Indice
il Post
il Post | |
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Stato | Italia |
Lingua | italiano |
Periodicità | quotidiano |
Genere | stampa nazionale online |
Fondatore | Luca Sofri |
Fondazione | 19 aprile 2010 |
Sede | Milano |
Direttore | Luca Sofri |
Vicedirettore |
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ISSN | 2610-9980 |
Sito web | www.ilpost.it |
il Post è un quotidiano online italiano, edito e diretto dal 2010 da Luca Sofri.
La lettura del quotidiano è gratuita e non richiede iscrizione. Il modello d'impresa si basa fin dalla fondazione sulla presenza di inserzionisti e, dal giugno 2019, sulla sottoscrizione di un abbonamento che dà diritto a contenuti speciali.[2] A dicembre 2020 ha avuto 632 000 visitatori unici giornalieri.[3]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Il logo del progetto ha richiami grafici diretti alle testate degli storici quotidiani statunitensi, a cui il nome del progetto fa riferimento: post non solo come il Washington Post,[4] ma anche come i post dei blog, l'unità di base della scrittura su internet.
La testata si è ispirata, nell'approccio, alla capacità di aggregazione e confezione di contenuti esistenti sfruttata in alcuni progetti americani come l'Huffington Post[5] e allo stile di testate online come Slate o The Daily Beast. Sofri ha presentato il progetto come «un prodotto elitario per maggioranze», e lo ha definito «per metà aggregatore, per metà editore di blog».[6] Col passare degli anni, la produzione propria di contenuti informativi ha superato la componente terza (blog e aggregatore), rendendo il Post un vero e proprio quotidiano online.
Fatti salvi casi specifici, gli articoli de il Post non sono firmati, intendendo così significare che essi non rispecchiano la visione di un singolo autore, ma di tutta la redazione.[7] Il quotidiano inoltre non pubblica interviste, se non all’interno dei podcast.[8]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Aperto il 19 aprile 2010,[9] il Post è stato ideato come un aggregatore di contenuti della stampa italiana e internazionale, selezionati e commentati dalla redazione, il cui nucleo iniziale (5 giornalisti) fu selezionato da Sofri attraverso un annuncio pubblico sul suo blog, wittgenstein.it.[10]
Oltre ai contenuti originali prodotti dalla stessa redazione, si contano contributi da numerosi collaboratori, come Massimo Mantellini, Filippo Facci, Ivan Scalfarotto, Giuseppe Civati, Simona Siri, Antonio Dini. La testata ospita anche i blog di alcuni illustratori e vignettisti, tra cui Makkox, che ha pubblicato a lungo vignette di attualità, Gipi o Stefano Tartarotti. Nel 2010 il Post ha vinto la terza edizione del Premio Ischia Social Network per l'informazione online, assegnato nel corso del Premio Ischia internazionale di giornalismo.[11]
Da maggio del 2012 è l'unico quotidiano italiano a pubblicare ogni giorno le strisce a fumetti dei Peanuts;[12] in passato ha pubblicato anche le strisce di Doonesbury.[12][13]
Nel maggio 2013, a seguito di una ricapitalizzazione per far fronte alle perdite della società, rispettivamente di 360 000 e di 480 000 euro nel 2011 e 2012, la presidenza del CdA è passata a Paolo Ainio, amministratore delegato di Banzai S.p.A., che detiene la maggioranza relativa del capitale; la notizia è stata pubblicata il 23 luglio da Italia Oggi in un breve articolo in cui si dava anche conto della nuova ripartizione delle quote societarie: Banzai 30,53%, Kme e View different Inc. circa 24% ciascuno, Giorgio Gori 10,9% e Sofri 8%.[14][15] Il giorno successivo Paolo Ainio ha scritto a Italia Oggi, giudicando «romanzata» la ricostruzione delle vicende societarie del Post fatta dalla testata, per precisare che a seguito all'avvenuto riassetto sia Banzai sia Sofri avevano incrementato le loro quote, passando rispettivamente al 24% e al 22%.
Il 2014 segna un anno di svolta per la crescita del Post, dopo il miglioramento progressivo e continuo degli anni precedenti: con un incremento dei ricavi pubblicitari di oltre il 100% rispetto al 2013 (da 378 741 euro dell'anno precedente a 776 540 euro) e una stabilizzazione dei costi di produzione (da 846 770 euro del 2013 a 834 988 euro nel 2014), il Post chiude l'esercizio 2014 con un Ebitda in sostanziale pareggio[16] e quello del 2015 in attivo. In questo periodo, il Post comincia a occuparsi dell'organizzazione del Festival di libri e altrecose di Pescara, sotto la direzione artistica di Sofri.[17] Nel 2016 Paolo Ainio cede a Mondadori i portali Banzai; il Post prosegue autonomamente il proprio percorso, chiudendo ogni rapporto sia con Banzai Media che con Banzai Advertising (la concessionaria di pubblicità diviene WebSystem24)[18].
Alla fine di maggio 2019 il Post introduce una forma di abbonamento facoltativo con cui è possibile commentare gli articoli, non visualizzare la pubblicità sul sito, avere accesso a tutte le newsletter e podcast (alcune newsletter e podcast sono aperte anche alle persone non abbonate); gli articoli restano però gratuiti.[2] Nel giro di un anno gli abbonamenti rappresentano il 40% dei ricavi[19], saliti, nel successivo triennio, al 75%[20] Sempre nel 2019 iniziano gli eventi pubblici[18] con la prima edizione di TALK a Faenza.[21]
Il bilancio del 2020 si chiude con un attivo di 400 000 euro[19], di 659 000 euro nel 2021[22], di 1 676 000 euro nel 2022[23] e di 931 000 euro nel 2023.[20]
Nel 2021, in collaborazione con l'editore Iperborea, viene lanciata la rivista cartacea Cose spiegate bene, distribuita a cadenza irregolare tramite i canali librari. Nello stesso anno viene decisamente potenziata l'offerta dei podcast, anche tramite la nuova applicazione mobile del giornale.[18]
Il 9 giugno 2024, la redazione del Post ha realizzato la sua prima diretta video, trasmessa sul canale YouTube del vice-direttore Francesco Costa e dedicata ad approfondimenti sui risultati delle elezioni europee in Italia e nel resto del continente[24]; il formato è stato successivamente replicato anche per le elezioni negli Stati Uniti dello stesso anno.[25]
Podcast prodotti da il Post
[modifica | modifica wikitesto]- Konrad (da settembre 2018 a luglio 2020)
- Weekly Post (da dicembre 2018 a maggio 2019)
- Tienimi Bordone (da settembre 2019), di Matteo Bordone, con abbonamento
- La guerra dei gelati (settembre 2019), di Arianna Cavallo
- Immaginare l'apocalisse (settembre 2019), di Davide Maria De Luca
- Joypad (da dicembre 2019), di Matteo Bordone, Alessandro Zampini e Francesco Fossetti
- L'anno del jazz (dicembre 2019)
- Un podcast su Sanremo (da febbraio 2020), di Matteo Bordone, Giulia Balducci, Stefano Vizio e Luca Misculin, con abbonamento
- Storie dalla libreria (dicembre 2020)
- Mai più (aprile 2021), testo di Alessandro Baricco, voce di Luca Bizzarri
- Morning (da maggio 2021), di Francesco Costa, con abbonamento
- Un podcast sull'Eurovision (da maggio 2021), di Matteo Bordone, Giulia Balducci, Stefano Vizio e Luca Misculin, con abbonamento
- Da Vermicino in poi (giugno 2021), di Stefania Carini
- Wembley (giugno e luglio 2021), di Simone Conte
- M49-Una storia di orsi e persone (luglio 2021), di Andrea Genzone e Gabriele Bertacchini
- La fine del mondo (settembre 2021), di Luca Misculin
- Strade blu (da settembre 2021), di Claudio Caprara e Valentina Lovato
- Cose spiegate bene (da novembre 2021)
- Politics (da gennaio 2022), di Francesco Costa e Chiara Albanese (fino a novembre 2022), con Marco Simoni e Chiara Albanese (da novembre 2022 a giugno 2023), parzialmente con abbonamento
- Indagini (da marzo 2022), di Stefano Nazzi
- Ci vuole una scienza (da aprile 2022), con Emanuele Menietti e Beatrice Mautino
- Certe cose (aprile 2022), di Chiara Alessi
- La fabbrica dei soldi (maggio 2022), di Lorenzo Faggi
- Un furto di quart'ordine (giugno 2022), di Luca Sofri
- La bomba (giugno 2022), di Iacopo Scaramuzzi e Alvise Armellini
- Tienimi Morning (da settembre 2022), di Matteo Bordone e Francesco Costa
- Le basi (settembre e ottobre 2022), di Isabel Gangitano
- Globo (da novembre 2022), con Eugenio Cau
- L'erba del vicino (gennaio 2023), di Nadia Ferrigo e Luca Marola
- Cosa c'entra (da febbraio a dicembre 2023), con Chiara Alessi
- Comodino (da marzo 2023), di Ludovica Lugli e Giulia Pilotti
- La nave (marzo 2023), di Luca Misculin
- Amare parole (da marzo 2023), con Vera Gheno
- Le onorate (aprile 2023), di Stefano Nazzi e Anna Sergi, in collaborazione con Disney+
- Il grande vecchio (aprile e maggio 2023), di Alessandro Parodi
- Timbuctu (da maggio 2023), di Marino Sinibaldi
- Vicini e lontani (maggio e giugno 2023), di Matteo Bordone e Adriano Martinoli
- L'ombelico di un mondo (da luglio 2023), di Claudio Caprara
- Tredici (luglio 2023), di Luigi Mastrodonato
- Ripassini (agosto 2023), di Francesco Costa, Matteo Bordone, Eugenio Cau e Mariasole Lisciandro, con abbonamento
- Per fare il Post (da settembre 2023), di Matteo Caccia con la redazione del Post
- 10 risposte sui migranti (settembre 2023), di Luca Misculin
- Wild Baricco (dicembre 2023), con Alessandro Baricco
- L'invasione (dicembre 2023), di Luca Misculin e Riccardo Ginevra
- In soldoni (gennaio e febbraio 2024), di Mariasole Lisciandro
- Sigmund (da marzo 2024), di Daniela Collu
- Zerocalcare, tra virgolette (giugno 2024), con Zerocalcare
- Tienimi Parigi (luglio - agosto 2024) in occasioni delle olimpiadi da Parigi di Matteo Bordone.
Newsletter
[modifica | modifica wikitesto]- Evening Post - Le storie di oggi (dal 2016), con abbonamento
- Consumismi (dal 2020)
- Charlie (dal 2021)
- Colonne (dal 2021)
- La newsletter sul coronavirus (dal 2021)
- Le canzoni (dal 2021), con abbonamento
- Manettini (dal 2021)
- Ok Boomer! (dal 2023), di Michele Serra
- Dicono che è bello (dal 2023), di Gabriele Niola con abbonamento
- Da Costa a Costa (dal 2024), di Francesco Costa
- Parì (dal 2024)
- Ventisette (dal 2024)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il Post si organizza meglio, su Il Post, 12 ottobre 2021. URL consultato il 6 settembre 2022 (archiviato il 20 novembre 2021).
- ^ a b Cosimo Vestito, Il Post, pubblicità a +38% nei cinque mesi e nuovo servizio di abbonamento, su Engage | News and views sul marketing pubblicitario, 31 maggio 2019. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2019).
- ^ TOP 100 INFORMAZIONE ONLINE (Audiweb). A dicembre sul podio Corriere della Sera, Repubblica e TgCom24. Crescono i siti di cucina e lifestyle, su Prima Comunicazione, 17 febbraio 2021. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato il 23 giugno 2021).
- ^ Nasce "Il Post", il giornale on-line di Luca Sofri (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2014)., VareseNews, 16 aprile 2010.
- ^ Nasce il Post, il giornale on line diretto da Luca Sofri, su unita.it, l'Unità, 16 aprile 2010. URL consultato il 7 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2014).
- ^ Luca Sofri, In questi Post, su Il Post, 19 aprile 2010. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato il 12 maggio 2022).
- ^ Perché gli articoli del Post non sono firmati?, su ilpost.it, 12 settembre 2013. URL consultato il 5 agosto 2024.
- ^ Perché il Post non pubblica interviste?, su info.ilpost.it, 22 marzo 2022. URL consultato il 5 agosto 2024.
- ^ I posti del Post, su Il Post, 16 aprile 2020. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato il 23 aprile 2022).«Il Post andò online con qualche minuto di anticipo sulla data prevista del 20 aprile 2010, per un eccesso di efficienza tecnologica che accorciò i tempi e fece sì che la data ufficiale di nascita sia divenuta il 19 aprile.»
- ^ Chi siamo, su Il Post, 3 maggio 2010. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato il 20 agosto 2022).
- ^ Ischia social network premia l'informazione in rete. Il Post.it di Luca Sofri batte Agoravox, su Il Sole 24 Ore. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato il 16 febbraio 2022).
- ^ a b "Non chiamarmi capo!", su Il Post, 14 maggio 2012. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato il 14 maggio 2022).
- ^ En attendant Trudeau, su il Post, 4 marzo 2014. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato il 15 giugno 2021).
- ^ Paolo Ainio (Banzai) presidente del Post al posto di Luca Sofri, su Italia Oggi, 23 luglio 2013. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato il 17 febbraio 2015).
- ^ Ainio di Banzai presidente del Post di Sofri, su Affaritaliani.it, 23 luglio 2013. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato il 20 giugno 2021).
- ^ Il bilancio 2014 del Post, in pareggio, su Il Post, 8 aprile 2015. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato il 16 ottobre 2021).
- ^ Luca Sofri, “Acculturarsi non significa soltanto leggere un libro”, su Libreriamo, 27 ottobre 2017. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato il 23 ottobre 2021).
- ^ a b c Il grande libro della comunicazione, Prima Comunicazione, 2022, p. 111
- ^ a b Com'è andato il Post nel 2020, su Il Post, 5 febbraio 2021. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato l'8 giugno 2022).
- ^ a b Com'è andato il Post nel 2023, su Il Post, maggio 2024.
- ^ Vediamoci a Faenza, l'ultimo sabato d'estate, su Il Post, 5 settembre 2019. URL consultato il 30 ottobre 2024.
- ^ Com'è andato il Post nel 2021, su Il Post, 6 maggio 2022. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato l'8 giugno 2022).
- ^ Com'è andato il Post nel 2022, su Il Post, maggio 2023.
- ^ La diretta del Post sulle elezioni europee, su Il Post, 9 giugno 2024. URL consultato il 9 giugno 2024.
- ^ La diretta del Post sulle elezioni statunitensi, su Il Post, 5 novembre 2024. URL consultato il 5 novembre 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su il Post
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su ilpost.it.
- Il Post (canale), su YouTube.