I.G.-Farben-Haus
I.G.-Farben-Haus | |
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Localizzazione | |
Stato | Germania |
Land | Assia |
Località | Francoforte sul Meno |
Indirizzo | Norbert-Wollheim-Platz 1, 60323 Frankfurt am Main |
Coordinate | 50°07′32″N 8°40′03″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1929-1931 |
Stile | moderno |
Uso | uffici |
Piani | 9 |
Realizzazione | |
Architetto | Hans Poelzig e Marlene Poelzig |
Proprietario | Università Goethe di Francoforte |
Committente | I.G. Farben |
L'I.G.-Farben-Haus (letteralmente: "edificio I.G. Farben") è un grande complesso direzionale nella città tedesca di Francoforte sul Meno, costruito per ospitare la sede dell'industria chimica I.G. Farben.
Progettato dall'architetto Hans Poelzig, è considerato uno dei più importanti esempi di architettura moderna nella Repubblica di Weimar.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il complesso fu costruito dal 1929 al 1931 su progetto di Hans Poelzig per ospitare la sede dell'industria chimica I.G. Farben.
Nell'aprile 1945 il generale statunitense Dwight David Eisenhower, comandante supremo delle forze di spedizione alleate, stabilì il quartiere generale dello SHAEF al primo piano dell'edificio centrale.[1]
Venne profondamente ristrutturato nel 2001 dallo studio di architettura Dissing + Weitling e da allora è usato dall'Università Johann Wolfgang Goethe.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Il complesso si compone di due edifici: l'edificio principale, di dimensioni monumentali, e il retrostante Casino.
L'edificio principale, rivestito in lastre di travertino, si sviluppa in lunghezza da ovest a est e ha una pianta di forma leggermente arcuata interrotta da sei avancorpi che ospitano le connessioni verticali (scale e ascensori). La particolare forma dell'edificio, retaggio dell'architettura espressionista, gli conferisce dinamismo evitando la monotonia dell'insieme.
Galleria d'immagini
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Mappa del complesso
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L'ingresso
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Il Casino
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) The IG Farben Building 1945 – 1995, su Goethe Universitat. URL consultato il 12 giugno 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Wolf-Christian Setzepfandt, Architekturfuhrer Frankfurt am Main, 3ª ed., Berlino, Dietrich Reimer Verlag, 2002, p. 45, ISBN 3-496-01236-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su I.G.-Farben-Haus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Sito ufficiale, su uni-frankfurt.de.
- (EN) I.G.-Farben-Haus, su Structurae.