One team in Tallinn
L'espressione "one team in Tallinn" (che in inglese significa "una squadra a Tallinn") indica la partita di calcio prevista per il 9 ottobre 1996 tra le Nazionali estone e scozzese, valida per le qualificazioni al Mondiale 1998.
Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]Oltre ad Estonia e Scozia, nel gruppo 4 erano presenti: Austria, Bielorussia, Lettonia e Svezia. Nei precedenti impegni le 2 squadre avevano ottenuto, rispettivamente, 3 e 4 punti.
Il giorno precedente la gara, la delegazione scozzese riscontrò problemi all'impianto di illuminazione del Kadriorg Stadium (dove si stava allenando) segnalando il problema alla FIFA: si decise così di anticipare l'inizio della partita dalle 18:45 alle 15. La squadra di casa, in segno di protesta contro lo spostamento della gara, scelse quindi di non partecipare.
Incontro e tabellino
[modifica | modifica wikitesto]Mercoledì 9 ottobre, soltanto la formazione scozzese scese in campo accompagnata dal coro dei Tartan Army «One team in Tallinn, there's only one team in Tallinn». Al calcio d'inizio, Dodds passò il pallone a Collins ma l'arbitro fischiò la fine dopo appena 3" per l'assenza degli avversari.[1]
Tallinn 9 ottobre 1996, ore 15:00 EET | Estonia | 0 – 0 | Scozia | Kadriorg Stadium
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Le conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]In via provvisoria, alla Scozia fu assegnato il 3-0 a tavolino.[1] Il 7 novembre, la FIFA ordinò invece la ripetizione in campo neutro: la gara fu dunque recuperata l'11 febbraio 1997, al Louis II di Monaco, e terminò 0-0. Gli scozzesi chiusero il girone dietro gli austriaci, qualificandosi al Mondiale come miglior seconda.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Calcio: Francia 98, Estonia diserta, per ora Scozia vince a tavolino[collegamento interrotto], Agi.it, 9 ottobre 1996.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Andrew Ward, Football's Strangest Matches, Robson Books, 2000.
- Estonia v Scotland report, su t-army.com. URL consultato il 20 settembre 2008.
- Where'd they go, where'd they go…, in The Scotsman, 19 novembre 2002. URL consultato il 20 settembre 2008.