Manlio Capitolo

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Manlio Capitolo (Tursi, 28 novembre 1902Roma, 21 agosto 1954) è stato un giurista e poeta italiano.

Nato a Tursi, da Domenico Capitolo, avvocato, umanista e letterato, e da Maria Ayr, colta maestra ed educatrice. All'età di 22 anni vince un concorso nazionale entrando in magistratura come uditore. Durante i difficili anni della seconda guerra mondiale e del successivo dopoguerra, svolse la sua attività presso il Tribunale di Venezia, guadagnando stima e ammirazione, dalla più alta magistratura e da parte della stampa, per il suo senso di giustizia e per la sua profonda umanità. Nel Palazzo di Giustizia di Venezia è ricordato con una lapide.

Successivamente, nel 1952 viene promosso Presidente Capo del Tribunale di Roma, svolse quel compito per due anni, poiché a soli 52 anni, una grave malattia lo portò alla morte. Schivo di carattere, semplice e parco nelle abitudini, fu un uomo di grande ingegno e di vasto sapere. Incline alla più alta idealità e aperto al senso del bello, subì il fascino della poesia e fu anche un delicato e sensibile poeta. Si spense a Roma nel 1954.

Dopo la sua morte, negli anni tra il 1955 e il 1956, venne costruita presso il tribunale di Venezia, un'aula a lui dedicata, l'Aula Manlio Capitolo[1], opera dell'architetto Carlo Scarpa e restaurata nel 2005[2]. Nella sua città natale, invece, gli è stata dedicata, una via e l'Istituto Tecnico Commerciale, per Geometri e Tecnici del Turismo "M. Capitolo"[3].

  1. ^ Aula Manlio Capitolo presso il Tribunale di Venezia, su mediateca.palladiomuseum.org. URL consultato il 9 novembre 2017.
  2. ^ Restauro dell'allestimento dell'Aula Manlio Capitolo di Carlo Scarpa nel Tribunale di Venezia, su soprintendenza.venezia.beniculturali.it. URL consultato il 19 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2018).
  3. ^ ITCG "M. Capitolo", su itcgtursi.gov.it. URL consultato il 9 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2017).

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