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Isola della Pescheria
Isola della Pescheria | |
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La Pescheria vista da vicolo del Molinetto. | |
Geografia fisica | |
Localizzazione | Provincia di Treviso, Veneto |
Coordinate | 45°40′00.31″N 12°14′53.73″E |
Geografia politica | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Treviso |
Comune | Treviso |
Cartografia | |
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L'isola della Pescheria è un isolotto fluviale del centro storico di Treviso, lambita dal Cagnan Grando (uno dei rami del Botteniga). Come suggerisce il nome, ospita il mercato del pesce cittadino.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Verso la metà dell'Ottocento sorse la necessità di una riqualificazione dell'allora Piazza dei Signori, zona caratteristica della città. Quest'esigenza era data da motivazioni di carattere igienico-sanitario e strutturale. Spostare la localizzazione del mercato foriere che rappresentava una fonte di disturbo per i sensi dei cittadini. Il mercato del pesce, infatti, portava con sé odori poco gradevoli per gli abitanti di quella zona.[1] Pietro Liberali ebbe l'intuizione della nuova sistemazione e fu realizzata nel 1856, durante la dominazione austriaca della città, su iniziativa dell'allora sindaco. I lavori furono progettati dall'ingegnere comunale Francesco Bomben che riunì in un'unica isola i tre isolotti naturali già presenti nel canale, a valle del ponte di San Parisio [2]. La nuova sistemazione si rivelava ottimale poiché beneficiava di acqua corrente e di una distanza più appropriata dagli edifici abitati. Il mercato del pesce, in precedenza svoltosi nella piazza antistante il Monte di Pietà, fu quindi spostato in questo luogo. Il collegamento con il mercato è costituito da un ponte di ferro.
Il progetto dell'ultimo intervento di riqualificazione (2002), che ha visto il rifacimento della pavimentazione e dei banchi del mercato, è stato firmato dall'architetto Toni Follina[3][4]. Questa ristrutturazione ha mantenuto l'assetto originale, ha permesso di realizzare la copertura ai banchi del pesce e quest'intervento ha dato modo alla piazza di acquisire carattere pubblico.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Andrea Bellieni, Orio Frassetto: Treviso i luoghi dell'arte 2004 Edizioni Grafiche Vianello
- ^ http://www.trevisoinfo.it/pescheria.htm
- ^ Immagini Archiviato il 24 dicembre 2013 in Internet Archive. dal sito archilovers.com.
- ^ Mario Anton Orefice, Sgarbi, schiaffo a Treviso: La pescheria, una zattera, Corriere del Veneto, giugno 2006.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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