Portale:Bologna/Evidenza/4
Il sistema di canali di Bologna è stato creato allo scopo di collegare la città con il fiume Po e per fornire acqua ed energia meccanica agli opifici della città.
La rete idrica bolognese fu sviluppata gradualmente tra il XII ed il XVI secolo, a partire dalle due opere fondamentali, ovvero le chiuse di San Ruffillo e di Casalecchio, rispettivamente sul torrente Savena e sul fiume Reno, inizialmente resesi necessarie per aumentare il numero dei mulini da grano e per alimentare il fossato della seconda cerchia di mura della città (Cerchia dei Mille).
Bologna sorge ai piedi di colline, e presenta un dislivello, entro l'antica cerchia muraria, da sud a nord verso la pianura, di circa 39 metri (76 m s.l.m. a Porta D'Azeglio e 37 m s.l.m. al Porto Navile: tale pendenza favorisce un rapido passaggio delle acque, adatto anche ad azionare le pale di mulini, che nel Medioevo sorgevano numerosi lungo i canali.