Indice
Taosi
Taosi 陶寺 | |
---|---|
Vaso in ceramica dipinta dagli scavi di Taosi, Museo dello Shanxi | |
Stile | Cultura di Longshan |
Epoca | 2300-1900 a.C. |
Localizzazione | |
Stato | Cina |
Contea | Xiangfen |
Altitudine | 573 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 2 700 000 m² |
Scavi | |
Data scoperta | 2000 |
Mappa di localizzazione | |
Taosi (in cinese 陶寺, Táosì) è un sito archeologico della Contea di Xiangfen, nello Shanxi, Cina.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Si ritiene che Taosi sia appartenuta alla fase tarda della cultura di Longshan nello Shanxi meridionale, nota anche come fase di Taosi (2300 a.C. - 1900 a.C.). Taosi era circondata da un muro in terra battuta spesso dai 7 ai 10 m[1]. L'insediamento huaxia crebbe oltre al perimetro della città. Al suo apice, le mura di Taosi racchiudevano una superficie di circa 2 700 000 m2[1][2], divenendo così la più vasta città fortificata della Cina preistorica[3].
Taosi includeva al suo interno anche un osservatorio astronomico, il più antico dell'Asia orientale[4]. L'insediamento è il più vasto sito di Longshan scoperto nell'area del bacino del Linfen e fu probabilmente un centro regionale.
La necropoli di Taosi conteneva oltre 1 500 sepolture e si estendeva su una superficie di oltre 30 000 m2[1]. Le sepolture di Taosi erano altamente stratificate (le più stratificate dei siti del Longshan), con i corredi funebri più ricchi concentrati nelle tombe di pochi maschi (nove grandi tombe). Le tombe più grandi erano poste in stanze separate, possedevano dipinti murali ed avevano grandi nascondigli per i corredi funebri (alcune avevano oltre 200 oggetti, inclusi giade, campane di rame, strumenti musicali di legno e pelle di coccodrillo); le tombe di media dimensione contenevano bare lignee pitturate e oggetti di lusso; la maggior parte delle tombe piccole non contenevano corredi funebri[5]. In una tomba di Taosi fu trovata anche una singola campana di bronzo.
Alcuni archeologi cinesi ritengono che Taosi fosse il sito di uno stato chiamato Youtang (有唐), che fu conquistato dall'Imperatore Yao, il quale ne fece la sua capitale[6].
La città collassò a causa di una rivolta contro la classe dominante[7][8][9]. Per contro, gli studiosi occidentali sono propensi a ritenere l'Imperatore Yao una figura mitica.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Xiaoneng Yang, Chinese Archaeology in the Twentieth Century: New Perspectives on China's Past, Yale University Press, New Haven (2004).
- ^ 书略*追远略*古DNA显示:现代汉族就是古代中原人的直系后代 Archiviato il 18 luglio 2011 in Internet Archive.
- ^ L'osservatorio astronomico di Taosi - UNESCO Astronomy and World Heritage Webportal
- ^ David Pankenier et. al, The Xiangfen, Taosi site: A Chinese Neolithic "observatory"?., Archaeologica Baltica 10
- ^ K.C.Chang in Cambridge History of Ancient China, 1999, p.60.
- ^ 尧的政治中心的迁移及其意义 Archiviato il 6 settembre 2011 in Internet Archive.
- ^ 论陶寺古城的发展阶段与性质 Archiviato il 7 luglio 2011 in Internet Archive.
- ^ 从陶寺遗存看中国早期国家之形成——中国早期文明研究札记之五 Archiviato l'11 luglio 2011 in Internet Archive.
- ^ 从陶寺遗址考古收获看中国早期国家特征, su kaogu.net.cn. URL consultato il 30 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2011).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Chang, Kwang-chih. The Archaeology of Ancient China, ISBN 0-300-03784-8
- He, Nu and Wu, Jiabi. http://www.kaogu.cn/en_kaogu/show_News.asp?id=124[collegamento interrotto]
- Higham, Charles, The Bronze Age of Southeast Asia, ISBN 0-521-56505-7
- Liu, Li. The Chinese Neolithic: Trajectories to Early States, ISBN 0-521-81184-8
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Taosi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- L'osservatorio astronomico di Taosi sul sito UNESCO Astronomy and World Heritage Webportal