rispondi]

Siamo alla frutta?

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Il lavoro onesto dell'utente (non conosco purtroppo i Teknopediani come cittadinanza) è anche quello di riflettere, anche riguardo alle fonti e come sono scritte, senza bisogno di essere botanista (non lo sono neanch'io). Secondo la Treccani, il vocabolo "taro" ha queste precise definizioni:
  • "taro s. m. [da una lingua polinesiana, attrav. l’inglese]. – Nome di una pianta aracea, detta anche taro egiziano (lat. scient. Colocasia esculenta, sinon. C. antiquorum), originaria dell’Asia tropicale ed estesamente coltivata per i suoi tuberi..."
  • "colocàṡia: s. f. [dal lat. colocasia, gr. κολοκασία]. – Erba delle aracee (Colocasia antiquorum), chiamata anche aro d’Egitto e, in commercio, taro: ha un grosso rizoma tuberoso, foglie grandissime, ovate, infiorescenze piccole. Originaria dell’India..."
Ricapitoliamo:
  • il taro è (unicamente) la specie Colocasia (e non un'altra pianta delle aracee);
  • il taro non è un albero, ma un'erba (pianta senza fusto), che è abbastanza alta (1 m o 2 m dal suolo). Il fatto di definire il taro come un albero che dà frutta provoca solo ilarità;
  • il taro, come tutte le piante vascolari ha dei frutti (e dei semi), ma purtroppo i frutti non sono comestibili (anzi sono velenosi), solo il tubero lo è. Non lo dice un saggio di botanica ma la Treccani;
  • il taro, secondo il Robert (il maggiore dizionario della lingua francese): è una parola di Tahiti introdotta in francese nel 1798, "pianta tropicale (aracee) coltivata per il suo tubero, sin. Colocasia". p. 2568 (2010).
  • nelle isole Gilbert non era coltivato il taro ma il babai (Cyrtosperma) che somiglia un po' al taro perché fa parte della stessa famiglia, ma è molto pù grande (senza essere un "albero"). In francese è chiamato a volte "taro géant" (nome detto ambiguo, vedasi voce Taro (plante) in francese). Ancora "attualmente", il taro Colocasia non è coltivato nelle Kiribati;
  • in italiano comune, taro non è mai il nome comune del Cyrtosperma;
  • Ernest Sabatier, che non è un botanista, scrive in francese nel suo racconto sul cattolicesimo nelle Gilbert, per spiegare ai lettori del suo saggio di che cosa si parla, che il "babai è una sorta di taro" (in francese «le babai est une espèce de taro»). In francese scrivere «une espèce de» non deve essere di solito tradotto da "una specie di" perché la specie (in botanica) significa un'altra cosa.
  • il tubero del babai è l'alimento più importante della cultura delle Kiribati (con la noce di cocco) dove non c'erano né riso né grano né farina o simili. Il tubero del babai permette di sfamare e soprattutto di viaggiare su grandi distanze, perché può essere conservato come farina. Senza il babai, niente Kiribati.
  • Sabatier non è dunque una fonte molto affidabile per la botanica (lo è per la conoscenza della cultura e della lingua delle Kiribati), lo è invece la mia grandissima amica Anne Di Piazza (della Société des Océanistes), che ha pubblicato "Migration d'une plante et migration de ses représentations" (vedasi persee.fr/doc/jatba_0183-5173_1999_num_41_1_3703), Anne Di Piazza. Journal d'agriculture traditionnelle et de botanique appliquée, 1999 41-1 pp. 93-108. In questo saggio, Anne spiega che cos'è il babai nella cultura delle Kiribati, la sua importanza simbolica e nutritiva.
  • Dunque essere ostinato a voler scrivere che i missionari mangiavano il "frutto del taro", un "albero" (sic), è solo ostinazione (o mera ignoranza).
  • Come già scritto, il fatto che io conosca o meno la pianta qui fotografata (e non assomiglia, neanche per sbaglio, a un albero), che conosca o non conosca Anne Di Piazza, non cambia assolutamente niente. La mia competenza (come la super competenza linguistica dichiarata di certi utenti che padronnegiano meglio di me la lingua italiana o almeno lo pretendono), non cambia il risultato finale: non si tratta di un "frutto", non si tratta di un "taro", ma di un'altra pianta, un'altra "specie", che ha un nome scientifico proprio, che come le diocesi deve essere riportato esattamente. Rifiutare di ammetterlo è solo confusione e refuso (dovuto forse alla traduzione dal francese all'inglese, e poi in italiano). Saper tradurre è un vero mestiere e "traduttore traditore" (sempre).
  • Dunque non è certo la mia competenza (linguistica, botanica o sulla cultura del posto) che conta, ma solo il fatto che certi Utenti si rifiutino di capire il senso preciso delle parole e chiamino alberi un'erba. Che rifiutino anche di mettere un link a Nuova Pomerania o rifiutino di essere più precisi che "attualmente" (perché le Linee guida delle diocesi sarebbero un mondo a parte?). Certo Utente troverà forse (anzi sicuramente!) refusi, errori e sbagli di ortografia o sintassi impropria nella mia lunga risposta - chissà? (dove sa prende l'accento), ma purtroppo anche una semplice ed infima miglioria come "taro>babai" deve essere giustificata e spiegata, perché non soddisfa certe persone. Questa situazione è molto triste e indica molto sul modo di contribuire di certe persone.--RotachZ (msg) 10:30, 10 mag 2021 (CEST)[rispondi]
Ripeto: puoi avere ragione e io ho dichiarato di non essere esperto in materia. Ma servono fonti che affermino i punti chiave se vuoi correggere una fonte citata. Altrimenti credo che sia più appropriato scrivere una nota del tipo «si tratta probabilmente del babai: vedi Anne Di Piazza, "Migration d'une plante et migration de ses représentations", in Journal d'agriculture traditionnelle et de botanique appliquée, 1999, 41-1, pp. 93-108.» Se lo ritieni opportuno, puoi segnalare questa discussione al progetto:Botanica. --AVEMVNDI 21:26, 18 mag 2021 (CEST)[rispondi]
Ripeto: quando uno non vuole proprio capire, non c'è niente da fare. Il taro non è un albero ma una pianta, non dà frutta, non è il genere Cyrtosperma ma Colocasia, e solo il tubero è comestibile. Ma anche se fosse scritto nero su bianco nella Bibbia, non basterebbe per certi.--RotachZ (msg) 08:44, 20 mag 2021 (CEST)[rispondi]

Se puo servire a "svelenire" la discussione e a fare un po' di chiarezza:

  • La pianta ritratta nell'illustrazione è la specie Cyrtosperma merkusii (sin.: Cyrtosperma chamissonis), specie erbacea della famiglia delle Aracee (così come la Colocasia esculenta), nota come "taro gigante delle paludi"
  • La specie è nativa di molte isole del Pacifico tra cui le isole Gilbert (vedi qui)
  • I suoi tuberi (e non i frutti!) vengono utilizzati come alimento dagli abitanti di Kiribati ove è nota come "babai" (vedi questa fonte del FAO)
  • Penso pertanto che la dicitura "frutti di taro" con rimando a Colocasia esculenta possa essere corretta in "tuberi di taro gigante" con rimando a Cyrtosperma merkusii.

--ESCULAPIO @msg 21:32, 13 gen 2022 (CET)[rispondi]

Grazie Esculapio, soprattutto per aver addotto delle fonti autorevoli. Si può considerare la modifica, che spiega l'uso del termine taro nella fonte, sebbene non possiamo essere del tutto certi che 150 anni fa la Colocasia non fosse presente sulle isole Gilbert. Una spiegazione dovrebbe essere aggiunta in nota, anche per questioni di verificabilità. --AVEMVNDI 03:29, 14 gen 2022 (CET)[rispondi]
Mi era scappata la solita risposta (in caciara) del solito Avemundi che malgrado il ragionamento di [@ Esculapio] rifiuta di considerare che la parola "taro" in questo caso è una traduzione inglese sbagliata per il Cyrtosperma. --Arorae (msg) 12:39, 26 lug 2022 (CEST)[rispondi]
Non capirò mai se tu e Utente:RotachZ siate la stessa persona. Ma io non ho rifiutato nulla, ho scritto invece che si può considerare la modifica proposta da Utente:Esculapio e ho suggerito una nota. --AVEMVNDI 14:21, 26 lug 2022 (CEST)[rispondi]
e che c'entra con questa discussione? Niente! Intanto da quando con fonti (autorevoli) io ed altri abbiamo spiegato in lungo che il taro non dà frutta, è sempre scritto "frutti di taro" e ci vorrebbe anche una nota? Che forse 150 anni fa si coltivavano altri tuberi? Come quella nota che hai dimenticato di mettere "tradotto da", cosa indispensabile secondo le regole.--Arorae (msg) 14:32, 26 lug 2022 (CEST)[rispondi]
[@ Nicolabel] Come come? io e altri abbiamo spiegato? Allora sei RotachZ? Stai facendo abuso di utenze multiple intervenendo nella stessa discussione con due utenze diverse? --AVEMVNDI 14:35, 26 lug 2022 (CEST)[rispondi]

Aggiornamento statistiche

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Se si vogliono aggiornare le statistiche, bisogna farlo in maniera completa, aggiornando il template e i dati presenti in voce. --AVEMVNDI 17:28, 19 mag 2021 (CEST)[rispondi]

Ancora una volta, l'ostruzionismo sembra essere la caratteristica principale di questo Utente: il sito GCatholic.org (qui), fornise i dati recenti (e più o meno esatti (purtroppo un altro sacerdote è stato insediato soltanto qualche mese fa e non è ancora contato da GCatholic):
  • Diocese of Tarawa and Nauru
  • Type: Diocese
  • Area: 832 km²
  • Population: 65,925 Catholics (51.6% of 127,705 total) (2018)
  • Statistics: 24 parishes, 18 missions, 31 priests (23 diocesan, 8 religious), 95 lay religious (22 brothers, 73 sisters), 15 seminarians (2018)
    • Ossia tradotto : 24 parocchie (una ogni isola abitata (21), 1 per Nauru, 2 per Tabiteuea)
    • 31 sacerdoti
    • 73 sorelle e 22 frati.

--RotachZ (msg) 08:55, 20 mag 2021 (CEST)[rispondi]

Non ho nessun'obiezione a inserire i dati di GCatholic, purché si faccia in modo completo e organico in tutta la voce. Invece inserire qualche dato qua e là, ad esempio i sacerdoti sì, ma la popolazione no, non va bene. E tutta la voce deve essere uniforme: template, sezione statistiche, incipit, eccetera. Inoltre affermazioni come «l'ostruzionismo sembra essere la caratteristica principale di questo Utente» possono essere considerate WP:ATTACCHI. --AVEMVNDI 09:11, 20 mag 2021 (CEST)[rispondi]
Il censimento completo della popolazione del 2015 (governo di Kiribati, messo in fonte) censisce la popolazione molto meglio di GCatholic (che non dà fonti per il suo numero di credenti che comprende anche Nauru). Il fatto di rifiutare qualsiasi modifica da parte mia, assomiglia purtroppo a ostruzionismo (non è un attacco personale ma un fatto che si evince da tutte le modifiche Rollbackate come dite in italiano).--RotachZ (msg) 09:27, 20 mag 2021 (CEST)[rispondi]
GCatholic presenta tutti i dati aggiornati al 2018, pertanto è possibile aggiornare a quei dati. Sebbene sia una miglioria, io non lo farei per due motivi: 1. il sito aggiorna periodicamente i dati, per cui la verificabilità scomparirà con il prossimo aggiornamento. 2. i dati sono di un solo anno più recenti a quelli di Catholic Hierarchy (che negli ultimi tempi ha pubblicato aggiornamenti ogni tre anni).
Sul resto, io non faccio interventi contro tutti i tuoi contributi perché vengono da te e ce l'ho con te. Per ogni mio intervento c'è una ragione, di cui ti do puntualmente conto in discussione. Per il resto nemmeno sto seguendo quello che fai in generale (e non so se questo sia un male o un bene), vedo le modifiche sulle diocesi, perché sono nei miei osservati speciali. Se ci sono tante modifiche che non sono migliorative, forse è perché ancora non conosci bene le linee guida del progetto. --AVEMVNDI 03:24, 21 mag 2021 (CEST)[rispondi]
Il mondo alla rovescia con minacce palesi sulla mia pagina.--RotachZ (msg) 08:28, 21 mag 2021 (CEST)[rispondi]