Kepler-62 e
Kepler-62 e | |
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Paragone fra le dimensioni dei pianeti (da sinistra): Kepler-69c, Kepler-62e, Kepler-62f e la Terra (l'immagine della Terra è l'unica non disegnata) | |
Stella madre | Kepler-62 |
Scoperta | 18 aprile 2013 |
Scopritore | Borucki et al. |
Distanza dal Sole | 1200 a.l. |
Parametri orbitali | |
Semiasse maggiore | 0,427 UA |
Periodo orbitale | 122,3874 giorni |
Inclinazione orbitale | 89,7° |
Eccentricità | ~0 |
Dati fisici | |
Raggio medio | 1,61±0,05 R⊕[1] |
Massa | |
Flusso stellare | 1,32 ⊕[3] |
Temperatura superficiale | |
Kepler-62 e è un pianeta extrasolare orbitante attorno alla stella Kepler-62, una nana arancione distante 1200 anni luce dal sistema solare[4], situata nella costellazione della Lira. La sua scoperta è stata annunciata il 18 aprile 2013 da parte del team della Missione Kepler[5].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Il pianeta, con un raggio 1,6 volte quello terrestre, è probabilmente una super Terra con superficie solida, e si trova nella zona abitabile della stella, ove è possibile la presenza di acqua liquida in superficie. Compie un'orbita attorno alla sua stella ogni 122 giorni ad una distanza di 0,427 UA, insieme agli altri 4 pianeti confermati del suo sistema stellare.[1]
Abitabilità
[modifica | modifica wikitesto]Il Planetary Habitability Laboratory dell'Università di Arecibo ha calcolato la sua temperatura di equilibrio in 261 K (-12 °C), assumendo un'albedo di tipo terrestre (0,3). Considerando invece un'atmosfera simile a quella della Terra tale valore sale, per l'effetto serra, a 302 K (+29 °C), detta temperatura superficiale, valore che permette l'esistenza di acqua liquida in superficie.
Alcuni studi su diversi modelli planetari suggeriscono che diversi pianeti delle dimensioni di Kepler-62 e possano essere interamente ricoperti da oceani, mentre altri dimostrano che, a seconda della densità, pianeti di queste dimensioni potrebbero essere ricchi di elementi volatili ed essere dei mininettuno gassosi senza superficie solida. Un altro fattore che potrebbe compromettere l'abitabilità planetaria, sempre a causa della sua natura superterrestre, è che il pianeta potrebbe avere un'atmosfera più densa di quanto ipotizzato, ed essere quindi simile a Venere (737 K).
Considerando l'ipotesi che il pianeta abbia un'atmosfera di tipo terrestre, il suo Earth Similarity Index, pari a 0,83, è il tredicesimo più alto conosciuto a fine 2020.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b William J. Borucki et al., Kepler-62: A Five-Planet System with Planets of 1.4 and 1.6 Earth Radii in the Habitable Zone (PDF), in Science, 18 aprile 2013, DOI:10.1126/science.1234702.
- ^ Yutong Shan, Gongjie Li, Obliquity Variations of Habitable Zone Planets Kepler-62f and Kepler-186f, in Astronomical Journal, vol. 155, n. 6, 2018.
- ^ William Borucki et al., Kepler-62f: Kepler's First Small Planet in the Habitable Zone, but Is It Real?.
- ^ (EN) 2 Good Places to Live, 1,200 Light-Years Away, su nytimes.com, New York Times, 18 aprile 2013. URL consultato il 19 aprile 2013.
- ^ Scoperti due pianeti sosia della Terra: "C'è acqua, potrebbero ospitare la vita", la Repubblica, 18 aprile 2013. URL consultato il 18 aprile 2013.
- ^ Data of Potential Habitable Worlds Planetary Habitability Laboratory
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kepler-62e
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) KIC10 Search, su archive.stsci.edu, STScI. URL consultato il 18 aprile 2013.
- (EN) Kepler Discoveries, su kepler.nasa.gov, NASA. URL consultato il 19 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2017).