Gianni Cavalieri

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Gianni Cavalieri, all'anagrafe Vittorio Cavaliere, (Padova, 7 marzo 1908Treviso, 5 luglio 1955), è stato un attore italiano.

Fratello minore di Gino Cavalieri, fa il suo esordio diciannovenne, nel 1927, nella Compagnia Veneta di Gianfranco Giachetti. Resta con Giachetti sino al 1934 e passa poi nella compagnia di un altro grande attore del teatro veneziano: Carlo Micheluzzi.

Nel 1937 forma, con il fratello, una compagnia propria e porta in giro per l'Italia il repertorio goldoniano sino a quando, nel 1940, entra nella compagnia di Cesco Baseggio. Nel 1945 è con Memo Benassi per tornare poco dopo accanto al fratello e nel 1949 i due si riuniscono di nuovo con Baseggio.

Nel 1951 affianca Wanda Osiris e nel 1952 entra nella compagnia del Teatro d'arte italiano.

Grassottello e poco prestante ma accattivante, dotato di una spontanea comicità e di una voce squillante, esordisce nel cinema nel 1937 nel film Nina, non far la stupida di Nunzio Malasomma accanto al fratello, Baseggio e Nino Besozzi. Da quel momento e sino alla morte sarà uno dei più apprezzati caratteristi del cinema italiano[senza fonte] incarnando spesso personaggi veneti (è l'investigatore improvvisato del noir Ombre sul Canal Grande di Glauco Pellegrini del 1951, ma anche il parroco in Totò e Carolina di Mario Monicelli del 1955) come pure figure non legate alla sua regione (è accanto a Totò nei panni di don Gaetano in Miseria e nobiltà di Mario Mattoli del 1954 ma anche a Carlo Dapporto in Ci troviamo in galleria di Mauro Bolognini del 1953).

Muore a 47 anni il 5 luglio 1955.

  • Dizionario del cinema italiano - Gli attori, Gremese editore, Roma, 2003

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