Linee di Blaschko
Le linee di Blaschko sono presenti normalmente, sebbene non siano visibili, nella cute. Diventano visibili in certe malattie delle pelle e delle mucose, assumendo una forma a V sulla schiena, una forma a S su torace, addome e fianchi, una forma ondulata sulla testa[1].
Prendono il nome dal dermatologo tedesco Alfred Blaschko che per primo ne documentò l'esistenza nel 1901[2][3].
Eziologia
[modifica | modifica wikitesto]Si ritiene che le linee siano una traccia della migrazione delle cellule embrionali[4][5] e che possano rappresentare un tipo di mosaicismo[6]. Non corrispondono a elementi dei sistemi nervoso, muscolare o linfatico e sono presenti anche in altri animali, come cani e gatti[7][8].
Condizioni cliniche associate
[modifica | modifica wikitesto]Le lesioni della cute che portano a sviluppare linee di Blaschko visibili sono numerose e possono essere congenite, genetiche o acquisite[9]. Tra queste:
- Disordini della pigmentazione
- Nevo acromico (compresa l'ipomelanosi di Ito)
- Nevi epidermici
- Nevo sebaceo
- Nevo verrucoso infiammatorio lineare
- Malattie cutanee generiche correlate al cromosoma X
- Malattie cutanee infiammatorie acquisite
- Chimerismo
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Philip M. Brown, Transcription, CRC Press, 2002, p. 38, ISBN 978-0-415-27200-1.
- ^ (EN) Ole Daniel Enersen, Linee di Blaschko, in Who Named It?. URL consultato il 15 ottobre 2013.
- ^ Alfred Blaschko, Die Nervenverteilung in der Haut in ihre Beziehung zu den Erkrankungen der Haut, 1901.
- ^ John Harper, Textbook of Pediatric Dermatology[collegamento interrotto], p. 691, ISBN 0-86542-939-1.
- ^ Martino Ruggieri, Neurocutaneous Disorders: Phakomatoses & Hamartoneoplastic Syndromes, Springer, 2008, p. 569, ISBN 978-3-211-21396-4.
- ^ Ewell S. Roach, Neurocutaneous Disorders, Cambridge University Press, 2004, p. 98, ISBN 978-0-521-78153-4.
- ^ George Muller e Robert Kirk, Muller & Kirk's small animal dermatology, Elsevier Health Sciences, 2001, p. 9, ISBN 978-0-7216-7618-0.
- ^ Thelma Lee Gross, Veterinary Dermatopathology, Wiley-Blackwell, 2004, p. 156, ISBN 978-0-632-06452-6.
- ^ Bolognia JL, Orlow SJ, Glick SA, Lines of Blaschko, in Journal of the American Academy of Dermatology, vol. 31, n. 2, 1994, pp. 157–190, DOI:10.1016/S0190-9622(94)70143-1, PMID 8040398.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Linee di Blaschko
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Immagini delle linee di Blaschko, su med-ars.it. URL consultato il 15 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2010).