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Stadler GTW 2/6
Stadler GTW 2/6 | |
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Treno a trazione elettrica, diesel o bimodale | |
GTW EMU 2/6 della Linzer Localbahn | |
Il GTW 2/6 è un'automotrice articolata ferroviaria leggera prodotta dalla svizzera Stadler Rail. Appartiene alla famiglia delle automotrici articolate GTW, di cui si presenta come il modello base[1], ed è prodotto in due versioni: quella a trazione elettrica (EMU) e quella diesel-elettrica (DeMU, impropriamente abbreviata spesso in DMU).
Il costruttore classifica i veicoli GTW sulla base del rapporto tra il numero di assi motori ed il numero totale. Il modello 2/6 si presenta quindi con due assi motori, ubicati nella sezione centrale, su un totale di sei assi.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Progettato agli inizi degli anni novanta, le prime versioni del modello GTW 2/6, a trazione elettrica, furono richieste nel 1994 dalla società ferroviaria svizzera BTI per le sue linee ferroviarie. I veicoli, molto più leggeri e con una capacità ridotta rispetto alle versioni prodotte successivamente, entrarono in servizio nel 1997[2]. Le versioni successive dal punto di vista del design sono sensibilmente diverse rispetto alle prime produzioni.
Il modello è stato venduto in molti paesi europei e in America settentrionale[1].
Versioni italiane
[modifica | modifica wikitesto]In Italia, le prime versioni di questo autotreno a trazione diesel vennero acquistate nel 2005 dalla SAD per essere impiegate sulla ferrovia della Val Venosta[3], a quel tempo completamente rinnovata.
Tra il 2006 e il 2007, Sistemi Territoriali ha acquistato due esemplari, sempre a trazione diesel[4], che sono utilizzati per il servizio viaggiatori della linea regionale tra Adria e Mestre.
Altri due esemplari sono stati acquistati dalla Società Ferrovie Udine-Cividale per il servizio sulla Udine-Cividale[5].
Dal giugno 2011 sono entrati in funzione altri otto convogli ATR 115 sulla Brescia-Edolo, acquistati da Ferrovienord e utilizzati da Trenord[6][7].
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]I rotabili di questa famiglia differiscono nell'aspetto, che può andare dallo squadrato all'aerodinamico, e nella propulsione, di tipo elettrico o diesel-elettrico, ma hanno in comune il modulo costruttivo particolare che vede tutto l'autotreno spinto da una o più sezioni motrici sulle quali si appoggiano, a due a due, i moduli esterni dotati di carrelli.
Il convoglio del GTW 2/6 è composto da tre moduli: due semicasse, destinate al trasporto viaggiatori, e il modulo centrale, denominato powerpack o drive container, contenente l'equipaggio motore. Quest'ultimo modulo funziona anche come appoggio per le altre due semicasse ed è munito di un corridoio al centro, largo 80 cm, che permette ai viaggiatori di transitare tra le stesse. Le due semicasse sono entrambe dotate di un carrello portante e di una cabina di guida. Il loro accesso è garantito da due porte su entrambi i lati; per favorire l'incarrozzamento dell'utenza, esse sono posizionate nella parte a piano ribassato delle semicasse la quale è posta ad un'altezza di 585 mm rispetto al piano del ferro e copre il 75% dello spazio complessivo a disposizione dei viaggiatori. La separazione funzionale tra semicasse e modulo di trazione permette di ridurre le vibrazioni del motore diesel, migliorando il comfort di viaggio.
L'equipaggiamento motore della versione diesel è ridondante. Nel modulo centrale sono infatti presenti due gruppi di trazione elettro-diesel, composti ognuno da un motore diesel Common rail MAN, un generatore elettrico asincrono, un convertitore di corrente ad IGBT e un motore elettrico, a suo volta asincrono.
Grazie al comando multiplo è possibile accoppiare i convogli tra loro fino ad un massimo di tre unità.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]In Italia, il Cesifer ha classificato il modello diesel come autotreno, conferendo a tutti gli esemplari la sigla ATR. In particolare, sono classificati:
- ATR 100 i treni di SAD;
- ATR 110 e 116 i treni di Sistemi Territoriali[9][10];
- ATR 115 i treni di Trenord[6].
In Germania, i GTW sono classificati dalla DB nella serie 646, mentre in Svizzera dalle FFS come RABe 526.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b GTW, su Stadler. URL consultato il 23 dicembre 2017.
- ^ (EN) Class 500 low.floor, articulated EMU for Biel-Täuffelen-Ins-Bahn (BTI) (PDF), su stadlerrail.com. URL consultato il 23 dicembre 2017.
- ^ (FR) Automotrice articulée diesel-électrique GTW DMU-2 2/6 à plancher surbaissé, chemin de fer du Vinschgau (Val Venosta), Italie (PDF), su stadlerrail.com. URL consultato il 17 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2010).
- ^ (EN) Six 2/6 and 4/12 Low-floor DMU GTWs for Sistemi Territoriali, Italy (PDF), su wwwstadlerrailcom-live-01e96f7.s3-eu-central-1.amazonaws.com. URL consultato il 9 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2017).
- ^ (EN) Automotrice articolata diesel-elettrica a piano ribassato GTW DMU-2 2/6 per Ferrovie Udine Cividale, Italia (PDF), su stadlerrail.com. URL consultato il 17 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2011).
- ^ a b Guido Catasta, Nuovi treni di Trenord sul Lago d'Iseo, in Ferrovie.it, 13 giugno 2011. URL consultato il 23 dicembre 2017.
- ^ Brochure ufficiale Archiviato il 5 giugno 2011 in Internet Archive.
- ^ (EN) GTW DMU-2 2/6 low-floor articulated DMUs for Capital Metro, Austin, Texas, USA (PDF), su stadlerrail.com. URL consultato il 17 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2010).
- ^ (EN) Automotrice articolata diesel-elettrica a piano ribassato GTW DMU-2 2/6 per Ferrovie Udine Cividale, Italia (PDF), su stadlerrail.com. URL consultato il 17 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2011).
- ^ Materiale rotabile (PDF), su sistemiterritorialispa.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stadler Bussnag AG, ET 22 151 – 164 low – floor articulated EMUs für Linzer Lokalbahn (LILO) (PDF), su stadlerrail.com. URL consultato il 5 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2010).
- (EN) Stadler Bussnag AG, Six 2/6 and 4/12 Low-floor DMU GTWs for Sistemi Territoriali, Italy (PDF), su stadlerrail.com. URL consultato il 17 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2010).
- (EN) Stadler Bussnag AG, Six 2/6 and 4/12 Low-floor DMU GTWs for Sistemi Territoriali, Italy (PDF), su stadlerrail.com. URL consultato il 17 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2010).
- Italo Cremasco, La ferrovia della Val Venosta ad un anno dalla sua riattivazione (PDF), su associazionefmp.it, 10-11. URL consultato il 3 aprile 2009.