Marcellino pane e vino
Marcellino pane e vino | |
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Marcellino porta il pane e il vino al Cristo in croce | |
Titolo originale | Marcelino pan y vino |
Paese di produzione | Spagna, Italia |
Anno | 1955 |
Durata | 87 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico |
Regia | Ladislao Vajda |
Soggetto | José María Sánchez Silva |
Sceneggiatura | José María Sánchez Silva, Ladislao Vajda |
Casa di produzione | Chamartín, Falco Film |
Distribuzione in italiano | E.N.I.C. |
Fotografia | Enrique Guerner |
Montaggio | Julio Peña |
Musiche | Pablo Sarozábal |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Marcellino pane e vino (Marcelino pan y vino) è un film del 1955 diretto da Ladislao Vajda.
Il film, presentato in concorso all'8º Festival di Cannes, è tratto dal romanzo di José María Sánchez Silva Marcelino Pan y Vino.
Il protagonista, Pablito Calvo, all'epoca aveva solo sei anni.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Spagna, XIX secolo. Nel giorno di san Marcellino, un frate francescano si reca in paese per andare a visitare una bambina gravemente malata, mentre tutto il paese sta salendo la collina per andare al convento sulla tomba di san Marcellino; il frate inizia allora a raccontare la storia del convento e di quest'ultimo.
Finita la sanguinosa guerra tra francesi e spagnoli, tre frati francescani chiedono al sindaco, don Emilio, di poter riassestare il vecchio castello per riadattarlo a convento; il sindaco dà il consenso e tutta la popolazione aiuta i tre frati nell'intento. Dopo poco tempo il convento è costruito ed inaugurato. Una mattina, il frate portinaio trova alla porta un cestino con dentro un neonato che piange, poiché ha fame e sete; i frati lo battezzano e gli danno il nome di "Marcellino" perché è stato trovato il 13 settembre, giorno dedicato appunto a San Marcellino. I frati vorrebbero affidarlo a qualche famiglia, ma nessuno è in grado di mantenere un altro figlio, viste le condizioni di miseria in cui vive la popolazione. Passano gli anni e Marcellino è un bambino di sei anni robusto e forte e tratta tutti e dodici i frati come padri, assegnandogli anche dei nomignoli in base alla funzione che svolgono (come fra Pappina, fra Malato e fra Din Don), ma sente molto la mancanza di una figura materna, infatti fa ai frati molte domande sulle madri.
Quando il bambino viene portato alla fiera del paese, alla quale, involontariamente, arreca danni, il nuovo sindaco, da sempre contrario all'opera di bene fatta da don Emilio, decide di emettere uno sfratto ai danni dei frati. Un giorno, disobbedendo a frate Tommaso, che lui chiama "fra Pappina", Marcellino trova nella vecchia soffitta un crocifisso. Vedendo il Cristo della Croce molto magro, immagina che abbia fame e decide di portargli soavemente da mangiare e da bere. Avviene il miracolo: il corpo del Cristo crocifisso si anima per ricevere il pasto offerto, rivolgendo anche la parola al bambino che, avendo trovato, nella fretta, solo pane e vino, lo dà comunque a Gesù, che lo soprannomina giocosamente ”Marcellino Pane e Vino“.
Pochi giorni prima dello sfratto, Marcellino va a parlare con Gesù delle madri, esprimendogli il desiderio di vedere sua madre e dopo anche la Madonna, al che Gesù lo fa morire nel sorriso innocente e sereno di un bambino, mandandolo quindi in cielo a conoscere i genitori mentre il crocifisso torna ad essere inanimato. Frate Tommaso, che aveva assistito di nascosto al miracolo, rattristato chiama tutti i frati al cospetto del Signore.
Tutta la gente del paese accorre al miracolo, e così, ogni anno, la popolazione si reca sulla tomba di ”Marcellino Pane e Vino“ in segno di devoto rispetto.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film è stato girato nel 1954 nella regione di Castiglia e Lèon, in particolare nei comuni di Salamanca e Segovia.
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Incassi
[modifica | modifica wikitesto]Uscì in Spagna il 24 febbraio 1955 a Madrid. Successivamente il 30 marzo a Barcellona e il 9 aprile a Malaga. In Italia arrivò l'8 settembre 1955 e fu il terzo film per incassi della stagione cinematografica 1955/56 dietro L'amore è una cosa meravigliosa e La donna più bella del mondo.[10]
Marcellino pane e vino detiene ad oggi il ventesimo posto nella classifica dei film italiani più visti di sempre (il film fu infatti co-prodotto con l'Italia, anche se la Spagna fu il paese con produzione maggioritaria) con 11 559 217 spettatori paganti.[11]
Pubblico e critica
[modifica | modifica wikitesto]Il grande successo popolare di Marcellino pane e vino, visto nell'ambito «delle opere edificanti e di carattere religioso che avrebbero potuto costituire una continuazione del repertorio teatrale di argomento religioso vissuto fino al periodo prebellico», in Italia fu un'eccezione in quanto il grande pubblico del dopoguerra disertava questo tipo di cinema nonostante l'impegno capillare dei cattolici.[12] La parodia del film Totò e Marcellino, «ispirato a Chaplin (Il monello), la zona del racconto è in bilico tra Dickens e De Amicis con risvolti alla Zavattini»[13], che vede ancora Pablito Calvo nella parte del bambino, è stata stigmatizzata insieme al film parodiato, definito franchista, da Domenico Cammarota.[14]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Festival di Berlino
- 2º premio
- Festival di Cannes
- Menzione speciale per il piccolo Pablito Calvo
- Menzione della giuria dell'O.C.I.C.
- Medaglia d'oro C.I.D.A.C. per il miglior film
Altre opere ispirate al romanzo
[modifica | modifica wikitesto]- Nel 1958 il protagonista del film Pablito Calvo recitò in un film con Totò che sin dal titolo richiamava al film spagnolo (Totò e Marcellino, diretto da Antonio Musu).
- Nel 1991 Luigi Comencini ha diretto la riedizione del film e insieme a Ennio De Concini ne ha riscritto la sceneggiatura. Le musiche sono di Fiorenzo Carpi.
- Nel 2000 è stato prodotto Marcelino Pan y Vino, un cartone animato di coproduzione internazionale in 26 episodi per la regia di Santiago Moro e Xavier Picard.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Marcelino in originale
- ^ Pascual in originale
- ^ Fray Papilla in originale
- ^ Fray Puerta in originale
- ^ Fray Giles in originale
- ^ Fray Talán in originale
- ^ Fray Malo in originale
- ^ Fray Bautizo in originale
- ^ Nicolás in originale
- ^ Stagione 1955-56: i 100 film di maggior incasso, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 27 dicembre 2016.
- ^ I 50 film più visti al cinema in Italia dal 1950 ad oggi, su movieplayer.it. URL consultato il 27 dicembre 2016.
- ^ Gian Piero Brunetta, Il cinema neorealista italiano. Storia economica, politica e culturale, Bari, Editori Laterza, maggio 2009, pp. 200-202.
- ^ Biblioteca Civica "U. Pozzoli" di Lecco, In ottima compagnia: Totò (PDF), in Ogni fine settimana uno scrittore, un regista, un attore, un poeta, 15 settembre 2017. URL consultato il 28 giugno 2024.
- ^ Domenico Cammarota, Il cinema di Totò, Futuro Saggi, Roma, Fanucci, 1985, pp. 183-184.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Marcellino pane e vino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- MARCELLINO PANE E VINO, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Marcellino pane e vino, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Marcellino pane e vino, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- Marcellino pane e vino, su ANICA, Archiviodelcinemaitaliano.it.
- (EN) Marcellino pane e vino, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Marcellino pane e vino, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) Marcellino pane e vino, su FilmAffinity.
- (EN) Marcellino pane e vino, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Marcellino pane e vino, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).