HD 208801
HD 208801 | |
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Classificazione | Gigante gialla? |
Classe spettrale | G8/K0III[1] |
Distanza dal Sole | 117 anni luce |
Costellazione | Aquario |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 21h 58m 54,9854s |
Declinazione | -04° 22′ 23,192″ |
Lat. galattica | -43,0308° |
Long. galattica | 054,0985° |
Dati fisici | |
Raggio medio | 2,7[2] R⊙ |
Massa | |
Acceleraz. di gravità in superficie | 3,64 logg |
Temperatura superficiale | |
Luminosità | |
Età stimata | 6 miliardi di anni[2] |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 6,22 |
Magnitudine ass. | 3,41[1] |
Parallasse | 27,77 ± 0,81 mas |
Moto proprio | AR: -0,99 ± 0,90 mas/anno Dec: -252,84 ± 0,45 mas/anno |
Velocità radiale | -44 ± 5 km/s |
Nomenclature alternative | |
HD 208801 è una stella di magnitudine 6,22 situata nella costellazione dell'Aquario. Dista 120 anni luce dal sistema solare.[1]
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto molto oltre il circolo polare artico. Nell'emisfero sud invece appare circumpolare solo nelle aree più interne del continente antartico. Essendo di magnitudine pari a 6,2, non è osservabile ad occhio nudo; per poterla scorgere è sufficiente comunque anche un binocolo di piccole dimensioni, a patto di avere a disposizione un cielo buio.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine agosto e dicembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.
Caratteristiche fisiche
[modifica | modifica wikitesto]La stella, nonostante talvolta venga classificata come una nana arancione di sequenza principale, pare piuttosto che si sia già evoluta in subgigante o gigante; con una massa paragonabile a quella del Sole, le sue dimensioni sono notevolmente aumentate, mentre la temperatura superficiale è scesa a meno di 5000 K, come solitamente avviene quando le stelle terminano l'idrogeno interno al loro nucleo da convertire in elio, avviandosi verso gli stadi finali della loro esistenza.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dati della stella dall'archivio Simbad, su simbad.u-strasbg.fr.