Gneo Quinzio Capitolino
Gneo Quinzio Capitolino | |
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Dittatore della Repubblica romana | |
Dittatura | 331 a.C. |
Gneo Quinzio Capitolino (fl. IV secolo a.C.) è stato un politico romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 331 a.C. fu nominato dittatore[1].
Durante l'anno, molti tra i cittadini più influenti, erano morti di una malattia che si presentava sempre con gli stessi sintomi. Le morti furono attribuite ad una congiura di donne: centosettanta matrone romane furono condannate per veneficio, dopo che altre si erano suicidate. L'evento, inspiegabile, fu considerato frutto di menti folli.
«E così, siccome negli annali veniva riportato che in passato, in occasione di secessioni della plebe, il dittatore aveva piantato un chiodo e che le menti degli uomini uscite di senno per la discordia erano tornate in sé grazie a quel rito di espiazione, si decise di nominare un dittatore per piantare il chiodo. La scelta cadde su Gneo Quinzio, il quale nominò maestro di cavalleria Lucio Valerio. Dopo aver piantato il chiodo, i due magistrati rinunciarono alla carica.Livio, Ab Urbe condita libri, VIII, 18.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Livio, Ab Urbe condita libri, VIII, 18.